Sono le 16:30 cielo nuvoloso e mare leggermente mosso come si dice qui a Genova c'è bulesumme...mi vesto in quattro e quattr'otto e sono già a fare i primi agguati in un acqua impraticabile, la visibilità è inferiore ai 3 metri molta sospensione, alghe che vagano ma? i pesci? dove sono finiti? finche all'improvviso, bazzicando un fondale non piu profondo di 4 metri sono appostato, davanti a me due grosse rocce; un braco di cefali passa proprio li in mezzo, praticamente davanti a me, cerco di allineare il fucile ma l'effetto sorpresa e confusione che il branco ha su di me mi lascia titubare, non so quale puntare, mi intestardisco, voglio il primo esemplare del braco (il piu grosso) e solo quando mi rendo conto che ormai è fuori gittata cerco di cambiare bersaglio, sparo recuperando l'asta dal torbido...vabeh una padella ci puo stare.
Proseguo, sono nel bassissimo fondo quasi fuori dall'acqua, un cefalo solitario passa a distanza ravvicinata, è piu in basso di me, tiro...padella! E che cavolo oggi prorpio non ci siamo, non do in una casa.
Prendo la via del ritorno, in uno dei miei agguati vengo sorpreso da una nuvola di circa 30 cefali tutti della stessa taglia, per non essere fregato dall'effetto confusione (pure loro hanno un'andatura decisa) miro davanti a me e con la coda dell'occhio seguo un esemplare, quando passa davanti alla freccia la scocco e lo insagolo a 2,5 metri di distanza, afferro il sagolino il pesce cerca di riunirsi al branco ma qualcosa glielo impedisce...il sagolino è abbastanza in tensione lo sento scodare sulla mano, una sensazione molto bella...
Quando rientro a riva scopro che mi hanno fregato l'avvolgi sagola giallo fluo dove avvolgo la sagola della boa da mettere in borsa....maledetti bastardi!