Mi sono calato a sud di Monopoli, in un posto dove qualche giorno prima mi avevano fregato cintura sadomaso, schienalino et altro. Questo perché spesso, all’albissima, lascio la roba più pesante nel posto dove entro, mentre parcheggio l’auto e mio vesto dove dovrò uscire.
L’acqua inizia a scaldarsi, 15 °C. Il mare era leggermente mosso. E’ un tratto di costa dove in estate girano i serroni. In questo periodo è interessante per la presenza di bei saraghi lungo la franata.
Appena svoltata una punta noto a pelo d’acqua una ventina di serra sul kg o poco più che nel vedermi si allontanano lentamente. Inizio ad alzare il fucile ma sembravano quasi fuori tiro e non vedendoli spaventati ho evitato di sparare nella speranza di ritrovarli. Ho proseguito il mio percorso. Quei serra non li ho più visti e non si vedevano nemmeno altri pesci. Ho deciso così di allargarmi un po' e vedere la situazione più fuori. Proprio in quel momento, col sole di fronte, mi è passato davanti un banco enorme di serra molto più grossi dei primi. Ne ho scelto uno, ho sparato e l’asta dell’80 ha passato il corpo del pesce nonostante il tiro fosse da galla.
Il pesce, poiché non colpito in un punto vitale, si è svuotato quasi tutto il mulinello. L’ho recuperato e per il resto della pescata non ho incontrato una pinna decente. Il pesce serra non è buonissimo da mangiare, almeno per i miei gusti, ma va bene lo stesso.
Un caro saluto a tutti.
Vincenzo
