In questi giorni sono proprio preso, arrivo a discussione inoltrata ...
Per misurare veramente i battiti a riposo che riuscite a raggiungere, vi consiglio di farlo appena svegli, mi raccomanda senza alzarvi dal letto! Misurateli per 20/15 secondi e moltiplicate.
La respirazione diaframmatica consiglio di farla utilizzando il naso, ci sono molti esercizi che impegnano la bocca, che effettivamente utilizziamo in acqua, ma il naso è da preferire.
Normalmente utilizziamo il naso, l'aria che passa dal naso viene filtrata e scaldata, inoltre ci sono diverse cavità all'interno con funzioni differenti. Ad esempio provate ad annusare un piatto, una rosa, o a respirare come se si volesse annusare, vi renderete subito conto che l'aria và in una zona differente dal solito, viene indirizzata ai recettori olfattivi.
La respirazione diaframmatica è molto lenta, il naso ci agevola nel prendere poca aria e nel dosarla. Una buona respirazione deve avere tempi di espirazione molto più lunghi di quanto siano in inspirazione, l'ideale sarebbe avere tempi doppi di espirazione.
Pensate che gli yogi fanno distinzione tra narice destra e sinistra, sostenendo che l'aria vada in condotti differenti, cosa effettivamente verificata, ma che loro hanno capito da secoli.
Un ultimo consiglio e poi spero nell'intervento di Cico, a chi volesse provare la respirazione diaframmatica suggerisco di mettersi supino sul letto, meglio un apposito tappetino da ginnastica, rialzate la testa con un cuscino se ne sentite la necessità, ma non deve essere troppo alto. Poggiate delicatamente una mano sull'addome e l'altra sulla gabbia toracica. Cominciate la respirazione e controllate che quando muovete il diaframma la mano sulla gabbia toracica non si muova e viceversa. Esercitatevi a respirare solo col diaframma e solo con la gabbia toracica. Vi ricordo che la respirazione completa prevede che prima si riempia la parte bassa dei polmoni usando il diaframma, secondariamente si colmi la parte alta dei polmoni usando la gabbia toracica, in fine la sommità dei polmoni richiede il coinvolgimento della muscolatura clavicolare. Quest'ultima fase si percepisce solo dopo molto esercizio, quando si acquisisce una certa sensibilità.
Lo svuotamento avviene all'inverso, prima la gabbia toracica, poi il diaframma. Chi volesse effettivamente verificare quanto questo esercizio ci aiuti a rilassarci provi a contare i battiti cardiaci prima e dopo.
Un ultima dritta, non riempite i polmoni all'esasperazione, un 70/80% della vostra capacità è più che sufficiente, altrimenti create delle tensioni muscolari e non vi rilassate per niente. E' un esercizio molto piacevole, chi lo fà correttamente se ne accorgerà, quindi non esagerate.