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TRAGEDIA GIGLIO
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ARGOMENTO: TRAGEDIA GIGLIO
#42450
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
Le responsabilità a mio avviso e come ribadito negli ultimi interventi sono plurime.
Innazi tutto la tragedia si sarebbe potuta evitare se si fossero installati lungo le coste i sistemi VTS (come da stanziamento del governo precedente all'attuale), questo sistema radar permette un controllo della navigazione da parte delle capitanerie, come per gli aeromobili fanno i controllori di volo.
Due casi in Sardegna di due mercantili che stavano naufragando contro l'isola di Razzoli e capo Monterussu sono stati evitati grazie a questo sistema di controllo della navigazione che è installato a Maddalena (penso presso Guardia Vecchia). In entrambi i casi l'ufficiale di servizio in plancia si era addormentato! Chiamato tempestivamente il comando della nave si è fatta cambiare la rotta.
Anche io come Gianni non capisco il vivere il mare su un grattacielo galleggiante, tuttavia non discuto su questo gusto che crea lavoro per i nostri cantieri e le nostre maestranze.
Una supervisione da parte di un addetto della capitaneria avrebbe bypassato l'errore o la coglioneria umana.
Poco sicura non è solo la progettazione di navi da crociera così alte, ma anche quella delle superpetroliere, per quanto riguarda il mare, per la terra lo hanno dimostrato le centrali a energia nucleare vicine al mare (in Giappone). Possiamo riflettere sul fatto che noi ingegneri possiamo anche progettare navi e impianti sicuri che però non devono essere comandate da bulli!
Giodap
Giorgio Dapiran
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Funzione psicologica della caccia subacquea

Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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#42456
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
Gianni ha scritto:

-Quale reale grado di sicurezza hanno questi mostri galleggianti?



POI, ci sarà da chiarire come mai non avevano un pidocchioso ecoscandaglio da 4 soldi a segnalare il fondale che risaliva..sarebbe bastato quello....e invece ogni anno vediamo navi che navigano alla cieca, senza strumentazione ..o senza nessuno che in plancia la controlli..



voglio rispondere a Gianni perchè uno dei miei pu cari amici è un ingegnere navale ispettore sulle navi oltre un certo tonnellaggio. La sicurezza intesa come controlli periodici sono fuori da ogni dubbio; ci sono controlli annuali molto approfonditi, semestrali e, per sistemi di allarmi e sicurezza che hanno bisogno di piu manutenzione trimestrali.
Per quanto riguarda l'ecoscandaglio invece ho letto che i sistemi di bordo elettronici erano stati disattivati (fonte non sicura)
per quanto riguarda i radar invece la cosa è gia presente. testimone il comandante De Falco che cita il suo sottocapo Alessandro Tosi che proprio guardando il monitor si è reso conto che qualcosa non andava, velocità ridotta e rotta inversa. eccovi il link it.notizie.yahoo.com/del-falco--le-lacri...on-schettino.html?nc
Daniele84
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...voi impugnate un semplice attrezzo frutto della vostra intelligenza; il mare è un universo parallelo alle foreste irto di pericoli fatto d'acqua che ci opprime e ci impedisce di respirare, che inganna i sensi...(G.DAPIRAN)
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#42460
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
Possono fare tutte le prove di sicurezza che vogliono,tanto alla fine si troveranno sempre impreparati.
Le condizioni sono estremamente diverse durante un naufragio.
Gianni ha ragione è andata bene che non vi era mare formato...il bilancio sarebbe stato tragico
miky
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#42463
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
In questo inseguirsi di notizie, di nuovi scenari e forse nuove responsabilità in questa tragedia del mare, bisognerebbe chiedersi del perchè, sempre più frequentemente , navi di grossa stazza siano state coinvolte in incidenti o "quasi" incidenti che denotano un allarmante casistica.
Cito un pò a memoria e non posso dare date e luoghi precisissimi, ma il discorso è questo:

-Traghetto Tirrenia spiaggiato all'imboccatura del porto di Olbia in una mattina nebbiosa del 2000, circa.

-Traghetto Tirrenia che va a "sbattere" clamorosamente sull'isola di Serpentara, una cosa inconcepibile!

-Nave della "SNCM" che va a infrangersi sugli scogli dei Barrettini( non sono certo del luogo, ma l'hanno fatto vedere ieri sera ed era in pieno Arcipelago de La Maddalena), con l'unica scusante del forte vento.

-Decine di grossi mercantili e altri tipi di navi che si avvicinano troppo alla costa e solo per miracolosi interventi riescono a salvarsi dal naufragio..

