Hai aperto un mondo per molti di noi sconosciuto e affascinante sia come prede sia come tecniche di pesca.
La pesca in mare aperto agli wahoo si pratica anche a Tenerife: ci sono equipaggi che la praticano quasi giornalmente come una coppia di cubani che ho conosciuto a febbraio a La Caleta, uno di loro si chiama Dominguez e ha un canale You Tube dove mette le sue catture.

Devo confessare che è una pesca molto noiosa nel mar canario dove forse non c'è l'abbondanza di pesci dell'oceano Pacifico: ore ed ore di fianco ai flacher o a mezz'acqua in attesa che passi un branco di questi predatori per giungere alla cattura di un pescione di cui poi non sai che farne perché è troppo grosso ...

Ognuno di noi però esprime la sua preferenza nel campo della pesca subacquea ...

Sono d’accordo con te Giorgio, è una pesca che faccio solo un periodo dell’anno e per pochi giorni. Certo ha il suo fascino predare grossi pesci come i tonni. E li in Africa il mare è ricchissimo di ogni specie di pesci e selacei. Si vedono anche le megattere nel periodo giusto. Ma preferisco la pesca che si fa da noi in Italia. Più povera di grosse prede ma più attiva e dove istinto e tecnica sono messi a dura prova. Come dici tu, è bello pescare dovunque e con varie tecniche. Questo amplia il nostro bagaglio. Poi ognuno di noi da preferenza a una tecnica o luogo piuttosto che un altro. Per me niente batte l’aspetto a dentici o ricciole nei mari della Sardegna. Emozioni ineguagliabili. Non vedo l’ora di provare il Saber. La tecnica dell’agguato in basso e medio fondo e’ relativamente nuova per me e voglio cimentarmi per migliorare il mio modo di pescare. Ti ringrazio per il bellissimo lavoro che hai fatto con i tuoi video da cui ho preso molti spunti. Poi vedremo come riuscirò a metterli a frutto.

A presto, Stefano

Ah, voglio precisare che i pesci che peschiamo ( che come giustamente dici tu sono troppo grossi ) li regaliamo ai pescatori locali. In quei Paesi i pescatori locali escono a pesca con piccole barche in legno ( simili ai nostri gozzi ), affrontano navigazioni di ore con onde a volte molto grosse e pescano con lenze a mano o con canne rudimentali per alcuni giorni prima di tornare a terra. Li ho visti dormire sulla coperta e cucinare con carbone con rischi evidenti per la loro vita. Quando gli diamo pesci di svariati kg gli stiamo permettendo di tornare a casa in anticipo e correre meno rischi. Lo vedo come parte della pesca etica di cui parlavo a proposito della selezione delle specie da cacciare.

Eccoli [img]https://www.dapiran.it/web1.5/images/fbfiles/images/IMG_8984.jpeg[/img]

Non so perché ma non riesco più a caricare le foto anche se le riduco parecchio. Pazienza [img]https://www.dapiran.it/web1.5/images/fbfiles/images/IMG_8984-20240507.jpeg[/img]

Testardo ci riprovo

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bei pescioni,deve essere una bella botta di adrenalina, penso che almeno una volta nella vita andrebbe provata, comunque se evidenzi il link con il tasto destro e poi dai invio le foto te le apre.
E' una pesca molto suggestiva, qui in Italia Andreoli ne ha fatto una scuola di vita girogavando per tutto il mondo.
Complimenti

Grazie per il suggerimento per aprire le foto. Si, grandi scariche di adrenalina ma non è una pesca che mi piace fare regolarmente. In genere cerco di andarci una volta l’anno e devo dire che così mi da belle emozioni. Si, Andreoli è molto appassionato e ha scritto anche in proposito. La pesca che facciamo in Italia e secondo me molto più tecnica e difficile. Una preda più piccola pescata in Mediterraneo e’ sicuramente più difficile e appagante. La pesca è bella tutta, l’importante è non perdere mai la curiosità