Questo è un carniere medio di una pescata estiva all’aspetto al persico reale...
Sebbene il fondale lacustre non offra molti nascondigli per l’appostamento, l’immobilità assoluta del pescatore unita all’oscurità e torbidità dell’acqua (la muta deve essere assolutamente nera) può dare comunque ottimi risultati.
Questi esemplari da 3-400gr sono stati catturati in circa 10m di fondo. Pescatori più allenati portano aspetti estenuanti oltre i -25m alla ricerca degli esemplari più corpulenti (anche 2kg), ma questa non è una pesca per i miei polmoni...
L’aspetto al persico è, insieme all’agguato profondo al luccio, la tecnica più impegnativa per i cacciatori lacustri, perché il persico è molto diffidente e si avvicina a tiro del fucile solo se la tecnica è eseguita alla perfezione: un minimo movimento, una bolla, un rumore e la cattura sfuma...
Io lo adoro crudo in carpaccio: limone, sale, pepe o olio...