Possiamo dire che a volte, troppo spesso, nonostante a bordo ci siano attrezzature anche molto sofisticate che garantirebbero navigazioni sicure, si assiste a incidenti che per forza di cose, per la loro dinamica, dimostrano che tali attrezzature o non erano in funzione oppure non c'era il personale in plancia che potesse controllare tale strumentazione e porre rimedio al pericolo.
Da sardo ho quasi pudore a citare la peggior tragedia del mare mai capitata e ancora avvolta nel mistero( che mistero non è): la Moby Prince che va a sbattere contro la petroliera alla fonda nella rada del porto di Livorno! Una cosa che grida vendetta per le decine di morti arsi vivi perchè un intero equipaggio stava probabilmente guardando la partita di calcio e non stava in plancia..

Ma vi pare possibile che l'uso di semplici strumenti ormai in dotazione anche a gommoni open usati da noi pescatori( a parte il radar)sia a volte omesso in navi che trasportano persone in tratti di mare pericolosi e infidi?

Siamo coscienti che la nostra vita è nelle mani dei tanti Schettino della situazione o , peggio, di compagnie di navigazione che non lavorano onestamente?
Si riuscirà prima o poi a far pagare per queste negligenze omicide?

Questa tragedia mi fa capire che il mare, ormai è visto come una specie di massa d'acqua da solcare senza rispetto, senza capire che il mare è una cosa viva, attiva, capace di punire con estrema durezza chi lo affronta con superficialità e arroganza..
Ma io, da pescatore in apnea, queste semplici regole di vita , direi queste sensazioni ancestrali ed istintuali di rispetto verso il mare e la sua forza, le avevo già imparate sin da bambino.
Evidentemente noi fortunati pescatori in apnea avevamo riconosciuto sin dall'infanzia questo potere immane, questa capacità generatrice e allo stesso tempo capace di inghiottire ,come una divinità preistorica e spietata ,la vita stessa.
E abbiamo capito, a volte dolorosamente e con pazienza infinita ,come avere un rapporto corretto con questa forze naturali..
Evidentemente il comandante Schettino, da bambino, pur avendo vissuto a un passo dal mare, è stato educato a considerarlo solo come un grande spiazzo acqueo su cui esercitare una professione simile al camionista che trasporta frutta e verdura per i mercati..
Gianni
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#42467
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
oggi guardando un pò la carina nautica che ho su sailplain, non capisco davvero come possa aver ignorato la secca dove è andato a sbattere, io che quando vado in mare mi guardo sempre prima dove passare e cosa c è o non c è in tutto il percorso che devo compiere.
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#42473
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
Prima di scrivere qualche riga, credo sia giusto dirvi che ho navigato per un buon periodo della mia vita, che ho fatto il Comandante su petroliere da 50.000 tonnellate di stazza e che faccio il Pilota nel porto di Genova dal 1997. Questo per giustificare il fatto che mi permetto di scrivere qualcosa su di un argomento che conosco abbastanza bene.
Ho pilotato la Costa Concordia e tante altre navi passeggeri (l'ultima la MSC Fantasia, partita da Genova questa sera), oltre a portacontenitori, rinfuse, chimichiere, ecc.
Evito appositamente commenti diretti su colpe soggettive che vanno dimostrate nelle sedi opportune, se non altro perché ritengo che il Comandante, per quanto colpevole, debba pagare nei modi stabiliti dalla legge, e non penso sia previsto il flagello mediatico a livello mondiale.
Detto questo, vorrei spostare i riflettori dai volti degli accusati e dalla carcassa della Concordia per dirigerli su tutto quello che circonda, avviluppa e condiziona la vita delle e sulle navi.
Nel 1984 sono imbarcato in qualità di allievo ufficiale sulla carboniera Ursa Major (quasi 300 metri) il numero delle persone imbarcate era di 31. Vent'anni dopo ho pilotato la stessa nave: la tabella d'armamento prevedeva dieci persone in meno. Per una nave più vecchia di vent'anni (quindi con più problemi e manutenzione da fare) qualcuno ha firmato una tabella d'armamento ridotta all'osso. Non è un caso isolato. Chimichiere (trasportano prodotti pericolosissimi) impegnate in caricazioni, discariche, lavaggi delle cisterne, navigazioni della durata di poche ore con a bordo (parlo di ufficiali) solo il com.te il 1°uff e l'allievo, con turni di sei e sei. Potrei andare avanti per ore toccando tutti i settori marittimi. Sindacati, Capitaneria, Istituzioni, ecc, che permettono ad Armatori, Autorità Portuali, terminalisti, ecc. di far girare la giostra risparmiando il più possibile.
Mi rendo conto che sto scrivendo troppo, anche perché l'argomento è davvero vasto, ma non sono sicuro che queste mie considerazioni possano interessare più di tanto, per cui mi fermo qui.
E' stata una premessa che non ha proprio centrato l'argomento, ma se vi attira l'idea di sentire il mio parere sulla sicurezza delle navi passeggere e sul perché succedono queste cose, fatemelo sapere, mi farò meno problemi a pigiare le lettere sulla tastiera
John
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#42475
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
Scrivi , scrivi. A me interessano parecchio i pareri e le delucidazione di persone che sono specialisti nel loro campo.
Giospyren
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Ultima modifica: 19/01/2012 20:34 Da Giospyren.
xxx
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#42477
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
john scrivi scrivi siamo tutti occhi apertissimi!
Daniele84
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#42478
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
John ha scritto:
E' stata una premessa che non ha proprio centrato l'argomento, ma se vi attira l'idea di sentire il mio parere sulla sicurezza delle navi passeggere e sul perché succedono queste cose, fatemelo sapere, mi farò meno problemi a pigiare le lettere sulla tastiera

