Sono proprio questi fucili pneumatici che non servono a niente.
A viziare la balistica contribuisce la tecnica di caricamento che nei modelli più lunghi di 70 cm piega inevitabilmente l'asta.
Oltre a tutti i difetti enunciati da Giorgio, mi permetto di aggiungere che sono molto insicuri. In tanti si sono fatti male con queste armi, che prima o poi si rompono e mettono a rischio la nostra incolumità.
Più di una volta sono rimasto con l'asta caricata a 3/4 e che non voleva saperne più di scendere, ho dovuto scaricare a mano, mantenendo una tensione costante.
Per non parlare del fondello dell'asta che si stacca dal pistone carico.
Sono dei cimeli del passato e là meritano di restare

roba da non credere a che punto si arriva..............ma

Per me è una bufala e se nella remota possibilità che il sistema funzionasse sarebbe totalmente anti-sportivo...
Giorgio anch'io per gran parte dell'anno pesco con una visibilità simile...

Più del laser per il puntamento sarebbe utile un congegno che migliorasse la visibilità, purtroppo con un illuminatore si ottiene l'effetto contrario perchè la sospensione diffonde i raggi luminosi creando una confusione ottica, una fonte di raggi infrarossi non darebbe alcun risultato perchè i pesci hanno la stessa temperatura dell'acqua e non si riuscirebbe a distinguerli, insomma bisogna sviluppare una linea laterale come i pesci...

Eheh..... magari con la costante evoluzione umana..... ci riusciremo..

Non è una bufala. Nonostante ciò confermo e mi associo a tutte le perplessità avanzate da Giorgio. A parte tutti i problemi di etica sportiva, quello del puntatore laser è un esperimento che feci circa 25 anni addietro quando si iniziò a commercializzare i piccoli indicatori a raggio laser.
Era applicato ad un arbalete con gomme da 16,con tiro fortemente a parabola. Oltre ai problemi della parabola, allora trovai problemi con la torbidità dell'acqua che rendeva difficile vedere il raggio.
Copiando un fucile commerciale, dove la prima parte della corsa del grilletto accendeva una torcia sub coassiale al fucile, pensavo di accendere il puntatore laser.
Alla fine non ne feci niente perchè il puntatore era di per se pressocchè inservibile.

Mi associo all'opinione di Fulvio. Non è una bufala. Restano i limiti che ha individuato Giorgio, più qualche altro limite che non voglio introdurre ma che credo nel caso del video sia stato considerato.

Infatti, se ho capito di chi si tratta, la persona che ha realizzato il dispositivo dovrebbe essere tecnicamente e culturalmente preparata. Tra l'altro è giunta alla temporanea conclusione che il sistema così com'è non funziona. Riporta anche interessanti reazioni di alcuni pesci alla luce del laser...

Poi, anche se l'idea di installare un laser su un arba è venuta anche a me, in definitiva non lo farei.

In effetti, il puntatore laser si potrebbe adottare su un arbaléte che ha delle prestazioni balistiche, ad esempio, come quelle del Saber (si vede nella clip del tiro una traiettoria perfettamente rettilinea), ma faccio presente che la maggior parte dei tiri del pescatore subacqueo moderno non sono "piazzati", anzi, quasi tutti noi riteniamo il tiro piazzato quello più facile da eseguire e difficilmente sbagliamo il bersaglio, mentre sono diventati più frequenti i tiri sul pesce in movimento dove il puntatore non servirebbe a nulla essendo fondamentale la rapidità di brandeggio del fucile e i nostri tempi di reazione sul tiro, dove addirittura il puntatore sarebbe una distrazione fatale per il successo del tiro.
In conclusione, se adottare il puntatore aveva poco senso con gli sparalucertole di una volta, quando il pesce stava fermo, ha meno senso adesso che difficilmente con i fucili moderni sbagliamo il pesce sul tiro piazzato

Questa storia del laser esce fuori ogni tanto....come a ricordarci che il desiderio di non fare cilecca è qualcosa che turba le menti dei più.

La soluzione-laser è,per quanto mi riguarda, un segno di frustrazione, o quasi.
L'esperienza insegna che c'è solo un modo per migliorarsi nella mira.

-Avere una ottima arma di cui si ha fiducia.

-Andare in mare tanto.

-sparare tanto, e cercare di capire che ogni tanto i tiri si sbagliano.

Non è mai esistito , nè mai esisterà sulla terra un predatore che abbia mai avuto il 100% di successi nei suoi attacchi.
Dobbiamo imparare anche a convivere con questo inadeguato senso di imperfezione...

Miiiiii, Gianni!
Complimenti, peccato che non faccio più video perché la tua massima l'avrei utilizzata volentieri nell'eventuale testo come: la "filosofia del Maestro", che sposo per intero condividendola in ogni riga. E' l'intervento su questo forum che per ora mi è piaciuto di più.