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Un altro fratello vittima del mare...
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ARGOMENTO: Un altro fratello vittima del mare...
#50870
Re: Un altro fratello vittima del mare... 11 Anni, 8 Mesi fa  
rebel ha scritto:
Ragazzi! Se gira la testa è un conto, sentire mal di testa "pulsante" sistematicamente potrebbe significare tutt'altra cosa!
A parte questo, ritengo la giovane età un fattore estremamente importante nelle causalità degli incidenti di pesca.

Non voglio andar in OT con l'argomento, ma vorrei capir di che si tratta visto che son giovane anch'io.. onde evitar guai, nella risalita mi prende questa pulsazione, da me capisco ch'è ora di risalir, fosse per l'organismo toccherei i 2' e passa, al solito minuto e mezzo scarso.. attendo lumi.. sarà meglio non scender piu sotto una certa profondità!
marinerosub
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Ultima modifica: 21/08/2012 01:14 Da marinerosub.
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#50871
Re: Un altro fratello vittima del mare... 11 Anni, 8 Mesi fa  
Capisco il disagio di Alberto nel non riuscire a trovare un nesso tra le morti per annegamento di molti suoi coetanei.
Apro allora una parentesi per offrire la mia interpretazione su queste situazioni drammatiche.

L'apnea è una disciplina molto rischiosa per chi non conosce le reazioni del proprio organismo.
L'attività della caccia distrae il pescatore dall'interpretare i segnali che il corpo invia al cervello cosciente.
Non è un caso che prevalgano le sincopi tra i giovani apneisti che nel loro spirito giovanile, un pò spaccone, sottovalutano la pericolosità di certi segnali che il corpo trasmette nella pratica apneistica.
A questa situazione si aggiunge un insegnamento sconsiderato dell'apnea volto al raggiungimento di massimali di profondità in contrasto con qualunque norma di sicurezza e una pubblicità "idiota" di catture mirabolanti realizzate negli abissi.
Viviamo in una società "spaccona" che dà grande importanza alle prestazioni fisiche (vedi l'enorme successo delle recenti olimpiadi)e spinge ogni individuo a confrontarsi con gli atleti mito.
Queste morti sono le vittime anche della cultura del nostro tempo all'inseguimento delle prestazioni fisiche.
Quando sono usciti i miei primi video all'agguato nel basso fondo un amico della Nazionale di pesca subacquea ha commentato ironicamente "Dapiran ha fatto un video sulla pesca con la pancia sullo scoglio"
Ebbene a questo belinone ho salvato la vita acchiappandolo per il cappuccio dopo una sincope in risalita da -28m, altre volte lo ha acchiappato la moglie dal gommone: aveva la sincope facile nonostante l'età...In conclusione chi scopre questa fragilità deve pescare nel basso fondo ed anche lì non deve tirare mai l'apnea perchè Loddo (il giovane morto di questo topic) è andato i sincope in un fondale di 5/6 metri.
L'apnea è una disciplina che deve procedere per gradi nel raggiungimento di maggiori profondità e tempi di apnea e non deve rappresentare mai termine di confronto con altri pescatori apneisti.
Giodap
Giorgio Dapiran
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Ultima modifica: 21/08/2012 08:00 Da Giodap.


Funzione psicologica della caccia subacquea

Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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#50875
Re: Un altro fratello vittima del mare... 11 Anni, 8 Mesi fa  
Giodap ha scritto:

A questa situazione si aggiunge un insegnamento sconsiderato dell'apnea volto al raggiungimento di massimali di profondità in contrasto con qualunque norma di sicurezza e una pubblicità "idiota" di catture mirabolanti realizzate negli abissi.
Viviamo in una società "spaccona" che dà grande importanza alle prestazioni fisiche (vedi l'enorme successo delle recenti olimpiadi)e spinge ogni individuo a confrontarsi con gli atleti mito.


Purtroppo ho anche io vissuto in prima persona qualche anno fa un tragico episodio causato credo da questi meccanismi. In quel momento anche il mio approccio al mare, dopo un rinomato corso di apnea, si stava sempre più orientando alla ricerca della prestazione e della profondità e forse della competizione, ma ciò che ho vissuto e continuo a vivere ogni giorno nel ricordo di questo caro amico mi ha completamente dato un altro spirito nell'andare a mare e nella vita in genere.
Vedere come un gesto sbagliato, possa interrompere la tua vita senza che nemmeno tu te ne accorga, e possa profondamente stravolgere la vita delle persone che ti stanno accanto, mi ha dato sempre più la consapevolezza di quanto siamo piccoli e di quanto lo diventiamo ancora di più commettendo l’errore di sentirci grandi.
Mauro
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#50876
Re: Un altro fratello vittima del mare... 11 Anni, 8 Mesi fa  
Giodap ha scritto:
Capisco il disagio di Alberto nel non riuscire a trovare un nesso tra le morti per annegamento di molti suoi coetanei.
Apro allora una parentesi per offrire la mia interpretazione su queste situazioni drammatiche.

L'apnea è una disciplina molto rischiosa per chi non conosce le reazioni del proprio organismo.
L'attività della caccia distrae il pescatore dall'interpretare i segnali che il corpo invia al cervello cosciente.
Non è un caso che prevalgano le sincopi tra i giovani apneisti che nel loro spirito giovanile, un pò spaccone, sottovalutano la pericolosità di certi segnali che il corpo trasmette nella pratica apneistica.
A questa situazione si aggiunge un insegnamento sconsiderato dell'apnea volto al raggiungimento di massimali di profondità in contrasto con qualunque norma di sicurezza e una pubblicità "idiota" di catture mirabolanti realizzate negli abissi.
Viviamo in una società "spaccona" che dà grande importanza alle prestazioni fisiche

In conclusione chi scopre questa fragilità deve pescare nel basso fondo ed anche lì non deve tirare mai l'apnea perchè Loddo (il giovane morto di questo topic) è andato i sincope in un fondale di 5/6 metri.
L'apnea è una disciplina che deve procedere per gradi nel raggiungimento di maggiori profondità e tempi di apnea e non deve rappresentare mai termine di confronto con altri pescatori apneisti.


Grazie come al solito dei preziosi consigli Giorgio!
Ne farò senz'altro buon uso per le prossime immersioni a venire.. è stata una fortuna che sia stato cosciente nel ritornar in superficie, perchè adesso mi interrogo fra me e me su determinate cose.. laddove mi sarei protratto ancor un po più sul fondo, considerando il problema che mi creava nella risalita, sicuro che ce la facessi a non incorre in qualche pericolo avessi fatto qualche altro tuffo meno profondo? spero non mi venga a crear problemi.. comunque penso di far passar giusto un po di tempo per non sforzar ciò che m'ha provocato quel dolore.. riaprirò i battenti per fine settembre, inizi d'ottobre mi sa
marinerosub
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Ultima modifica: 21/08/2012 11:40 Da marinerosub.
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#50901
Re: Un altro fratello vittima del mare... 11 Anni, 8 Mesi fa  
Questo mi dispiace molto!!!! e soprattutto quando si tratta di ragazzi troppo giovani!!!! ma a tutto questo c'e' una spiegazione ben piu' che incerta!!!!
Nicosan

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