Buonasera a tutti, oggi 25/04/24 decido accompagnato da mio Zio, che è stato colui che mi ha iniziato alla pesca subacquea, ricordo bene i primi fucili oleopneumatici e la pesca in tana anche se sono passati piu' di vent'anni. Lui (zio Giovanni) è un Ingegnere edile di quasi ottanta anni ormai in pensione, che spesso costruisce con le sue mani vari attrezzi di ogni tipo, oltre che riparare apparecchi elettronici e Utensili vari e decide di non immergersi perchè un po' raffreddato. Io invece preso dalla grande voglia lo convinco e andiamo verso le 16 in uno spot a me famigliare visto che lo ho sempre frequentato fin da piccolo, rivedere quei fondali è sempre un ritorno a bei ricordi di un giovane che non amava tanto la spiaggia quanto l'immergersi con una maschera e osservare il fondale e i suoi abitanti.
La zona si caratterizza per lunghe spiagge di sabbia fine tranne un punto in cui inizia una zona rocciosa a ridosso di vegetazione con rocce affioranti ideali per l'agguato, ma anche per aspetto.
Entro in acqua e già percepisco la presenza di saraghi e saraghetti intenti a mangiare qua e la. Decido subito caricato il Saber 90 di provare qualche agguato in max 2 metri d'acqua e immersomi neanche dopo 2-3 metri spunta lui un grosso Sarago Pizzuto che o per digestione o per mal di mare (ricordo bene il video del Maestro in cui si fa riferimento al fatto che anche i pesci per similitudine con l'organo dell'equilibrio degli uomini soffrono il mal di mare), mi guarda fa un metro e poi si gira, non perdo l'attimo e l'asta lo colpisce a max 2 metri nella seconda metà del corpo verso la coda. Sono al settimo cielo è un sarago enorme, subito chiamo mio zio che mi osserva con un cannocchiale dalla superfice e mi dice bravo, cosa è? Lo avviso che si tratta di un grosso sarago e continuo a fare altri aspetti e agguati.
Mentre recuperavo il pesce purtroppo il filo del Saber 90, causa anche il mare montante, si impiglia in una roccia affiorante e nel tenere con una mano la preda e con l'altra nel liberare il filo mi pungo muta e torace con la punta dell'asta affilatissima. Purtroppo perderò in concentrazione per il resto della pescata non riuscendo piu' a prendere altre prede. Meno male che apparte un piccolo buco ala muta riparabile il costato ha solo una piccola ferita superficiale!
Sono comunùque stracontento e volevo condividere con voi e con il Maestro questo pomeriggio di Festa della Liberazione, conclusosi in bellezza!

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Un caro saluto
Marcello