Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Grazie a tutti ragazzi, sapevo di trovare il supporto giusto in questa comunità.
Giancarlo hai perfettamente ragione, sono stato un incosciente. L'errore più grande è stato abbassare il livello di guardia sentendomi ormai sicuro in quella tana. Ma sicuri sott'acqua non dobbiamo mai sentirci.
Non mollerò il mare e la pesca, ma di certo non dimenticherò quella sensazione che per la prima volta mi ha fatto sentire realmente in pericolo di vita.
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Sei riuscito col tuo racconto a far riaffiorare nella mia mente tanti ricordi giovanili che pensavo ormai perduti nelle anse del tempo
Pesco negli stessi luoghi dove ha iniziato il maestro e tendenzialmente avrei potuto fare anch'io il suo stesso errore di addentrarmi nei cunicoli fra i massi della diga foranea di genova...non l'ho mai fatto per il ricordo di un avvenimento tragico successo pochi anni prima che chiudessero il promontorio di portofino.
Un paio di sub (noti bracconieri che con bombole e fucile pescavano cernie nelle grotte fuori S.fruttuoso) un brutto giorno non sono + tornati perchè sparando un bestione di oltre venti kg, hanno perso per la sospensione l'orientamento ed hanno perso la vita a quasi 70 mt di fondo per l'incapacità di ritrovare la via d'uscita (a soli 3 mt di distanza)
Mi ricordo che per parecchi giorni ho avuto degli incubi e mi svegliavo di colpo la notte pensando a come devono aver vissuto quegli ultimi minuti di vita quelle persone e penso che sia per questo che non sono mai riuscito a fare la pesca in tana
Prob per te sarà la stessa cosa...ricordatene qnd tornerai a casa dalla tua famiglia senza aver preso niente Xchè la + bella cosa che porterai loro sarà te stesso in salute
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Racconto da brivido!!
Se sei credente vai ad accendere un cero perché qualcuno ti ha aiutato!!
Ti sei cacciato in una situazione veramente pericolosa ma ne sei uscito incolume!!!
Quindi fai tesoro di questa esperienza e che ti sia da guida per il futuro per evitare situazioni così pericolose.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza perché è di aiuto anche a noi per farci riflettere su certe situazioni che possono metterci in serio pericolo.
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Ultima modifica: 08/11/2020 13:24 Da Dash78.
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Buona domenica a tutti ed al caro Giorgio.
Hai parlato di Francesco Rispoli, di Positano.
Erano gli ultimi giorni delle vacanze di Natale 1982,3...boh, da poco era stata approvata la legge che vietava la pesca sub notturna.
Venimmo chiamati la sera tardi dagli amici agonisti di napoli perchè Francesco non si era ritirato da una pescata notturna dietro al porto di amalfi. Dormimmo nell'auto e la mattina alle 5 andammo in acqua in 4 per cercarlo: lo ritrovò l'amico del cuore dopo una grotta.
Avevo fatto il corso d'immersione con le bombole in quel di Sorrento nell'anno 1974, poi ci ritrovammo nelle gare di pesca sub.
Era il figlio del medico condotto di positano, nonchè proprietario del famoso locale la buca di bacco.
Aveva tutto con lui: bello, biondo, intelligente, fortissimo (2° all'assoluto di settembre).
Il ricordo è ancora vivo, dopo tanti anni...
Un abbraccio a grazie a giorgio che ne ha ricordato la tragica fatalità.
Giodap ha scritto:
Qualcuno dei vecchi utenti si ricorderà di un utente che postava sempre grandi pescate di spigole ed è mancato perché morto affogato dentro i cunicoli subacquei di una diga, presumo, sempre in caccia di questo splendido predone. Hanno dovuto usare un pontone con gru per recuperare il corpo.
Cosa succede in questi casi?
All'interno di questi cunicoli il moto ondoso non può fare grandi pulizie e sul fondo si depositano molti sedimenti che quando il corpo e soprattutto le pinne passano sono sollevati fino a intorbidire la colonna d'acqua e confondere l'orientamento del subacqueo (non si riconoscono i riferimenti presi in ingresso).
Io mi sono trovato in queste situazioni nella diga foranea del porto di Genova: entravo nei cunicoli fiducioso di trovare l'uscita seguendo gli spiragli di luce. Dovevo entrare con la torcia subacquea accesa. Una volta mi sono addentrato in un cunicolo sconosciuto dove non potevo uscire in retromarcia, girato e puntata la torcia ho trovato le sospensioni dei sedimenti che brillavano riflettendo la luce e non facendo individuare un percorso di uscita. La storia è simile a quella di Paolo alla fine ne sono uscito ma ritengo di avere avuto molta fortuna!
