Sbigol ha scritto:
Ciao personalmente anche io ho una deviazione al setto nasale, e per anni ho sempree avuto problemi di compensazione ma dopo aver trovato il dottore giusto che mi ha fatto fare una serie di insufflazioni timpatiche ho risolto il problema definitivamente era solo una questione di muco nel timpano interno,con la procedura che hai adottato tu mi sa che il mare lo vedrai tra qualche anno un mio amico dopo questo tipo di intervento ha dovuto attendere parecchio, comunque speriamo che non sia il caso tuo ti auguro una pronta guarigione.

Ciao Sbigol, la deviazione al setto ti dava problemi di otiti? Ti chiedo ciò perchè ultimamente sto avendo problemi di otiti e il mio medico mi ha segnato delle insufflazioni endotimpaniche bilaterali che non ho fatto in quanto al rientro a Pisa, sotto il consiglio degli amici di Apnea Academy, sono andato da un altro medico che mi ha consigliato solo il risciacquo con acqua borica al 3%. Posso chiederti da quale medico ti sei rivolto, visto che se non mi sbaglio siamo delle stesse parti, e come ti sei trovato? Il medico dal quale andavo io era il dottor Castrignanò, il responsabile dell'unità di San Cesario.

Lelu75 ha scritto:
Martedì sono stato operato alle fosse nasali per una turbinosetto plastica a causa di una perenne ipertrofia dei turbinati (dovuta a una rinite vasomotoria )e una leggera deviazione del setto nasale.
Lunedì il chirurgo orl che mi ha operato mi toglierà i tamponi e potrò chiedergli quando potrò tornare a pesca.
Nel frattempo anche se sono conscio del fatto che solo il chirurgo che mi ha operato può darmi una indicazione più specifica, vorrei sapere se c'è qualcuno nel forum che ha fatto questo tipo di intervento quanto tempo ha dovuto aspettare prima di tornare in acqua (non sapere quanto dovrò stare senza pesca è dura ) e se ha avuto un miglioramento nella conpensazione e/o nelle ricorrenti complicanze post pesca (otiti, sinusiti ecc).

Ciao Lelu, io purtroppo non sò dirti niente a proposito, ti faccio i miei migliori auguri e vedrai che ti rimetterai presto.

underwater_ ha scritto:
se il mare dalle tue parti fa schifino come in Liguria

>(

Sbigol credo che si tratti di insufflazioni tubariche . le tube sono canali, condotti, che dal retrobocca portano all'orechio interno e da quì al timpano , volendo , si possono fare delle insufflazioni nelle tube ma non tutti gli otorini le vogliono fare, non ti sto a spiegare le ragioni per non dilungarmi ( io lo faccio con l'aerosol e opportuni mucolitici).
Dal timpano , che è una membrana chiusa (nelle migliori delle ipotesi)non mi risulta che si possano fare insufflazioni.
Lelu la tua operazione è abbastanza frequente tra i pescatori in apnea e per le notizie che ho da parte degli amici che l'hanno fatta si risolve tutto in un mesetto, se non ci sono complicazioni. Stai tranquillo!

Per Giorgio, forse mi sono espresso male lo so che il timpano e chiuso, ma il trattamento che ho fatto consisteva nell'inserimento nella narice di un ferro stretto e curvo dal quale veniva spinta una quantità d'aria nelle tube, prima in una poi nell'altra,quindi nel timpano interno per circa mezz'ora il muco usciva dalla tuba spinto dall'aria e lo degludivo, e fastidioso ma efficace ho fatto 6 mesi di trattamento, ed ho risolto il problema, con l'aereosol non fai nulla ciao fausto

