Salve a tutti.
Oggi ho varato il Saberino e devo dire che la cosa è andata oltre le mie più rosee aspettative.
Mare non particolarmente mosso e visibilità tra i 3 e i 5 metri ma sempre molto velati.
Caricamento: il doppio 14,5 Sigal progressivo lo conosco molto bene. Ultimamente lo uso su tantissimi fucili ma, a differenza che con il Saber, decisamente più tirato.
Qui invece si carica che è un piacere. Non so a quanto è stato tagliato (configurazione assolutamente originale) e Giorgio potrà illuminarci, ma vi assicuro che avrei potuto caricarlo ben oltre il congegno di scatto ahhaha.
Assetto: positivo con tendenza ad affondare di punta. Lasciato il fucile torna a galla carico e galleggia con gran parte del calcio fuori dalla superficie.
Brandeggio: SPETTACOLARE. Grazie alla sapiente gestione delle masse il fucile, a dispetto delle dimensioni importanti, si muove come un fuscello in tutte le direzioni. Ho provato sul fondo a simulare dei movimenti estremamente ampi (anche di 180 gradi come quando ti arriva un pesce da dietro) e il Saber reagisce senza impuntamenti e senza vibrazioni. Merito della lunghezza ridotta sicuramente. Ma altrettanto sicuramente anche della splendida impugnatura che mi va come un guanto. Ottima la distanza calcio-grilletto e la sella del pollice.
A fine delle 4 ore di pesca il braccio era perfettamente operativo senza alcun cenno di stanchezza.
Rifiniture e caratteristiche costruttive: davvero belle.
Ne ho provato tantissimi di fucili, sia miei che per lavoro ma raramente ho trovato una così funzionale attenzione ai particolari costruttivi. Attenti, non parlo di estetica (che comunque è importante ed è ben presente). Parlo di tutte quelle piccole cose studiate e che stanno lì e sono state costruite in quel modo perchè così deve essere. Immagino quanto Giorgio abbia osservato ogni suo prototipo in acqua in pesca. E quante volte abbia annotato mentalmente piccoli spostamenti di questo o quel particolare fino a raggiungere la massima operatività senza fronzoli o inutili "svolazzi".
Fucili costruiti per durare e per rispettare e sfruttare al massimo la nobiltà di quell'incredibile materiale naturale che è il legno.
A pesca:
Alla fine della giornata ho catturato un'orata e un cefalo.
Era pieno di cefali ma in questo momento non li prendo perchè (anche se mi piacciono da impazzire) ho due congelatori pieni. Uno però l'ho preso per testare il fucile al massimo. Il cefalo infatti è uno dei pesci che più consentono di saggiare la precisione del fucile.
Personalmente non amo sparare a oggetti o bersagli inanimati. Preferisco pescare immediatamente con un nuovo fucile, specie se so quanto lavoro c'è dietro quando si tratta di un fucile artigianale assettato maniacalmente. In questi casi, se si sbaglia il tiro, normalmente è colpa nostra ed è necessario un certo periodo di adattamento da parte nostra. Diverso è il discorso con i fucili commerciali che, a volte...lasciamo perdere...
L'orata è stata un tiro discretamente lungo ma non particolarmente. Faceva parte un branco di circa 7 o 8 esemplari che stazionava in una zonetta che conosco molto bene. Ho scapolato agguatando il solito sassone ed ho visto il branchetto sollevato a circa un metro dal fondo. Qualche piccolo grugnito e magicamente proprio l'esemplare più grande ha deciso di avvicinarsi come teleguidato dal mio pensiero (scherzo naturalmente. In realtà il pesce viene a noi proprio perchè attirato dalla nostra capacità di fare il vuoto nella nostra mente e "fare apnea" anche di idee).Si è girato a circa due metri e mezzo dal fucile perchè aveva soddisfatto la sua curiosità ma non ha avuto scampo anche se non insagolato. Si era già quasi girato del tutto quando ho premuto in grilletto e quindi la freccia ha attraversato quasi tutto il pesce per lungo. Considerando che è stato il mio primo tiro con il Saber (il cefalo l'ho preso dopo) ci si può stare, che ne dite?
Impressionante poi la quasi totale assenza di rinculo con questa configurazione.
Devo dire che il fuciletto mi è piaciuto parecchio visto che, mentre tornavo a casa, ho già scritto a Giorgio per ordinargli un 80/7.5 prima della sua partenza per Tenerife. La prossima settimana me lo manda.
Considerazioni finali:
Tutti gli artigiani più bravi ed intelligenti costruiscono il fucile partendo dalla freccia e mettendoci in fucile intorno. E non è così solo per gli arbalete.
Personalmente uso ed ho usato tantissimo i fucili ad aria compressa e sono stato uno dei primi tester ufficiali per quel magnifico progetto che fu il Mamba. Il primo oleopneumatico a canna sottovuoto.
Ebbene, pescando con il Saber, ho avuto la sensazione di stare utilizzando un fucile ad aria compressa artigianale di altissimo livello. Facile da caricare, quasi senza rinculo, assetto positivo e facile da brandeggiare, asta di buon spessore e, soprattutto, dotato di gittata efficace maggiore di un arbalete di uguali dimensioni.
Perdona la similitudine Giorgio ma in acqua ho avuto proprio questa sensazione.
Salutoni.
Alessandro Martorana