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ARGOMENTO: La Corsa e l’apnea
#41508
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 4 Mesi fa  
Francamente non sono affatto convinto che nella pesca subacquea la "potenza" della mente sia superiore all'apporto dato dalla preparazione fisica.Ovviamente corricchiare due /tre volte a settimana senza inserire alcuno stimolo allenante apporta pochissimi benefici,ma allenarsi "seriamente" in bici,a piedi o in piscina che sia,garantisce dei miglioramenti tangibili.

La mente,a mio modo di vedere, fa' la differenza solo se sei allenato fisicamente,se non lo sei pescare per ore in condizioni magari non favorevoli e' utopia allo stato puro.

Posso dire "sulla mia pelle" che i giovamenti migliori li ho avuti con il ciclismo,sport in cui lo sforzo fisico si protrae per diverse ore (a tutto vantaggio di un eventuale ricercato calo ponderale) ed e' molto facile passare da una condizione di aerobiosi ad una di anaerobiosi (scatti,salite),il tutto senza sovraccaricare le articolazioni degli arti inferiori come accade invece nella corsa a piedi in cui,per raggiungere le stesse frequenze cardiache che si ottengono in bici si sottopone l'apparato muscolo-scheletrico ad uno stress non da poco.Unica controindicazione:per allenarsi in bici ci vuole un bel po' di tempo a disposizione (che io per fortuna ho).
Circa il nuoto in piscina lo trovo di una noia assoluta.

Esempio pratico:mia moglie corre a piedi sulle lunghe distanze fino alla maratona.E' fisioterapista ed operatrice Shiatsu e Yoga per cui per un po' di tempo ha pensato di potersi giovare di tecniche basata su questa disciplina per migliorare le sue prestazioni atletiche.Non dico che non gli abbiano giovato ma il vero salto di qualita' lo ha fatto quando l'ho convinta ad allenarsi in modo sistematico curando la forza,la resistenza,la tecnica di corsa ecc. ecc.

E' ovvio che se poi parliamo di fare un paio di orette di pesca nel sottocosta le cose cambiano ma per stare in acqua sei-sette ore o piu' devi avere una condizione fisica ottimale che sono convinto si possa ottenere anche allenandosi lontano dal mare riservandosi di perfezionarla nei primi giorni di pesca ritrovando giorno dopo giorno gli adattamenti fisiologici tipici dell'apnea.