Ricordo che anche un forte atleta campano (prima categoria): Rispoli è mancato in queste circostanze.
Morale:
Non entro più completamente col corpo dentro una tana, ma, la mia regola è, lasciare sempre le pinne fuori per evitare polveroni. Col tempo ho proprio abbandonato il comportamento venatorio di curiosare nei <buchi> rinunciando anche a bei pesci. Ora neanche la cernia che s'intana mi induce a controllare dov'è finita.
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Grazie ragazzi!!
La cosa più brutta e che mi fa ancora ripensarci tanto è che non ricordo né come mi sono perso e tantomeno come ho trovato la via d'uscita. Vuoto totale.
Questo per dirvi che si perde la lucidità cavolo, la calma va a farsi benedire, la vista ti si annebbia e i pensieri si sovrappongono in una frazione di secondo.
Non fate la stessa stupidaggine che ho fatto io, perché lì conta solo se c'è qualcuno chissà dove che decide che non è il momento tuo.
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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L'apnea nella nostra disciplina, dopo un certo periodo di attività, porta a una deficienza di ossigeno al cervello, quindi difficoltà di svolgere molte attività mentali.
Ricordo che al momento della vendita del pescato, in ristorante, portavo sempre con me la calcolatrice perché non riuscivo a fare i conti a mente, cosa che a riposo non ho difficoltà a fare data la mia preparazione e formazione scientifica.
Dopo qualche ora lo stato di ossigenazione dei tessuti cerebrali non è come quello a riposo e ben sappiamo che il cervello è una idrovora d'ossigeno: ne consuma più di qualunque altra parte del corpo! La coscienza di questo stato, spesso è ignorato dal pescatore che perde anche prontezza nel tiro e non solo ( mi riferisco alla precisione del puntamento).
Per queste ragioni fisiologiche è bene ridurre il livello delle prestazioni (profondità e complicate estrazioni da una tana) dopo diverse ore di pesca in apnea.
Questo stato personalmente è percepito con una strana sensazione di <benessere>, che a mio avviso è perfida e infida, ma io conosco bene le reazioni del mio organismo e non mi lascio ingannare ...
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Giodap
Giorgio Dapiran
Administrator
Messaggi: 10119
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Ultima modifica: 08/11/2020 16:27 Da Giodap.
Funzione psicologica della caccia subacquea
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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concordo in pieno
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Non so se la mia risposta è finita nel "posto giusto". Il post era riferito alle osservazioni di Nico
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Ciao Paolo, non so per quale motivo ma mi ero perso completamente questo post....
Che dire.... davvero un'esperienza agghiacciante ma dalla quale per fortuna ne sei uscito indenne e con un'esperienza che di sicuro ti terra' lontano da altre eventuali pericolose tentazioni ...
Grazie anche da parte mia per la condivisione ...e non abbandonare la pesca se la ami come immagino e come tutti qui la amano
Ciao
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Mino73
Saber 110
Messaggi: 537
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Re: Errore che poteva essere fatale 3 Anni, 11 Mesi fa
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Ti ha più sorpreso la mancanza di reazione al fattaccio che l'incidente stesso. Sappi che quella mancanza di reazione che ti ha sorpreso deriva dal fatto che sei un incosciente. l'ho provata anch'io quando gareggiavo in moto e dopo un paio di incidenti terribili. Finisce tutto e ti accorgi che sei tranquillo come un papa, neanche hai le palpitazioni,come nulla fosse successo... perché? Perché sei fatto così. E' lo stesso motivo per cui ti sei infilato nella tana, cosa che per il 99,99 per certo della gente sarebbe da cagarsi nella muta. Tienine conto quando fai le cose… e valutale razionalmente perché evidentemente a livello emotivo hai una soglia molto molto alta.
Questa soglia, aggiungo, è alta un po' in tutti noi che facciamo pesca sub, perché se ci pensate si tratta di uno sport che checché se ne dica è obiettivamente molto rischioso. Infatti mi hanno sempre fatto ridere quelli che esortano alla saggezza "la vita non vale un pesce", "pesca in coppia sempre"... stronzate del genere…. Buttarsi in mare a fare un aspetto a 20 metri, con una colonna d'acqua di un palazzo di 5 piani sulla testa… è ovvio che chi lo fa è un po' incosciente e spericolato. Non c'è pesce che vale o che non vale...
L'unica cosa è: tenerne conto! Tenere conto di come si è. E aggiungerci i preziosi consigli di Dapiran, come quello testé dato sul fatto che dopo qualche ora di ipossia si entra in uno stato di piacevole rincoglionimento che, sommatisi alla già naturale spericolatezza può diventare letale. Bisogna tenerne conto in maniera razionale senza fidarsi delle sensazioni.
Comunque a pescare tu continua, e che sarà mai...
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