Ciao a tutti! Mi chiamo Alessandro, ho 28 anni e vengo da Mestre. In questo post non voglio solo presentarmi, ma anche raccontare un po' la mia relazione col mondo del Maestro, che francamente penso valga la pena di essere raccontata.
La mia storia d'amore col mare inizia più o meno quando avevo 7 anni (o, per meglio dire, da quando ho memoria): fin da quando sono piccolo ho avuto infatti la fortuna di spendere gran parte del periodo estivo in Sardegna, nei pressi di Bosa, visto che mia mamma viene da un minuscolo paesino della zona (Sennariolo). I territori limitrofi sono caratterizzati da un turismo poco sviluppato, spiagge poco accessibili (per usare un eufemismo) e dalla bellezza paradisiaca. Questo scenario ha creato in me fin da subito l'esigenza di vivere questo mare nella maniera più intima possibile (e, viceversa, ottenendo un certo distacco col grigio Mar Adriatico delle mie zone Veneziane e i suoi spiaggioni). Questo si è tradotto in un primo momento passando ore e ore a esplorarlo con riverente curiosità; studiando i suoi abitanti in prima persona, sui libri di fauna e flora marina e dalle storie dei pescatori che ho incontrato nel corso degli anni. Poi, col passare del tempo, si è sviluppato sempre di più l'impulso di viverlo da predatore, da membro attivo, rinforzando ancora di più questo legame. Come molti bambini "di mare", ho cominciato verso i 9 anni a prendere i miei primi polpi a mani nude, successivamente, appena ottenuto il permesso di avere una fiocina, punzecchiando murene e pesci di scoglio. A questo punto ho cominciato ad affrontare le problematiche della pesca subacquea vera e propria (lo studio del comportamento dei pesci in chiave funzionale alla pesca, l'apnea in tutti i suoi aspetti ecc...). Nessuno nella mia famiglia pesca e in generale per me la pesca subacquea è sempre stata un'esperienza solitaria, quindi ho cercato le risposte alle mie domande su internet, che all'epoca (fine anni 2000) cominciava già ad avere abbastanza materiale a riguardo: scoprii inevitabilmente Giorgio. Non voglio dilungarmi più di tanto nel venerare il Maestro per non sembrare un lecchino, ma basterà dire che perfino un ragazzino quale ero non può fare a meno di cogliere istantaneamente il genio totale di Giorgio. Mi sono divorato ogni suo video riuscissi a trovare, facendo tesoro, negli anni, di ogni sua parola, cercando poi di emularlo in acqua in ogni aspetto... insomma, dentro di me Giorgio è diventato quasi subito un mito, un modello da seguire non solo nella pesca, ma anche nella concezione della vita in senso più generale. Pensate che da poco ho scoperto che mi ero già iscritto al forum (con un altro nickname) nel 2009: all'epoca avevo 14 anni e non avevo neanche un fucile (mi è stato permesso di averlo a 16 anni). Non mi sono mai considerato un pescatore eccezionale, quindi sono sempre stato un membro fantasma di questo forum, leggendo di tanto qualche articolo ma mai esponendomi nel dire la mia ("che se ne fanno questi che scendono a 30 metri a prendere le cernie del parere di uno sbarbatello come me?")... fino a dimenticare di essere iscritto! Nel corso dell'adolescenza ho sempre continuato a pescare, con annate più o meno dedite alla causa, ma sviluppando comunque una discreta abilità tecnica nell'agguato nel basso fondo e dalla superficie (pescando solo d'estate le mie doti di apneista sono a dir poco mediocri, se si aggiunge che non ho un'imbarcazione non si ha molta scelta... a meno che non ti piacciano le salpe!) e, in generale, una buona conoscenza del mare. Nel corso degli anni ho condiviso il mito di Giorgio anche tra i miei amici (pescatori e non): è buffo ma penso che siano stati proprio i non pescatori a essere rimasti più affascinati. Ogni tanto qualcuno mi racconta di guardare, durante i mesi freddi, in qualche triste appartamento di città, le immagini di Giorgio che scende in acque cristalline per prendere i suoi proverbiali pescioni. Un aneddoto su tutti: quando mi sono laureato, 5 anni fa, tutti i miei amici mi hanno fatto una colletta per regalarmi... un medijedi! E qui arriviamo a un punto nevralgico di questa storia: ovviamente il medijedi me lo sono poi dovuto cercare io; medijedi che, dopo due anni di ricerche, è arrivato tramite un ragazzo dei pressi di Cagliari di nome Nicolas (non mi stupirebbe sapere che anche lui è nel forum, se ci sei fai un cenno!). Nicolas mi ha detto di conoscere personalmente il Maestro raccontandomi come quest’ultimo, durante i mesi caldi, viva nella sua casa ad Olbia dove si occupa della manutenzione dei suoi fucili. Per me è stata una rivelazione perché ero convinto che si fosse definitivamente trasferito a Tenerife, e comunque nel mio immaginario era sempre rimasto un personaggio inaccessibile (chissà perché...). Si è accesa quindi dentro di me la scintilla: riuscire a conoscere il Maestro di persona (autentico sogno proibito!). Quest'anno finalmente ho avuto modo di organizzarmi per passare un po' più di tempo in Sardegna (come immaginerete, finite le scuole superiori per me venire qua ogni estate è diventato sempre più una lotta) e quindi, proprio questa domenica, mi sono deciso di provare a contattare il Maestro per provare a conoscerlo personalmente: dopo qualche messaggio di presentazione, si è detto disponibile all'incontro (lo sarebbe del resto per ogni possessore di un suo fucile!), avvenuto lunedì - non ho perso tempo. Inutile dirlo, per me è stato davvero un momento memorabile, sono riuscito ad avere una lunga conversazione col Maestro, parlando del più e del meno ma soprattutto della sua vita, aspetto che più mi interessava (non sarà di certo una singola conversazione a rivelare i segreti che solo una vita di esperienza e riflessioni possono davvero insegnarti). Forse sono stato un po’ prolisso, ma vi assicuro che ho fatto del mio meglio. Concludo questo post che per me rappresenta un lieto fine (vedi la foto col maestro) e un lieto (ri-)inizio in questo forum!
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