Per lelu: INSUFFLAZIONI ENDOTIMPANICHE
Le insufflazioni pertubariche endotimpaniche (cateterismo tubarico terapeutico) costituiscono una metodica crenoterapica impiegata per effettuare un intervento mirato a livello della tuba di Eustachio, della cassa del timpano e dei componenti dell'apparato di trasmissione dell'orecchio medio. L'impiego di questa tecnica trova indicazione elettiva nella prevenzione e terapia dell'ipoacusia rinogena conseguente prevalentemente a processi flogistici a carico delle prime vie respiratorie e che può dare esito a sordità.
Tecnica di esecuzione
Il cateterismo tubarico consiste nell'introdurre direttamente nella tuba di Eustachio, e quindi nell'orecchio medio, idrogeno solforato ottenuto dalle acque solfuree.
Per l'esecuzione di tale manovra viene utilizzato un apposito catetere (catetere di Itard, 15-20 cm di lunghezza con estremità distale ricurva, generalmente in metallo (o materiale plastico monouso) che il medico introduce nella fossa nasale prossima alla tuba da insufflare, facendo scorrere lungo il pavimento l'estremità distale fino all'altezza del rinofaringe.
Il catetere viene poi ruotato di circa 90° verso l'esterno e ritirato verso la narice fino ad imboccare l'ostio tubarico.
In presenza di condizioni anatomiche che ostacolano l'introduzione del catetere in una delle due fosse nasali, per evitare manovre irritative e traumatiche, l'ostio tubarico può essere raggiunto anche attraverso la fossa nasale opposta. Posizionato correttamente il catetere viene fatta convogliare la miscela aero-gassosa nella tuba. Il passaggio dei gas produce un rumore caratteristico che può essere ascoltato dal medico con un apposito tubo otofonico di cui una estremità ad oliva è introdotta nel condotto uditivo esterno del paziente e l'altra in quello dello specialista.
L'auscultazione del rumore costituisce una indicazione (indiretta) del corretto posizionamento del catetere a livello dell'ostio tubarico e della praticabilità della tuba.
Per facilitare la penetrazione in tube con elevato grado di stenosi esistono accorgimenti basati sul principio di creare variazioni di pressione durante l'atto insufflatorio.
Si realizza una "insufflazione pulsata" (o discontinua) che facilita meccanicamente l'apertura dell'ostio tubarico.
Oltre alle azioni specifiche dell'idrogeno solforato, l'intervento terapeutico complessivo è fortemente legato all'azione meccanica insufflatoria. Tale azione ottiene lo scopo di assicurare la ventilazione della cassa del timpano attraverso un'azione di "scollamento" delle pareti tubariche che tendono a collabire in seguito al processo flogistico ed alla ridotta produzione di un analogo del surfactante (il quale contribuisce alla praticabilita' dell'ostio tubarico).
L'insufflazione passiva del mezzo gassoso determina la reversione della pressione negativa all'interno della cassa del timpano restituendo una normale risposta elastica alla membrana ed un "riassestamento" della catena ossiculare dislocata; risolve totalmente od in parte lo spasmo dei muscoli della cassa, soprattutto il muscolo del martello e lo stapedio.

buona guarigione, ma senti anche il parere di un medico che sia anche pescasub, uno che possa capire cosa si prova a star lontano dall'acqua, spiacevolissima sensazione che io ho definito " la desalinizzazione dei tessuti", certamente più dannosa di un pò di muco!!!
Lello

Oggi ho fatto la visita di controllo dall'otorino che mi ha operato.
La bella notizia:
IL piccolo ematoma vicino alla narice dx che mi aveva trovato il giorno 15 novembre quando mi tolse i tamponi, dopo 6gg dall'intervento a causa dell'anormale sanguinamento(ho sanguinato anche dopo che mi ha tolto i tamponi), si è ridotto notevolmente ed è destinato a scomparire del tutto.
La brutta notizia:
Prima di tornare a pesca devono passare 3 mesi dall'intervento che significa dal 10 febbraio in poi.
Questa lentezza sia della mucosa che di tutto il naso pelle compresa(mi si sta screpolando un pò) a normalizzarsi è dovuta alla particolare reattività che ho nel naso a causa della rinite vasomotoria.

Inoltre dovrò continuare a usare per 3 mesi oltre al nasonex spray (che già usavo per la rinite vasomotoria) anche l'antistaminico.

Vai Cuggì, porta pazienza... da febbraio si ricomincia alla grande!

Le insuflazioni tubariche sono l'ultima spiaggia per chi soffre di catarro tubarico, l'uso dell'areosol con mucolitici invece rappresenta un primo rimedio anche per questo problema frequente nei pescasub. L'insuflazione tubarica così ben descritta da Sbigol non viene eseguita da tutti i medici specializzati in otorinolaringoiatria e prima di arrivare a situazioni di infiammazioni gravi l'uso dell'areosol arrivando fino all'impiego di antibiotici topici è consigliabile!
Come insuflare con questa tecnica le tube?
Si tiene la canula dell'areosol in bocca si chiude il naso con le dita e si compensa , ogni tanto si libera il naso in modo che l'areosol esca dalle narici, poi si richiudono e si ripete l'operazione.
Indi si scatarra con forza!