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L'olfatto nei pesci
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ARGOMENTO: L'olfatto nei pesci
#74839
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
C'ero anche io a quella gara prima del campionato europeo , la prima organizzata da Massimo Scarpati con il regolamento ecologico (per la cronaca l'ho vinta in coppia con Marcic atleta del circolo di Bogliasco). Allora la squadra francese pescava con le aste in titanio : una enorme <cagata>.
Le club cell si diffondono nell'acqua quindi agitarla dopo una cattura all'interno della tana può avere una certa efficacia, certo che nelle nicchie dove i vortici non riescono a effettuare un ricambio addirittura si possono concentrare con un effetto perverso.
Giodap
Giorgio Dapiran
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Funzione psicologica della caccia subacquea

Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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#74903
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
Maestro le faccio una domanda anche se lei non è propriamente un biologo o un naturalista, ma mi incuriosirebbe conoscere la sua risposta... Le club cells da lei menzionate nel suo articolo come si sarebbero evolute? a partire da quale mutazione sarebbero state selezionate? Si deve immaginare una mutazione primitiva, poiché è inimmaginabile che di botto si sia creato un sistema così compleso). E poi, come le progressive mutazioni son state selezionate? Questo meccanismo è vantaggioso per il branco ma non per l'individuo (per l'individuo è indifferente) e l'ambiente (i predatori in questo caso) selezionano l'individuo. Come ha potuto l'ambiente selezionare/generare un meccanismo così complesso quando lo stesso è indifferente ai fini della sopravvivenza per l'individuo che porta una prima mutazione del genere?

Se la domanda non è chiara la riformulo più precisamente.
lucaotto
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#74904
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
Anch'io sono contro la pesca in tana, il capitolo sull'olfatto è molto interessante. Leggerò il libro con grande entusiasmo.
vittoriosub79
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Nulla accade per caso...
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#74905
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
Luca, l'evoluzione della cute dei pesci non è avvenuta di botto dato che si è evoluto in qualche centinaia di milioni di anni. Nel derma si trovano cellule che per noi umani sono da fantascienza : i cromatofori e gli iridociti che colorano la livrea del pesce con lo scopo del criptismo mentre i secondi per riflettere la luce dell'ambiente circostante e principalmente disturbare la visione del predatore.
La storia filogenetica dei club cells mi è ignota ma se trovo qualche cosa in letteratura lo aggiungerò a questo topic
Giodap
Giorgio Dapiran
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#74906
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
Mi incuriosiva in particolare il meccanismo per cui un carattere che non apporta alcun vantaggio all'individuo della specie riesce ad affermarsi e a evolversi in un meccanismo così complesso.

basically, faccio un esempio a braccio: mettiamo che in una specie aver le pinne larghe premi gli individui nella fuga dai predatori. Col tempo in una popolazione saranno mangiati via via gli individui con le pinne strette e si salveranno quelli con le pinne large. Tutte le mutazioni che andranno in direzione di un allargamento delle pinne saranno premiate e trasmesse ai discendenti e viceversa, finché nel corso di un certo tempo si consoliderà e svilupperà il carattere dell pinne larghe... Molto rozzamente (sorry) il meccanismo dell'evoluzione è questo: mutazioni casuali e l'ambiente che seleziona quelle favorevoli alla sopravvivenza dell'individuo.

Ma queste club cells? quale meccanismo selettivo può aver selezionato un organo così complesso? le club cells, ok, servono ai sopravvissuti, per riconoscere un pericolo e salvarsi, ma per chi viene divorato, le possieda o no, è indifferente. Non si tratta di un carattere che incida sulla sopravvivenza e la successiva riproduzione dell'individuo. Dov'è la selezione? Non so se è chiaro cosa intendo....

ma son domande oziose, è giusto una curiosità...
lucaotto
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#74907
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
Per la legge dei grandi numeri un individuo si sacrifica per la salvezza del branco; uno muore ma gli altri si salvano e la specie si perpetua. I predatori scelgono l'individuo più vecchio, o ferito del branco e il sacrificio di questi avvertirà il resto del branco del pericolo, ferito, malato o vecchio che era.
lello59
Mega Saber
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#74909
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
La mia domanda era un'altra
lucaotto
Super Jedi
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#74912
Re: L'olfatto nei pesci 8 Anni, 3 Mesi fa  
Una mia esperienza sembra contraddire quanto ho scritto in merito alle <club cells>:
Negli anni ottanta, appena stabilito in Sardegna, avevo trovato sul lato est di Caprera (ora parco) una tana frequentata dalla cernia bruna. Questa tana si sviluppava su un canalone che aveva dei massi appoggiati che ne ostruivano parzialmente lo sviluppo (classica tana con cunicoli passanti) . La particolarità era che, come in ogni tana stanziale, si era formata una stanza molto buia con un solo ingresso nel quale il pesce poteva entrare solo girandosi sul fianco. Anche per me è stato difficile individuarla ed esplorarla: a volte vi trovavo all'interno più di una cernia. Ebbene in quella tana nel 2001 vi ho catturato, in una stagione estiva, sette cernie tutte di peso superiore ai venti chili (esperienza citata anche nella mia monografia sulla cernia bruna perché due di queste erano femmine mentre per l'ermafroditismo proteroginico sequenziale annunciato dai biologi per questa specie, sarebbero dovute essere tutti maschi). E' capitato anche di catturare nella stessa settimana due pesci.
Alla mia cattura le club cells della prima cernia ferita devono aver ricoperto le pareti della tana, lasciando l'informazione per i pesci che successivamente l'hanno occupata anche in breve lasso di tempo.
Questa informazione non ha funzionato?
Che queste cellule esistano, ne ho avuto una riprova in diverse situazioni, anche mettendo in dubbio la biologia dei pesci, avanzo l'ipotesi che il messaggio chimico rilasciato sia <generico> e non specifico per ogni specie. Insomma una tana dove vi sono segnali di morti e feriti, per un pesce predatore, significa che in quel rifugio c'è molto cibo e che la caccia di chi l'ha frequentata è stata fruttuosa. Anche se il segnale fosse particolare della specie e riconoscibile dai conspecifici, nella cernia bruna sono frequenti i casi di cannibalismo ...
L'avviso di pericolo lasciato dalla club cells perciò sembra rivolto ai pesci preda mentre lascia una informazione contradditoria per i grossi predatori come la cernia bruna.
Giodap
Giorgio Dapiran
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Ultima modifica: 22/03/2017 10:27 Da Giodap.


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