«1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.>>

Purtroppo gli esuli non ci sono più, restano i figli degli esuli che ricordano il dramma dell'esodo dalle loro terre della loro famiglia e la perdita delle proprie radici.

Altro dramma: è stata la destra di Alleanza Nazionale che si è battuta in Parlamento per istituire il "Giorno del ricordo" , la sinistra ha sempre dimenticato l'evento.
Le terre erano state acquisite dalla Iugoslavia del comunista Tito ...

Non sono mai voluto tornare a visitare le terre dei miei avi nonostante diversi inviti a manifestazioni agonistiche di pesca subacquea. Tengo questa ferita celata nel mio intimo, ma <io ricordo>!

Molti quotidiani di Stato hanno dimenticato questa commemorazione.

A Fertilia è stato creato un museo, dove si racconta la storia le radici sino ad arrivare ai tempi nostri con tanto di testimonianze foto e documenti di tutto quello che poteva essere la.storia degli esuli.
E stata fatta una gigantografia della cartina europea dalla quale tutti gli esuli e figli
Agganciano un filo dal paese di origine sulla cartina, sino a collegarlo a Fertilia....oramai i fili son tantissimi a testimonianza di quante persone e famiglie son andate via dalle proprie terre.
Stamattina è stata celebrata una messa in ricordo di questa data, nella stessa chiesa di Fertilia.

La storia di don Francesco Dapiran che con un gozzo a remi sbarca a Fertilia per controllare le costruzioni del paese mai abitato costruite dal fascismo per profughi emiliani mai arrivati potrebbe diventare un film!
Questo mio parente ha fondato un nucleo di nuovi sardi con i profughi istriani.
E' morto ormai tanti anni fa ma il ricordo è sempre vivo anche nella mente dei suoi compaesani