Qualche settimana fa ho comprato qui sul forum da Matteo un Medijedi monoforo che aveva bisogno di qualche cura. Non mi ero mai cimentato nella manutenzione totale di un legno e la mancanza di prodotti specifici in zona non ha reso la cosa particolarmente agevole, ma lo smonta/rimonta/pulisci e lucida per rimettere in sesto qualcosa non più in forma smagliante è un qualcosa che mi piace sempre fare per cui nel giro di qualche settimana il nuovo arrivato è pronto per esser provato in acqua.
Nonostante la smania di mare non manchi mai, vari problemi rendono purtroppo le uscite in mare sempre più sporadiche. Ho la necessità di ottimizzare le pescate, al punto che ultimamente il mio congelatore quando mi ci avvicino mi domanda cosa lo abbia comprato a fare per tenerlo mezzo vuoto…per cui la scelta della giornata più opportuna è fondamentale, se cappotto, non avrò probabilmente una nuova occasione prima di un bel po'!
Nei giorni precedenti il mare si era fatto grosso, ma proprio a metà mattinata dell'unica giornata di pesca che avrei avuto a disposizione era prevista una bella scaduta. Dovevo scegliere se andare in cerca di pesce tra le onde con il rischio di avere ben poca visibilità oppure spostarmi in tutt'altri posti in cerca di un mare più tranquillo. Un dubbio che assale tanti, ma visto che amo pescare in schiuma con il mosso e che fortunatamente soffro ben poco la risacca, il dubbio mi è rimasto per poco…e quando mi ricapita un'occasione del genere, ci devo provare!
Per una volta, dato che la scaduta in teoria sarebbe dovuta cominciare non dalla prima mattinata, mi permetto il lusso di partire un poco più tardi del solito, per cui niente alba, ma entro in acqua ad un'orario "da signori", una comoda mezza mattina.
Appena in acqua capisco subito che fortunatamente di visibilità ce n'è in abbondanza, per cui comincio subito a pescare con il "nuovo" fucile. I percorsi all'agguato in schiuma si susseguono, una tecnica faticosa, di continui saliscendi, ma assai divertente da adottare con queste condizioni di mare. In una di queste azioni una bella spigoletta si incuriosisce ed inizia a avvicinarsi a mezz'acqua. Arriva di muso, ma è alta rispetto alla mia posizione e la sezione che ho a disposizione è un po' troppo esegua per tentare il primo tiro in assoluto con il MediJedi, per cui attendo che si giri, sperando che non scappi poi a razzo. Quello che spero si realizza, il pesce mi offre il fianco, ma quando il tiro parte, il pesce già aveva iniziato la torsione per tornare sui propri passi, per cui l'asta lo colpisce nel quarto di coda poco sopra l'ano, rimanendo sull'asta. Il pesce sembra tutto sommato preso bene, resta pressoché immobile, devo aver leso la spina, ma ad ogni modo mi precipito su di lei per afferrarla. Arrivo rapidamente quasi ad afferrare insieme asta e coda che la spigola improvvisamente si rivitalizza e con una forte scodata si strappa e fugge tra la schiuma. In quell'istante ho compreso di esser stato fatto fesso dalla classica spigola che si finge morta fino a quando l'asta non viene afferrata…iniziamo bene.
Cerco (faticosamente) di dimenticare la fesseria fatta che un grande masso mi offre la possibilità di effettuare la tecnica dello scapolamento dal basso verso l'alto. Giunto al culmine noto a 5/6mt dalla mia posizione che un bel serra sta per passare dietro ad un monolite di granito attiguo alla mia posizione, per cui cercherò di intercettarlo quando apparirà dalla parte opposta, ma non appena inizio a virare in quella direzione scopro che un secondo serra mi stava puntando. In pratica LUI mi stava agguatando! Preso alla sprovvista dalla cosa non faccio neppure in tempo a tentare un tiro che il secondo serra è già in fuga portandosi chiaramente appresso anche il primo…sto iniziando ad inc..
