Avanti la prossimaaaaaaaaaaa
mamma mia quanto mi ha fatto sudare!!! non voleva staccarsi assolutamente dal fondo.... poi ho avuto un idea geniale...ho mantenuto la lenza in tensione e con un nodo speciale l'ho legata ad una coppia di carrucole, poi con l'aiuto di un collega abbiamo moltiplicato la forza eeeeeee..... oissa, oissa sono riuscito a staccarla molto velocemente.... allamata a -165 metri....pesa quasi 14 chili

Complimenti Giovanni, la "Ciregna" merita un "Cous Cous" da panico...

K+1 per "il lavoro che porti in cambusa"

Giuva' MA CAMA A FA'?... A FINISCI....

complimentoni!!

al Giglio, un mio "sbinnonno" che chiamavano sbrindolino perché era basso, ci campava con le cernie prese con le lenze. Ma era il secolo scorso...
il sughero a cui era "addipanata" la lenza si incastrava negli scolgli, se abboccava un palagico il sughero partiva e a questo erano attaccati i "chiozzoli" verniciati di bianco e legati con il cordino per i recupero in mezzo al mare ... (i chiozzoli sono le zucche vuote con le quali al nord fanno le bottiglie per il vino o la grappa...).
Per recuperare le cernie si usava lo "sbirro" (ne ho ancora uno in magazzino): un anello di ferro abbastanza grosso e pesante che si faceva scorrere lungo la lenza tenuta in tensione. Legato a un cordino, una volta arrivato sul fondo si issava qualche metro e si faceva cadere nuovamente. E poi ancora fino a quando la cernia alla fine "mollava".

Chissà se i vecchi sistemi funzionano anche in Nigeria????

complimenti!!!

dire che oggi per me sia stata una giornata nera e' poco!!! non sono inc....ato, molto di piu'... deluso, amareggiato... non so proprio come dire.
Appena terminato il solito turno di notte decido di trascorrere un oretta pescando per rilassarmi un po', e allora dopo una rinfrescante doccia esco con la mia bella canna da jigging e due artificiali, uno da 150 grammi ed uno da 200....
faccio scendere l'esca a quota -30 piu' o meno e inizio a "jiggare"... al 3 recupero pesce in canna... che fa scorrere immediatamente la lenza verso il fono per almeno 10 metri in pochi secondi. inizio il recupero ma mi rendo conto che non si tratta il solito pescetto da 2 o 3 kg e ne il solito barracuda... non voleva venir su... lottavo con la preda giocando di frizione con l'intenzione di spomparla, ma ancora niente da fare, 5 minuti circa e non vedevo ancora nessuna sagoma...
pensai subito ai tonnetti (stimati 4/5 kg) che ieri nuotavano intorno alla piattaforma, ma poi appena capi' che la lenza in tensione prendeva la strada verso la superficie e poi dopo pochi secondi una "spada" uscire dall'acqua, mi preparai per tira su una splendida aguglia imperiale... uno spettacolo, i salti si susseguivano ma lei non dava cenno ad avvicinarsi, anzi....
in meno di 30 secondi il mulinello rischiava grosso, e la canna si rifiutava ad ereggersi....5/6 interminabili minuti a lottare col pesce riuscendo a portarlo ad una distanza di 30 metri dallo scafo, nel frattempo il mio collega preparava a scendere il piccolo guadino
(2 mt x 2.5 mt).... quel pesce aveva una furia incontrollabile, la prima volta nella mia vita ad avere a che fare con una aguglia...
diedi l'ordine di mettere il guadino in acqua approfittando la poca distanza che oramai separava il pesce dallo scafo.. 10 metri ancora e il gioco era fatto...
il guadino e' gia' in acqua ed inizio ad invitare il pesce... tutta quella fatica andata in fumo.... uno dei due ami dell'esca si incastro' nella rete impedendo il pesce ad entrare.. non potete capire come mi sentivo in quel momento, cercavo in tutti i modi abbassare il guadino o giralo per prendere il pesce di pancia... le ultime due furiose testate del pesce aiutarono l'amo a sfilarsi
era lungo almeno 1 metro e 80 cm piu' o meno

stesi fermo e rivivevo le immaggini nella mia mente... "non avevo" piu' le braccia dalla stanchezza... posai il tutto e andai a dormire.

Giovà, elimina il guadino... In questo genere di pesca, il raffio deve essere quanto mai adeguato alla dimensione dei pesci... In commercio vi sono svariati modelli da drifting.... Non potendo comprarlo per ovvi motivi, in officina, realizza un "gancio" abbastanza robusto munito di occhiello. Salda vicino un bicchiere che funga da invito per un mezzo marinaio. Collegata una cimetta all'occhiello e con "il manico" inserito, avvolgila lungo il mezzo marinaio realizzando 2 mezzi colli(sono sufficienti per tenerlo fisso e raffiare).
Tieni il capo libero della cima in mano, ed una volta raffiato divincola il manico del raffio continuando ad issare il pesce tramite la cima.
Questo sistema si chiama "raffio volante".
In bocca al lupo...

Giovanni ha scritto:

pensai subito ai tonnetti (stimati 4/5 kg) che ieri nuotavano intorno alla piattaforma,.


io sono qui con voi da poco quindi nn vi conosco bene... dove lavori?