Chi di noi non ha fatto un bagno in mare di notte in piena estate?
L’acqua smossa dai nostri movimenti risplenderà di una magica bioluminescenza prodotta da un’alga: la Noctiluca scintillans che si ciba in prevalenza di diatomee e uova di pesce.
In gioventù, fra le tante attività esercitate in mare, a volte illegali (ho provato di tutto e di più) ho pescato di notte con la torcia subacquea: d’estate, a lampada spenta i miei movimenti illuminavano l’acqua del mare al punto che m’immergevo fino al fondo anche senza accenderla. Mi ero accorto che i pesci che volevo catturare scappavano se lasciavo sempre la luce accesa quando mi trovavo in superficie, così la accendevo solo dopo aver raggiunto il fondo. Spesso alzando la testa fuori dall'acqua scorgevo le lampare dei ciancioli che invece attiravano le specie pelagiche.
Che contraddizione! Io li facevo scappare, loro invece attiravano i pesci …
La luce di notte in mare può avere diversi effetti (sempre nella lotta della predazione). La Noctiluca è bersaglio di piccoli crostacei, i copepodi. Questi avvicinandosi all'alga creano una leggera turbolenza attivando una reazione luminosa che spaventa il crostaceo perché, a sua volta, vuole evitare che i pesci attirati dalla luce sopraggiungano per mangiarli.
La luce in mare di notte oltre ad avere una funzione di comunicazione tra gli individui di una specie, a volte si trasforma in un’arma letale per attrarre o allontanare prede o predatori!
|