Un caro saluto a Pino che non c'è più. Vi chiederete chi è Pino ??? Era una persona speciale che tanti anni fa mi incuriosiva quando usciva dall'acqua con il suo laccetto carico di pesci: marmore, spigole, cefali, orate, cerniole dico tutto e di più specialmente dove apparentemente per gli altri non si vedeva niente.

Un giorno gli chiesi ma come fai?? mi potresti insegnare qualcosa... E lui certo ... comprai così la mia prima muta, maschera, pinne e mi immersi con lui. Ricordo ancora il giorno: ero goffo nei movimenti, mi entrava acqua nella maschera che si appannava, non riuscivo a stargli dietro.... insommma una frana. Poco a poco ho incominciato a muovere i primi passi e a rubargli consigli dopo consigli. ERa un poco avaro perciò quando parlava dovevi stare attento e capire quello che ti diceva. Mi ripeteva sempre: ma tu i pesci li vedi si o no?? Io dicevo di si (a volte) perchè sosteneva che bisognava guardare sempre avanti e vedere per prima il pesce se si voleva sperare nella cattura.

Abbiamo fatto un'ultima pescata insieme a novembre dello scorso anno in quel di Maratea, posto conosciuto a Daniele. Anche in quella occasione mi regalò del pesce (i polpi piacciono un casino a Luigi mio figlio) anzi mi ricordo che l'ultimo lo presi io mentre stavamo rientrando a riva. Pino aveva posizionato l'arbalete con la punta rivolta verso il polpo per facilitare la cattura essendosi attaccato allo scoglio ed era invisibile. Scesi con il cinque punte e lo portati sopra, mentre PIno aveva nel cavetto un tentacolo staccato nella colluttazione.

Nel mese di maggio 2010 a seguito del mio incontro con l'orata mostruosa, forse qualcuno di voi ricorderà il mio post, lo chiamai per raccontargli il tutto ma lui era al nord in un centro specializzato per curare la malattia e mi disse che sono cose che capitano anche lui aveva sparato una grossa orata ma era talmente grossa che l'asta era ritornata indietro il punto scelto era prima della coda.

Mercoledì mattina avevo chiesto del mio amico ad un dottore che non mi aveva dato qualche speranza (in quell'ora Pino stava passando a miglior vita e non lo sapevo ancora). Allora ho detto al dr. oggi vado a pescare e nel mentre mettevo la muta era le ore 12:30 circa il mio pensiero andava a Pino e dicevo dentro di me: oggi ti porto a pescare con me.
Ritornato a casa ho appreso per telefono della sua scomparsa per complicazioni varie. Sono rimasto di stucco... è andato via un amico sempre generoso tanto che distribuiva il pesce a tutti e che aveva fatto del suo negozio anche un piccolo circolo dove tutti andavamo a fantasticare.
Ti porterò sempre con me Pino ogni qual volta andrò a pescare, mi guiderai e sarai il mio barcaiolo ed amico fidato di pesca invisibile ma concreto.... vedrai ci divertiremo ancora e grazie per tutto quello che hai dato a me e a tutti gli altri amici che ieri ti hanno salutato.

Ti voglio bene e prega per noi.

TI SONO VICINO, UN ABBRACCIO!

Giancarlo, mi dispiace molto per il tuo amico.
Ti sono vicino.

condoglianze

Giancarlo leggo solo ora.

Nessuno qui ha l'idea della persona che sei realmente, io ho avuto la fortuna di conoscerti, sei speciale.

Ti sono davvero vicino, coraggio e guardiamo avanti ricordando ciò che di buono le persone che ci hanno accompagnato fino ad oggi ci hanno lasciato come un dono.

Un abbraccio.

ti capisco giancy,
io pochi mesi fa ho perso mio padre, anche lui pescatore per colpa di una malattia che se l'è logorato strada facendo....sii forte mi raccomando ora anche io quando vado in mare so che mi porto il mio angelo custode dietro, e nei momenti in cui serve penso sempre a lui....

Un abbraccio

Giancy mi dispiace molto per il tuo amico, anch io ti faccio le mie condoglianze.

DaniDami, tante sentite condoglianze per la gravissima perdita del tuo papà.

Mi viene in mente un detto buddista, che recita così:
Nella vita una cosa ci accomuna e ci rende fratelli, il dolore.

Veramente una storia toccante, è triste perdere un amico, coraggio

condoglianze Giancarlo

Ti capisco Giancarlo, mi dispiace tanto per il tuo amico.
Ti sono vicino, un abbraccio Alessandro.