Dopo 2/3 ore di sali scendi e zero pesci a cavetto inizio ad esser un po' stanco, allora decido di riposarmi facendo qualche aspetto nel bassofondo. Il torbidino riesce a nascondermi abbastanza bene e spero che da dentro quel minestrone di alghe che si trova a pochi metri da me qualche bella spigola venga a farmi visita. L'attesa non sarà lunga che invece un bel barracuda viene a darmi un'occhiata, mantenendosi però al limite della visibilità. Prendo bene la mira, attendo un secondo in più per metterlo meglio a fuoco e scocco il tiro. L'asta va a segno, ma leggermente alta, Il pesce parte subito in fuga, strappandomi quasi il fucile di mano e forzando su asta e nylon, ma dopo pochi secondi anche questo bel pesce si strappa e fugge via….ok, ora la "carogna" mi è ufficialmente salita, è raro che strappi pesci, piuttosto li padello vergognosamente, ma strapparne due così è troppo!
Decido di cambiare ancora batimetrica e tecnica, vado un pochino più fondo e comincio ad agguatare alla base di alcuni grossi massi che mi offrono la possibilità di percorsi d'agguato interessanti. Spero in qualche cernia in libera uscita, piuttosto che qualche sciacallo ventre a terra in cerca di facile cibo, ma invece mentre sono celato dall'ombra, dalla mia destra, una sagoma aliena attira la mia attenzione: oh cavolo, una bella leccia! Il pesce continua ad avvicinarsi alto nella colonna d'acqua e sta per offrirmi il suo fianco destro. Devo decidere il da farsi: uscire dal riparo per accorciare le distanze, ma rischiare di esser visto o tentare un tiro lungo sperando di passarla. Non sono disposto ad accettare un'altra preda strappata, piuttosto meglio se scappa, per cui mi protendo verso di lei per guadagnare ancora un buon metro e faccio partire il tiro quando sono ormai a poco meno di 3mt. L'asta da 7, tra l'altro quella originale del fucile, trapassa la leccia appena sopra la spina dorsale, mandandola quasi in sagola. La reazione è subito violenta, la grande coda falciforme mostra tutta la sua potenza, ma fortunatamente contribuisce anche a mandarla definitivamente in sagola e a cucire il pesce su se stesso con il nylon, non dandole possibilità di fare forza sull'asta. Tuttavia il timore che l'impiombatura nuova venga messa alla prova da un bel pesce non mi lascia tranquillo, la paura di perderlo c'è ancora, per cui guadagno con calma metri e mi avvicino alla plancetta per prendere il Minijedi per il secondo colpo della tranquillità. Ho ormai sganciato il secondo fucile che il pesce inizia esausto a puntare verso la superficie e quando è ormai ad un metro da essa ne afferro il troncone di coda ed infilo la mano tra le branchie: è fatta!
Quando chiacchierai con Matteo gli dissi che non avevo finora mai preso una leccia e l'unica che ricordavo di aver visto risaliva a talmente tanti anni fa che cercai di spararle, neanche lontanamente avvicinandomi, con qualche di più di un fucile a molla…ero proprio un pischello!
E' stata una giornata da predoni, ma questo MediJedi è un fucile fortunato, mi ha regalato un signor primo pesce!
PS: riflettendo a mente fredda del perché del barracuda strappato e della non perfetto srotolamento del dynema avuto anche con la leccia, mi sono accorto che il mulinello tradizionale (che colpevolmente non avevo revisionato) girando aveva dei piccoli impuntamenti e l'originale feritoia con bordino inox faceva una bella resistenza. E' chiaro che a livello tecnologico c'è una bella differenza con quello che ho sui Saber, tuttavia lisciando ulteriormente il perno plastico su cui la bobina si innesta/gira è già migliorato parecchio e gira decisamente meglio. Ora spero solo che di contro non tenda ad imparruccarsi allo srotolamento…se qualcuno avesse qualche dritta o modifica per questo storico mulinello sarebbe ovvi.te ben accetta
