Ciao a tutti. Con l'utilizzo dei fucili è normale che prendano dei colpetti e che si esponga un pochino il legno, a meno di non vivere come degli invasati quando si è in presenza dei propri legni!
La mia domanda è: in caso di legno esposto, bisogna intervenire immediatamente, oppure si può contare sulla stagionatura e l'impregnante usato dalla ditta? Stare sempre attentissimi mi sembra eccessivo. Recentemente dovevo mettere a posto due scalfiture sul S80, ma non mi andava di rifare il fucile e sono andato in acqua per ore ugualmente. Il legno non ha assorbito nulla! Fortuna? Ciao

Stai tranquillo Giulio, il legno è stagionato prima di essere trattato, l'essenza è una delle più pregiate e non marcisce così facilmente anche perché il fucile come esce dall'acqua si asciuga. Per i pignoli consiglio un turapori dove l'usura ha evidenziato il legno vivo e ciò capita ad esempio nel poggiasterno. Vi annuncio che è mia intenzione cambiare il poggiasterno e realizzarlo in gomma , quindi stessa forma ma in EPDM questo eviterà scheggiature che ho notato sono frequenti anche durante le spedizioni. E facile che il fucile prenda colpi proprio lì ed avere un materiale che assorba gli urti senza rompersi va a vantaggio dell'integrità del fucile, inoltre, si eviterà che la giacca si sguari durante il caricamento (mi è successo anche quì alle canarie). L'unico dubbio è sull'estetica.
Se poi la modifica dovvesse rivelarsi funzionale chiunque potrà sostituire il vecchio poggiasterno con il nuovo. Come vedete cerco sempre di mettere in condizione i proprietari dei fucili datati di poter " aggiornare" il proprio attrezzo da pesca .