Col recente ddl si obbligano gli ultra cinquantenni a vaccinarsi: l'obbligo presuppone che il dilagare dei contagi sia dovuto a questa fascia di popolazione che non è soltanto <Novax> ma anche di dubbiosi della terapia vaccinale ( è inesatto chiamarlo vaccino).
Per contro si riaprono le scuole ( dove prevalgono i non vaccinati)che da sempre sono state la fonte della diffusione delle malattie virali!

L'interpretazione dei dati statistici sull'epidemia è chiaramente ideologica e politica: non ricordate le morti nel passato legate alla sperimentazione dei vaccini antivirali? Non è legittimo avere dei dubbi sull'inoculazione di un farmaco che ha pochi mesi di sperimentazione e del quale si nascondono le conseguenze sulla salute di chi è trattato?

Come è <ideologico> parlare e scrivere di immunizzazione dopo la <vaccinazione>: le statistiche hanno dimostrato che non c'è nessuna immunizzazione contro il covid 19.
Vaccini a una dose, a due dosi in tempi successivi sono risultati statisticamente inefficaci, ora si ritengono necessarie tre o quattro dosi soprattutto per le varianti in atto del virus che aggirano la copertura vaccinale e chissà quante nuove varianti del virus verranno nel futuro.

Possibile che non si prenda in esame una strategia alternativa per contenere questa pandemia?