Disperso a 15 miglia dalla costa, pescava sotto le strutture di una piattaforma dell'ENI:
www.radiogold.tv/?p=12689

mingo ha scritto:
Disperso a 15 miglia dalla costa, pescava sotto le strutture di una piattaforma dell'ENI:
www.radiogold.tv/?p=12689

Per Mare e per Cielo non ci sono taverne!!!! e le imprudenze e i malori li PAGHIAMO cari!!!!

Quest'anno é una tragedia .....
Facebook con quei profondimetri in bella mostra una PENA

Le ricerche da parte delle autorità competenti sono state chiuse. Notizie come questa non vorrei mai sentirle, ma come dice Stefano ultimamente succede sempre più' spesso.

mi dispiace, triste notizia.

Ricordo agli utenti del forum che la pesca subacquea intorno alle piattaforme è particolarmente rischiosa e come tutte le tecniche più pericolose <va praticata in coppia>.
Al di là del malore che può capitare anche in pochi metri d'acqua, intorno alle piattaforme girano ricciole di grandi dimensioni che, una volta colpite, possono trascinarti al largo e o in profondità, a questo punto anche il malore o la stanchezza possono giocare un ruolo fatale!
Essere in due può salvarti la vita.

L'ideale sarebbe pescare in due con un fucile, cosi' quello che rimane su non avendo il fucile non si distrae e rimane a controllare il compagno in tutta sicurezza.. Mentre andare in coppia e poi magari separarsi durante la pescata, ognuno prende una direzione diversa e alla fine in acqua ci si ritrova soli in caso di necessita'...

Per pesca in coppia s'intende con il controllo da parte di uno dei due pescatori dell'operato del compagno, non andare a pescare insieme e poi ognuno per la sua strada ...
Fra l'altro la pesca intorno alle piattaforme consente pochi aspetti o intorno ai piloni di sostegno, o praticando la <Deep water hunting> ( pesca nel blu). L'aiuto di un compagno nel caso di cattura di un grosso esemplare di pelagico è molto opportuno, ricordo la cattura di un tonno di 110 kg da parte di Emiliano al quale ha partecipato come <sostegno> Pierofili: il pesce ha trascinato Emiliano a più di un miglio di distanza dal gommone, se non avesse avuto Piero che gli nuotava affianco il recupero sarebbe stato molto più problematico.

Si infatti! la pesca di coppia è questa, una discesa ciascuno e mentre uno è giù l'altro da sopra guardingo controlla il tutto fino a quando il compagno riemerge. Troppo spesso mi è capitato a mare di dover "cazziare" il compagno che sistematicamente quando riemergevo lo trovavo 80 mt avanti o per fatti suoi. Che senso ha? La maggior parte delle sincopi avvengono in risalita o addirittura in superficie, se ho il compagno li mi salvo, ma se lui se ne va per fatti suoi non ha senso. Andare insieme per poi dividersi anche serve a poco, forse a dividere i soldi della benzina della macchina o mezzo nautico, o per scroccare il passaggio, credetemi c'è chi lo fa.Se deve essere così preferisco andare solo e non avere rotture. Per quanto riguarda tipi di pesca particolari, a batimetriche impegnative, allora si, compagno e mezzo di supporto. Purtroppo al nostro amico non sappiamo con sicurezza cosa gli dia successo, magari svrebbe avuto la stessa problematica in tre metri d'acqua o con il compagno per fatti suoi. Poverello però, mi spiace!!