Ti sono vicino in questo "giorno del ricordo" e aggiungo che i ricordi di pagine tristi di storia, dovrebbero servire a migliorarci, e a non commettere gli stessi errori del passato.
Forse è retorico quel che ho detto, ma lo penso e cerco di applicarlo anche nella mia vita.
L'uomo è un animale sociale: ha bisogno di un tessuto sociale primario che è quello dei consanguinei stretti e di un tessuto sociale più ampio, culturale, identificativo delle proprie origini, potrebbe essere la nazione?
Io appartengo alla prima generazione degli italiani d'Istria "senza radici", cosa vuol dire?
I Dapiran sono sparsi per il mondo mia sorella ne ha rintracciato su facebook qualcuno in Australia, qualcuno nella grande mela. Ogni tanto arriva una Email da un paese lontano : io sono figlio di Francesco Dapiran, che era zio di tuo zio...
Molti di voi hanno grandi famiglie intorno, una struttura sociale solidale che caratterizza la "grande famiglia mediterranea". Alcuni di questi penseranno, meglio come sei , Giorgio, solo, in una terra che ti ha adottato. Nel bene e nel male però rivalutate la funzione di questo nucleo primario che mi è stato negato. Le pulizia etniche sono sempre una infamia che avvengano tra le etnie tuzi e utu in Africa o in Kossovo.
Pochi italiani si sono ricordati dell'evento biblico che hanno vissuto i "miei cari" e come ricorda giustamente MCristina originato da una ideologia folle, ma il trattato di Parigi doveva essere il primo atto della nuova giustizia e così non è stato. E' stato l'atto del vincitore.
Tutti gli italiani hanno pagato una guerra sbagliata , persa , ma gli italiani d'Istria e della Dalmazia più di tutti perché gli hanno tagliato le radici
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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Ieri sera su rai 1 ho visto la fiction "il cuore nel pozzo" che riguarda proprio le tristi pagine di storia dell'Istria nel 1944.
Il film è stato molto triste....
Lelu75 ha scritto: Ieri sera su rai 1 ho visto la fiction "il cuore nel pozzo" che riguarda proprio le tristi pagine di storia dell'Istria nel 1944.
Il film è stato molto triste....
E' la travisazione storica a cui mi riferivo (pag 1) a fare tristezza in questa fiction di quart'ordine...in pratica una verità strorica viene travisata per mandare il messaggio che gli italiani e quindi anche i fascisti (il protagonista infatti è il buon soldato fascista) sono brava gente (infatti alla fine non uccidono i feroci partigiani di Tito). Di contro viene sottolineata la ferocia degli iugoslavi (comunisti) per alimentare la xenofobia dello spettatore verso questo popolo barbaro. Non viene fatta menzione della dichiarazione di guerra da parte dell'Italia fascista nel 1941 in cui persero la vita 300.000 mila (iugoslavi) PERSONE a causa dell'ideale fascista. E le enormi atrocità di cui si è macchiato l'esercito italiano durante il ventennio fascista, in africa e nei balcani?!
Come mai nessuno ne parla?! Perchè?! Chi manovra le informazioni?!
Se volete vedere un pò di informazione storica e non travisata dovete avere Sky perché sulle reti pubbliche non andrà mai in onda qualcosa del genere.
(History Channel):
macri
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La manipolazione storica è la pratica comune di tutti i nazionalismi e dei popoli sciovinisti.
Pensate per Ahmdinejiad, l'olocausto è una invenzione...e i francesi si sono inventati un personaggio fumettistico ASTERIX che capovolge la storia, per digerire d'essere stati dominati dai Romani. Ma è la versione storica assimilata dai bambini, noti consumatori di fumetti che crescerenno convinti che i Romani erano dei coglioni e loro molto più valorosi e furbi.
Non sono mai voluto andare a visitare le terre che furono della "gente nostra" come amiamo dire, faccio fatica anche a vederne le foto, rifletto però sul particolare che in quella piccola striscia di terra sul mare siano nati così tanti pionieri della nostra disciplina
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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Pensa Giorgio che hai una grande famiglia di appassionati che ti segue da tutto il mondo ed apprezza il tuo lavoro. Al contrario c'è gente che pur avedno una grande famiglia tutt'attorno, si sente sola.
Ah dimenticavo. Il tuo cognome mi ha sempre fatto pensare .... non è il solito ...... Del resto sei unico. ciao
Il giorno del ricordo 20 Ore, 50 Minuti fa
Cari amici , oggi è il “giorno del ricordo”, la commemorazione di un evento di cui molti di voi non avranno mai sentito parlare, un po' per la giovane età, un po' per l'oblio nel quale è caduto in Italia un evento storico che ha segnato la mia famiglia e quella di altri 350,000 profughi.
Per oltre mezzo secolo il nostro Stato si è dimenticato di commemorare l'esodo forzato degli italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia amareggiando la vita dei miei “vecchi” che hanno affrontato con dignità la loro condizione di esuli dimenticati, ricostruendo la propria vita in altre terre .
Fertilia, vicino al Alghero in Sardegna è il paese simbolo di questa rinascita sociale nella cui piazza principale mio zio Giovanni ha fatto realizzare, tanti anni fa, un Leone di Venezia simbolo delle nostre origini con la coda rivolta verso le care terre lontane
Ancor oggi, sul maggior quotidiano italiano , non c'è nemmeno un trafiletto di ricordo della pulizia etnica e dello sradicamento di massa cui è stata obbligata la “mia gente”.
Il 10 febbraio 1947 con il trattato di Parigi, Fiume , Istria e la Dalmazia vennero assegnati alla Iugoslavia di Tito , ma quella data fu macchiata dal sangue di circa 10,000 italiani torturati e infoibati tra il '43 e il '45 dalla milizia di Tito che vedevano gli italiani di quelle terre come “fascisti”.
Il mio cognome è stato assegnato dal Doge di Venezia poco dopo il 1600 al mio antenato che proveniva “ Da Pirano” paesino della riviera istriana e la mia gente ha vissuto su quelle coste per tutte le generazioni seguenti, quindi da italianissimi su terra italiana.
Voi , oggi non avreste il vostro maestro se mio padre con altri pionieri fra cui Lodovico Mares, il compianto Raimondo Bucher e tanti altri sconosciuti appassionati, non avesse esportato l'arte della pesca subacquea in Italia che aveva i suoi pionieri in Egidio Cressi e Luigi Ferraro.
Leggo solo ora.. Grazie Giorgio, onore a te, ai tuoi Avi e a tutte le persone e anime coinvolte in questa ingiustizia..
