Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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Cari amici , oggi è il “giorno del ricordo”, la commemorazione di un evento di cui molti di voi non avranno mai sentito parlare, un po' per la giovane età, un po' per l'oblio nel quale è caduto in Italia un evento storico che ha segnato la mia famiglia e quella di altri 350,000 profughi.
Per oltre mezzo secolo il nostro Stato si è dimenticato di commemorare l'esodo forzato degli italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia amareggiando la vita dei miei “vecchi” che hanno affrontato con dignità la loro condizione di esuli dimenticati, ricostruendo la propria vita in altre terre .
Fertilia, vicino al Alghero in Sardegna è il paese simbolo di questa rinascita sociale nella cui piazza principale mio zio Giovanni ha fatto realizzare, tanti anni fa, un Leone di Venezia simbolo delle nostre origini con la coda rivolta verso le care terre lontane
Ancor oggi, sul maggior quotidiano italiano , non c'è nemmeno un trafiletto di ricordo della pulizia etnica e dello sradicamento di massa cui è stata obbligata la “mia gente”.
Il 10 febbraio 1947 con il trattato di Parigi, Fiume , Istria e la Dalmazia vennero assegnati alla Iugoslavia di Tito , ma quella data fu macchiata dal sangue di circa 10,000 italiani torturati e infoibati tra il '43 e il '45 dalla milizia di Tito che vedevano gli italiani di quelle terre come “fascisti”.
Il mio cognome è stato assegnato dal Doge di Venezia poco dopo il 1600 al mio antenato che proveniva “ Da Pirano” paesino della riviera istriana e la mia gente ha vissuto su quelle coste per tutte le generazioni seguenti, quindi da italianissimi su terra italiana.
Voi , oggi non avreste il vostro maestro se mio padre con altri pionieri fra cui Lodovico Mares, il compianto Raimondo Bucher e tanti altri sconosciuti appassionati, non avesse esportato l'arte della pesca subacquea in Italia che aveva i suoi pionieri in Egidio Cressi e Luigi Ferraro.
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Giodap
Giorgio Dapiran
Administrator
Messaggi: 10034
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Funzione psicologica della caccia subacquea
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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Brutti tempi quelli...Ormai la storia non interessa più a nessuno,si pensa solo alle cose superflue in Italia...Quel periodo ho avuto modo di conoscerlo dai racconti delle Buon Anime dei miei nonni...
Onore alle persone che hanno sofferto in quel periodo
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Saber 100 n45
Saber 80 n06
SadoMaso fast
Pinne Standard
Solo la cattura di un pesce crea un\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'appagamento psicofisco...
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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una ricorrenza triste per la sofferenza di tante persone.
ma questo ci ricorda anche che lo stato ci tratta da stranieri e non da italiani cui siamo, preoccupandosi più ai loro interessi che ai nostri problemi.
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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onore a loro!
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''ho planato su uno dei pesci piu' diffidenti e astuti del mediterraneo, mai volo è stato piu emozionante!''(G.DAPIRAN)
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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Pace alle loro anime;
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Medijedi N°103
Superjedi
Minijedi
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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Mi associo anche io. Onore a Loro.
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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15metri ha scritto:
Pace alle loro anime;
pace.
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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Come non si parla neppure dei marinai italiani lasciati nelle fauci dei tedeschi dopo la scissione del patto nazzi-fascista......povero nonno mio ...... e lui che lottava per la patria! -MA QUALE PATRIA- le dame parlano e le pedine muoiono!
A Bunchenval e' sopravvissuto a stento 2 anni mangiando merda!
viva l'italia viva gli italiani
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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A parte il fatto che ricevono consensi solo trasmissioni come il grande fratello e quelle di Maria De Filippi.
Per me non ci sono solo morti, profughi e prigionieri italiani ma solo morti profughi e prigionieri senza aggettivo di provenienza. Gente che credeva nei propri ideali e come la gente di Giorgio o il nonno di San amava la patria e ha combattuto per la propria identità.
La sorte dei Morti (sloveni, croati, italiani...) è da addebitare ai 20 anni di dittatura e di squadrismo, alla feroce pulizia etnica portata avanti dal regime di Mussolini, alla guerra di aggressione nazi-fascista che portarono prima alle indicibili sofferenze alle quali furono sottoposte le popolazioni iugoslave e poi alle foibe per mano di Tito e alle deportazioni di povera gente che, come prima gli iugoslavi, si sono trovati a dover "aspettare la morte" i primi per fame nei campi di concentramento i secondi accatastati vivi nei crateri carsici.
Nessuno di noi minimamente immagina cosa i nostri nonni, e in generale tutti coloro che hanno vissuto a cavallo fra i due orribili conflitti mondiali, hanno passato. Abbiamo solo la memoria sbiadita di pagine di storia per noi vuote di significato che ci facciamo passare davanti, amara è la conclusione che ancora non è stato scritto e fatto abbastanza affinché NOI, il futuro, facciamo si che orrori simili non vengano più commessi. Tutto passa in sordina e la memoria storica viene affidata, non più ai grandi romanzi, ma alle fiction di quart'ordine (ammesso che ce ne siano valide), "certi comunque" -come scriveva Orwell- "che chi controlla il presente controlla il passato e chi controlla il passato controlla anche il futuro".
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macri
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Re:Il giorno del ricordo 14 Anni, 2 Mesi fa
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Il primo gennaio ero in zona Alghero ed ho fatto una passeggiata sulla rotonda di Fertilia per vedere le onde. Al centro di quella piazzetta ho visto la lapide ed il leone di cui parla Giorgio. Abbastanza triste e suggestiva.
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Cico
Saber 110
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