Finalmente prova in mare per le mie nuove pinne, la prima parola che mi viene in mente é IMBARAZZANTE.
Imbarazzante la differenza con quelle che usavo prima, imbarazzante il tempo che ho speso cercando di trovare la pinnegiata ottimale con quei catafalchi tutto nome e pubblicità.
Pescando sotto costa non so darvi le sensazioni nel classico momento in cui ci si stacca dal fondo e si Incomincia la risalita, ma due aspetti sono stati ben chiari.
Il primo: Ho provato dei rapidi spostamenti in orizzontale sul fondo, e la velocità che si raggiunge con un minimo sforzo é sorprendente.Si riesce a sentire la pala sempre in presa e la maggior larghezza nella coda trasferisce una continua sensazione di spinta senza punti morti.
Il secondo: Anche se Giorgio ha scritto che la shorty, grazie alla sua lunghezza ridotta e maggior durezza, permette di avanzare con un minimo utilizzo della pala, io ho riscontrato questo vantaggio anche sulla Prof.
Per esattezza, non ho provato col movimento laterale delle pinne come detto da Giorgio, bensì con un movimento minimo della caviglia e del piede verso il basso con il quadricipide quasi del tutto rilassato.
Chiaro che le Shorty sotto questo aspetto sono più adatte, ma ho voluto notarlo per evidenziare ancor di più il maggior appoggio sull'acqua che questa pinna ha rispetto a quella che usavo prima e che non mi concedeva spostamenti col movimento di caviglia.
Il maggior spessore della pala che innesta la scarpetta ti restituisce un feeling di compattezza tra piede e pala eliminando quella sensazione di dispersione di energia nel fulcro.
Ora non vedo l'ora di provarle dove renderanno ancora di più!!!
Complimenti e grazie a Giorgio per quello che ha ideato:
TUTTO UN ALTRO MONDO!
P.S. Per la prima uscita delle new Prof. Un bel sarago, un cefalo di un paio di kg e spaghetti alla bottarga fresca fresca a pranzo
