www.leggo.it/news/cronaca/tragedia_alle_...tizie/0/181193.shtml

r.i.p

Per come la vedo io, nell'apnea profonda, l'aspetto mentale conta ma da solo non basta... occorre una preparazione fisica e sopratutto una predisposizione del corpo alla profondita' quasi innata... che non e' possibile allenare o potenziare, quella ho c'e' o non c'e'!!! Nel momento in cui iniziamo ad avventurarci in prestazioni esasperate sopravvalutandoci, la cazzata e' in agguato... bisogna andare per gradi, metro dopo metro, anno dopo anno, e sopratutto frequentare sempre persone equilibrate ed in gamba! non spacconi che pensano soltanto a scendere piu' in profondita', devo per altro si sa' che il pesce e' molto piu' facile da catturare... Ecco perche' di Dapiran c'e' ne uno solo, lui pesca da 0 a 40 metri con una tecnica sopraffina, e' uno dei piu completi pescasub del mondo proprio perche' utilizza tutte le tecniche.

Saró breve ragazzi, la testa per noi umani è necessaria in ogni cosa, tutto ció che facciamo o che intendiamo fare deve essere accompagnata da una buona dose di positività per aumentare le probabilità di successo... Ma se fosse solo testa cari amici miei il campione indiscusso della storia dell'apnea sarebbe Mahatma Gandhi!!! Ragazzi il nostro corpo deve essere abituato a lavorare in debito d'ossigeno, gli allenamenti per certe prestazioni sono lunghi e impegnativi... La testa e il fisico vanno di pari passo, una grande pace interiore senza allenamento ha la stessa efficacia di un fisico atletico ma con la testa incasinata da mille casini! Occhio a non confondere la filosofia con gli sport estremi ...

Saluti!

E' così, la testa è in grado di predisporre ed agevolare il corpo a rendere il massimo della forma che attraverso l'allenamento ha ottenuto. Ma certo non lo può ingannare come alcuni pensano. se lo fa si crea il cortocircuito, la sincope.
la mente è come il sistema ESP delle auto. Aiuta la vettura a percorrere una curva alla massima velocità che essa permette. Ma se una curva regge i 100 k/h e noi ci illudiamo di poterla percorrere ai 101, voliamo comunque fuori strada...

Sapete che dopo 12 anni di nuoto agonistico ho fatto l'allenatore di nuoto per altri dodici anni, ma ho interrotto una brillante carriera di tecnico del nuoto per una crisi esistenziale: non riuscivo più a motivare i miei atleti alla sofferenza fisica.
Anche questa è un fatto di testa ed è a quel livello che devi manipolare le menti per giustificare che dopo allenamenti estenuanti solo uno arriva primo, nell'agonismo nessuno ragiona come de Coubertin e compito dell'allenatore è trovare le motivazioni giuste per ogni atleta che arriva secondo.
Quando hai messo a punto la preparazione atletica l'allenatore interviene a livello delle motivazioni perché in gara si arrivi a dare il massimo oltre le proprie possibilità in questo ruolo io non credevo più!
Nell'apnea avviene qualcosa di simile: devi allenare prima i muscoli e se vuoi dare il massimo, per queste condizioni anche la mente. Chiariamo questo concetto: oggi sono andato a pesca, sono giù di fiato e di gambe, ho pescato più col culo che con la testa. Apnea massima: 1 minuto . Se avessi ragionato , ma che diamine io sono Dapiran, che di base fa apnee da 2 minuti! Ci avrei lasciato la pelle...
Puoi essere chi vuoi, ma se non sei allenato devi fare lo "strusciapanza", quindi prima l'allenamento poi le prestazioni!

concordo in pieno con Giorgio, ma mi fai morire dal ridere, per il tipo che se impiccato!!! sei troppo forte!!! schietto allo stato puro!!!! continua cosi!!!

Giorgio penso che in questi casi l'eta', la tua maturita' e l'esperienza che hai accumulato negli anni ti hanno aiutato a desistere facilmente dalle manie di grandezza rischiando inutilmente la pelle... Fossi stato piu' giovane e spaccone non avresti agito cosi', ecco perche' gli incidenti capitano spesso a persone molto giovani e senza un compagno di pesca "maturo". Io per esempio devo molto al mio amico e compagno di avventure che tu forse conosci gia', si chiama Carlo.
Comunque faccio fatica a credere che anche senza essere allenato hai fatto 1 minuto, l'ho dici per farci sentire meglio, non ci credo!

Ho vivido il ricordo di un mio allievo del gruppo agonistico di nuoto dell'Andrea Doria, prima squadra che ho allenato, MARIO 20 anni, appassionato di pesca subacquea. Spesso dopo l'allenamento parlavamo di pesca, degli stessi posti che frequentavamo, qualche volta mi chiedeva di andare a pesca insieme ma io non volevo mescolare le due attività e soprattutto la mia posizione di allenatore che deve sempre avere un certo distacco dai suoi allievi. Avevo 25 anni e nuotavo ancora e non ero certo il Maestro che sono ora.
La morte per sincope di Mario arrivò come una bastonata ed io rimpiango ancora oggi a 45 anni di distanza di non aver accettato il suo invito, forse avrei potuto dargli qualche consiglio sull'apnea, correggere la sua irruenza giovanile.
E' questa esperienza emotiva che guida la mia mano quando scrivo dei cattivi maestri: è morto con il fucile ancora in mano.
Era un atleta allenato e questo può contraddire ciò che ho scritto sopra: nell'apnea neppure con i muscoli e il fisico allenato si può dar libero arbitrio alla volontà della mente senza conoscere le reazioni del proprio corpo, controllo intracorporeo che si raggiunge solo con l'esperienza.
Deep riprendere dopo un inverno di letargo è dura e 1 minuto di apnea era ciò che poteva fare il mio arganismo in sicurezza e non me ne vergogno affatto soprattutto perché ho fatto una pescata eccezionale per uno strusciapanza: tre orate, due saraghi, un barra, e al ritorno passando al largo ho preso in caduta una corvina di una coppia che girellava davanti alla tana (15 metri).
Come voglio dimostrare all'agguato dalla superficie si possono fare belle pescate anche fuori forma e con apnee ridicole.
Misurate sempre il vostro stato di forma e adeguate le tecniche di pesca e le prestazioni apneistiche

Ottimi ottimi consigli.
Queste parole andrebbero incorniciate e rilette ogni volta che si deve iniziare una felice giornata di pesca.