Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
|
|
Onore e profondo rispetto per tutte le vittime di queste atroci ingiustizie, e per tutti coloro che hanno combattuto per abolirle.
Ps: Giorgio, oggi al TG3 Regionale-"il Settimanale" hanno parlato di Fertilia e di un certo Don Francesco Dapiran, è un tuo parente?
Dopo la caduta del fascismo venne nominato parroco della borgata di Fertilia e visto il progetto per la costruzioni delle case informò i suoi paesani (della Dalmazia) della possibilità di trovare casa ad alghero dove abitare e lavorare.
|
|
|
|
|
Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
|
|
Si Don Francesco era un mio prozio, avevo vent'anni quando mi ha portato a pescare con mio padre alle "bombarde" di Fertilia, è mancato a Udine pochi anni fa dopo essersi ritirato dal ruolo di parroco di Fertilia.
Le Poste Italiane alla sua morte ha emesso un froncobollo commemorativo in suo onore: è stato l'uomo che ha mantenuto alta la tradizione degli istriani e ha tenuto unita una comunità allo sbando e come ho detto prima , senza più radici
|
|
Giodap
Giorgio Dapiran
Administrator
Messaggi: 10031
|
Ultima modifica: 13/02/2010 13:52 Da Giodap.
Funzione psicologica della caccia subacquea
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
|
|
Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
|
|
Grazie per la risposta Giorgio.
|
|
|
|
|
Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
|
|
macri ha scritto:
A parte il fatto che ricevono consensi solo trasmissioni come il grande fratello e quelle di Maria De Filippi.
Per me non ci sono solo morti, profughi e prigionieri italiani ma solo morti profughi e prigionieri senza aggettivo di provenienza. Gente che credeva nei propri ideali e come la gente di Giorgio o il nonno di San amava la patria e ha combattuto per la propria identità.
La sorte dei Morti (sloveni, croati, italiani...) è da addebitare ai 20 anni di dittatura e di squadrismo, alla feroce pulizia etnica portata avanti dal regime di Mussolini, alla guerra di aggressione nazi-fascista che portarono prima alle indicibili sofferenze alle quali furono sottoposte le popolazioni iugoslave e poi alle foibe per mano di Tito e alle deportazioni di povera gente che, come prima gli iugoslavi, si sono trovati a dover "aspettare la morte" i primi per fame nei campi di concentramento i secondi accatastati vivi nei crateri carsici.
Nessuno di noi minimamente immagina cosa i nostri nonni, e in generale tutti coloro che hanno vissuto a cavallo fra i due orribili conflitti mondiali, hanno passato. Abbiamo solo la memoria sbiadita di pagine di storia per noi vuote di significato che ci facciamo passare davanti, amara è la conclusione che ancora non è stato scritto e fatto abbastanza affinché NOI, il futuro, facciamo si che orrori simili non vengano più commessi. Tutto passa in sordina e la memoria storica viene affidata, non più ai grandi romanzi, ma alle fiction di quart'ordine (ammesso che ce ne siano valide), "certi comunque" -come scriveva Orwell- "che chi controlla il presente controlla il passato e chi controlla il passato controlla anche il futuro".
Complimenti acuta osservazione, condivido a pieno....
|
|
|
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri.
|
|
|