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Attuale efficacia di alcune strategie di pesca
(2 Online) alleric63, (1) Ospite
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ARGOMENTO: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca
#73992
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Anch'io sto mettendo da parte i soldi per le pinne...

giancarlo, da 90 a 75 le hai scorciate parecchio! Aquanto sei sceso? Cosa intendi con l'aggiunta di zavorra? Mi spieghi piu' in dettaglio la tua esperienza? In cosa hai trovato un miglioramento? Nello stacco dal fondo come sono?
lucaotto
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#73993
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Ciao Lucaotto semplicemente qualche giorno fa sono andato a pescare con Giorgio in un posto dove il fondale restava sui 10/15 metri. Ecco io son solito mettere pochissima zavorra dai 12 metri in giú perché nello stacco mi sento molto stanco se aggiungo piombi.Pescando con il Maestro invece ho notato che lui usa molta zavorra e scende praticamente senza quasi pinneggiare, l'esatto contrario del mio modo di pescare, risultato: lui pieno di pesci io solo un sarago e stanco morto ahah.La causa del mio problema era che avendo le pinne troppo lunghe e morbide non riuscivo ad avere la giusta spinta in risalita, ma anche nella pinneggiata orizzontale e questo mi condizionava a dover togliere zavorra.Ora le ho accorciate in modo proprio barbaro ahaha ma effettivamente hanno una spinta maggiore rispetto a prima( piú in lá prenderó le pale shorty).Spero di averti fatto capire il concetto.
giancarlo83
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#73997
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Non è detto che la pinna lunga non serva in certe condizioni di nuoto e con una certa rigidità della pala.
E' importante che sotto sforzo questa non si pieghi su se stessa ma formi una bella <virgola> nella direzione opposta al moto.
Se è troppo flessibile, come nel caso delle pinne di Giancarlo, addirittura si flette indietro e non solo a 90° che è la deformazione ottimale.
Per questo ho consigliato di accorciarla, ma non è una regola che vale per tutte le pinne, anzi quelle troppo rigide andrebbero allungate (ma non si può ...).
Queste considerazioni sono sulla protesi della bi- pinna, altro discorso è quello sulla strategia dell'agguato, come ha osservato Fabio le pinne sono una parte in movimento che il pesce vede e percepisce col sistema acustico - laterale, quindi sono un indice della nostra presenza e a questo riguardo quelle lunghe e flessibili sono ancora più <visibili>!
La pala asimmetrica corta che ho messo a punto è più larga (25 cm) e più corta (68 cm)un po' più rigida della vecchia standard: a volte con il solo movimento delle dita dei piedi riesco a ottenere quel piccolo avanzamento che mi serve per avvicinare il pesce. La pala corta non è detto che spinga meno acqua perché nel caso della Shorty è 5/6 cm più larga delle pale in commercio (solitamente 19 cm).
In conclusione la pala corta non urta contro le rocce, è più agile negli spostamenti, resta nascosta dietro la sagoma del busto del pescatore, è studiata perciò per l'agguato che è una pesca in movimento.
Io la uso fino a 25 metri, mentre per una pesca più profonda è necessaria una pala più lunga (massimo 75/76 cm)la cui rigidità consenta la deformata a virgola cui accennavo prima.
Perché?

La parte della pala deformata che è perpendicolare alla direzione del nuoto è quella efficace nella spinta, maggiore è la sua superficie, più massa d'acqua riesce a spingere e maggiore è l'impulso che ne ricava il nuotatore subacqueo. Se la pinna è più lunga e la rigidità della pala opportunamente calcolata questa superficie attiva può giungere ai 2/3 della superficie della pala. La rigidità del composito e la lunghezza sono due fattori interdipendenti per ottenere il risultato cercato, quindi, non basta che la pala sia lunga, ma sotto sforzo deve assumere la deformata corretta con una virgola di 90 °.