...sono proprio curioso....
Raf
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#42479
Re: TRAGEDIA GIGLIO 12 Anni, 3 Mesi fa  
Ok. Seconda parte.
La mia esperienza sul mare l'ho vissuta a cavallo di due epoche. Nella prima parte esistevano gli armatori storici, che conoscevano perfettamente le loro navi e i loro equipaggi. La nave ben tenuta e il personale preparato era un loro vanto, lo stemma di famiglia.
La sicurezza era un optional molto particolare, che aveva un valore e un senso a seconda del Comandante. C'erano i "capitani coraggiosi" che non cercavano ridosso neanche di fronte a un mare forza dieci, e cerano quelli "prudenti", alla perenne ricerca delle rotte di convenienza, magari a "tiro" di televisione... Per ognuno di loro c'era la nave adatta, vecchia o nuova, marina oppure no.
All'inizio piano piano, poi in maniera sempre più prepotente, sta di fatto che la globalizzazione ha fatto la sua comparsa pure qui e, anno dopo anno, sono cominciati a sparire gli armatori più piccoli, assorbiti dalle grandi compagnie.
Risultato: è sparita la figura dell'Armatore/marinaio ed è comparsa quella del manager/commerciante. Una persona che resta in carica pochi anni, perché poi si esaurisce, e deve essere sostituita da una con nuove idee. Ma quali sono queste nuove idee? In linea di massima, ed estremizzando pure un po', possiamo dire che le novità sono quasi sempre legate a un risparmio di soldi. Il problema è che, una volta esaurite le riforme necessarie, a questi poveri manager, per giustificare la loro presenza, il più delle volte non restava altro da fare che toccare le solite quote di straordinario e ridurre il personale sulle navi. Risultato (semplificato e bignamizzato): nel corso degli anni gli stipendi e la qualità della vita sono peggiorati, fino al punto di non essere più sufficientemente appetibili. Questa situazione ha aperto (procurata?) la necessità di reperire personale da paesi extracomunitari (ulteriore risparmio, abbondanza di marittimi), ma livelli professionali molto al di sotto dello standard. Vi garantisco che ci sono navi con personale cinese o africano che non so come...
Ma veniamo alle navi passeggeri e al personale che ci naviga sopra.
Un'ultima premessa prima di sbilanciarmi troppo: io non faccio più parte del personale navigante e pertanto non mi sento coinvolto in quello che dirò, inoltre, quando ne facevo parte, si trattava di petroliere, le passeggeri le ho conosciute solo da Pilota.
Detto questo, posso serenamente affermare che gli ufficiali che navigano sulle passeggeri sono quanto di meglio ci sia in giro. Hanno decine e decine di corsi validi per i più svariati compiti che devono svolgere (anche qui non mi addentro volutamente nei particolari), sono sottoposti a una giusta selezione in linea con l'ambiente in cui devono operare, sono obbligati a seguire procedure molto severe per qualsiasi cosa devono fare. E, se ci pensate bene, è ovvio che sia così: pochi uomini (parlo degli ufficiali) che devono gestire una cittadina dove soggiornano più di 4000 persone, il carico più impegnativo da portare con una nave...
Le navi: semplicemente perfette! Non avete idea, a meno che non siate del mestiere, delle dotazioni di queste opere d'arte. Eliche di manovra prodiere, azipod, potenza da vendere, manovrabilità incredibili (pensate a palazzi che si riesce a gestire con venti superiori ai 40 nodi, incredibile). Ho sentito parlare di ecoscandagli da 4 soldi... la tecnologia che c'è in plancia è semplicemente il meglio che c'è sul mercato e non è certo quello che condiziona il costo di una nave da crociera.
Allora come è possibile che succedano queste cose?
Se siete sempre interessati ve lo scrivo domani. Scusatemi, ma alle 0430 inizio il turno a Genova e devo dormire qualche ora.
John
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