Un saluto a tutti Fabrizio
Doctor
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#41523
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 4 Mesi fa  
Non sono voluto intervenire per primo sulle dichiarazioni di Alex e mi fa piacere che Doctor abbia espresso il suo pensiero che condivido in pieno.
Non fatevi illusioni sul fatto che l'apnea sia una questione di testa, lo sarà per Umberto che ha un fisico molto allenato: l'anno scorso mi disse che ai master aveva chiuso i 400 stile libero sotto i 4 minuti...
Abbiate coscienza delle vostre possibilità atletiche, non confondete tra pensiero e realtà altrimenti vi troverete a volare solo perché lo volete!
Oltre certi limiti fisici è chiaro interviene la mente il suo apporto è determinante solo per le grandi prestazioni, non è roba per i grassottelli atleti della domenica...
Giodap
Giorgio Dapiran
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#41566
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 4 Mesi fa  
A parer mio, se non vi è una sincronia assoluta fra corpo e mente, poco riusciremmo a trarre da un tuffo!
marinerosub
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#41627
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 4 Mesi fa  
Io abito nella Pianura Padana,e a parte una volta alla settimana in piscina (durante la quale in effetti anche io mi annoio molto),vado quasi tutti i giorni a correre,soprattutto durante la stagione invernale,e trovo che faccia molto bene al mantenimento della forma in vista delle pescate.Dal punto di vista mentale invece mi aiuta molto anche per allenare la "metodicità":le uscite regolari e il superamento di quella fase nella quale,tornato dal lavoro,bisogna farsi forza per uscire a correre,al buio e col freddo.Direi che mi aiuta nello stesso modo a fortificare la volontà che serve a volte a superare la sveglia mattutina per uscire a pesca.
Non bisogna dimenticare poi che oltre alle gambe e alla respirazione la corsa migliora pure la tonicità degli arti superiori e parte della schiena.L'ideale però sarebbe sempre cercare di riuscire a correre almeno 8 o 10 chilometri,o avvicinarsi gradatamente a queste distanze medie,che comunque ad una persona discretamente preparata non portano via più di un'oretta e mezza al massimo.
zardoz
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#42091
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 3 Mesi fa  
sono e mi alleno tutto l'anno, pratico Pallavolo a livello agonistico...sicuramente non è come determinati sport dove le articolazioni vengono sollecitate poco...cmq durante la stagione estiva riesco a raggiungere in acqua una buona forma solo dopo un mesetto di pesca o apnea fatta quasa tutti i giorni, questo miglioramento coincide anche con un leggero calo del tono muscolare acquisito nell'inverno...la mente a mio parere serve ma fino ad un certo punto ...non si può pensare di scendere in acqua con la sola forza del pensiero :-) ma mi accorgo che quando si è veramente spensierati alle volte "mi dimentico di salire"
Giuseppe Assenza
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#42104
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 3 Mesi fa  
L'allenamento è alla base di ogni disciplina sportiva, se fatto con metodo, la quantità determina la prestazione. La concentrazione mentale e la volontà aiutano senza dubbio al raggiungimento del risultato, ma entrambe devono essere supportate da una condizione atletica adeguata altrimenti... vorrei, ma non posso!!
papone
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#42106
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 3 Mesi fa  
Ci vuole un fisico "BESTIALE"!
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#42109
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 3 Mesi fa  
Il post di Giuseppe mi ha ricordato che un anno ho tenuto un corso di pesca al quale ha partecipato un tal Roberto, pallavolista e schiacciatore di serie A 2 (un professionista versione bronzo di Riace)
Al secondo giorno di corso siamo tutti in mare , passo e ripasso il tratto di costa dove ho lasciato i tre allievi e non trovo Roberto.
In mare c'è molta risacca, sono due giorni che il mare infuria e siamo dovuti andare a ridosso, nonostante tutto c'è onda anche lì!
Sono un pò preoccupato e finalmente lo trovo sdraiato su uno scoglio che con una mano agita il fucile.
Lo recupero con qualche problema nell'accostare allo scoglio e scopro che si è sentito male.
Il mare mosso da fastidio a molti pescatori, ma in questo caso era qualcosa di più: contrastare le onde e l'apnea comportano uno sforzo prolungato in fase anaerobica alla quale l'atleta Roberto non era preparato. Aveva appena finito il campionato e il suo allenamento non era stato impostato sulla fatica , ma su brevi scatti di gamba molto potenti (le frequenti sostituzioni durante una partita consentono di non impostare la preparazione sulla fatica)
Insomma ha chiuso il corso dopo due giorni e siamo rimasti d'accordo che sarebbe tornato dopo aver fatto un allenamento specifico per l'apnea...
Giodap
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#42113
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 3 Mesi fa  
già...la resistenza in acqua è cmq un' altra cosa
Giuseppe Assenza
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#42117
Re: La Corsa e l’apnea 12 Anni, 3 Mesi fa  
Fino al 2001, e per 15 anni, ho corso in bicicletta, negli amatori, la mia specialità erano le Gran Fondo, gare ciclistiche sulle distanze che superavano abbondantemente i duecento Km.
Percorrere quei km. a meno che uno non sia un professionista, non bastano le 7 ore, specie se i percorsi sono molto impegnativi: ora pedalare di continuo per quelle ore, presume un allenamento specifico, oltre ad una cura particolare nell'alimentarsi durante la corsa.
Io avevo adattato il mio fisico a quegli sforzi, cuore e gambe erano allenati per pedalare anche una giornata intera se necessario, era ovvio che nelle scampagnate in montagna che si facevano con amici e parenti, io divoravo i sentieri e vedevo arrancare gli altri.
Oggi a distanza di anni, ho perso quell'adattamento, ma la mia struttura ricorda ancora quegli sforzi massacranti, che solo chi conosce la bici, può comprendere, e quindi in acqua beneficio ancor oggi di una condizione muscolare che mi consente di pinneggiare per ore senza mai stancarmi eccessivamente, tanto che quando andai la prima volta all'Elba da Pippocci, lo stesso si meravigliò per il mio ritmo di pinneggiata, in realtà non subivo alcun sforzo.
Ricordo ancora che quando frequentai la scuola di ciclismo di Davide Cassani in quel di Cervia, il footing o la corsa erano banditi dagli allenamenti per la bici, su tutti veniva raccomandato lo sci di fondo e il nuoto. Posso dire che quegli anni furono i migliori da un punto di vista fisico: la bicicletta sa farti rinascere e quello che gli dai, ti restituisce...
papone
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Ultima modifica: 11/01/2012 12:33 Da papone.
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