Nell'agguato nel basso fondo tutta questa potenza di spinta non serve, mentre è più indicata una spinta minore e un minor ingombro nella pinneggiata
Giodap
Giorgio Dapiran
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#73999
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Maestro attualmente le shorty le stai producendo ? E quali scarpette consigli ?
TonyM3
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#74000
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Lunghezza 68 cm compreso piega ?
TonyM3
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#74001
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Sto usando le shorty montate sulle Razor della Mares, ma non escludo che vadano bene anche su altre scarpette, trovo molto comode e confortevoli le Razor anche se il piede mi balla un po' dentro la calzata.
D'altra parte per l'agguato io non cerco una trasmissione della spinta nella pinneggiata così efficace come nella pesca in profondità. Gli spostamenti subacquei sono lenti ed è più funzionale avere una calzata confortevole per le lunghe pinneggiate in superficie.
Nella pesca profonda preferisco una calzata più aderente al piede per una migliore trasmissione della spinta, anche una scarpetta più stretta funzionale a questo scopo si può sopportare (di solito per questa pesca si usa la barca appoggio e non si fanno lunghe nuotate in superficie, solo su e giù), ma queste sono esigenze personali.
La pala è lunga 68 cm da un bordo all'altro quindi piega compresa e sono disponibili, d'altra parte è l'ultimo modello che ho creato ...
Giodap
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#74005
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
Grazie Giancarlo dei dettagli, molto utile.

Maestro ma la morbidezza/lunghezza della pala deve essere proporzionata alla massa del pescatore? Se dico corbellerie non ci faccia caso...

Ricordo che a un corso di apnea c'era un signore molto tarchiato... massiccio veramente. Era un ex Judoka, appesantito dagli anni. aveva una gambata energica. Ebbene, quando vedevamo i filmati si vedevano proprio le pinne flettersi all'inverosimile, praticamente all'indietro ... come sela pala non riuscisse a vincere l'inerzia della massa da muovere e si flettesse senza produrre reale spinta. Ricordo che poi passò a pale più dure ma, poi persi di vista questa persona, non so se migliorò la sua pinneggiata effettivamente.

Quando feci il corso AA Avanzato c'era invece tra noi un ragazzo assai snello e leggero, peraltro dai movimenti in acqua molto eleganti... ricordo che aveva lunghissime pale assai morbide (più lunghe della media... non son quelle "copiate" dalle australiane, ma son lunghe. E costosissime. Non dico la marca per attenermi ale rules del forum)...Ma che in acqua sembravano lavorare...

Quello che dico ha un senso?

Io ad esempio sono 96 chili...quindi una pala più dura è più corta farebbe al caso mio? Con le attuali pinne non mi trovo benissimo, anche se non saprei dire esattamente il motivo. Bisognerebbe che mi potessi vedere filmato...
lucaotto
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#74006
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
L'osservazione di Luca è corretta: se aumenta la massa da spingere deve aumentare anche la massa spinta dalla pinneggiata, è un principio fisico non è una mia opinione! La lunghezza della pala non c'entra niente come ho scritto in precedenza.
Le pinne in commercio fanno una media delle masse dei subacquei che le possono usare e non si può certo commercializzare una pinna personalizzata al peso del nuotatore ...
Sul discorso della rigidità della pala invece non è così come pensa Luca: ci sono pescatori grassi e de-muscolati che se gli metti ai piedi delle pale rigide stanno fermi sul posto.
Probabilmente le pinne del judoka dell'esempio erano molto flessibili perché è difficile avere la potenza muscolare per flettere all'indietro, ad esempio, una mia asimmetrica prof, è più facile che l'acqua debordi dai lati della pala.

La resa di una pinna dipende dalla velocità di avanzamento nel nuoto che si vuole sviluppare con la pinneggiata. Io riesco a sviluppare grandi velocità con le shorty con poca fatica (lo ha visto Giancarlo)e peso 85 chili, quindi non sono un peso piuma, ma questo dipende dalla tecnica di nuoto pinnato (leggere <Pinneggiata a colpo di frusta>).
Giodap
Giorgio Dapiran
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Ultima modifica: 17/10/2016 13:33 Da Giodap.


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#74010
Re: Attuale efficacia di alcune strategie di pesca 7 Anni, 9 Mesi fa  
QUOTE Probabilmente le pinne del judoka dell'esempio erano molto flessibiliUNQUOTE

sì erano pinne morbidissime e lunghe...

Ho fatto l'esempio di due soggetti con corporature differenti che usando pale morbide ottenevano rese molto diverse.

Comunque la parte che più trovo interessante in questa discussione sono le considerazioni sulla lunghezza delle pinne...
lucaotto
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