ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Mi capita spesso di ritrovarmi aria fastidiosa all'interno del cappuccio della muta, anche dopo diversi tuffi.
Oltre a dare fastidio, crea una sacca dii aria che porta la testa a raffreddarsi velocemente
So che un sistema per eliminarla è quello di fare un piccolo foro nella muta, ma non vorrei rovinarla.
Consigli su come fare il foro o su metodi alternativi?
Grazie.
Ciao
Filippo
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Ciao,
innanzitutto sarebbe da capire da dove continua ad entrarti aria una volta fatta uscire quella inizialmente imprigionata dalla vestizione.
Se vuoi fare i forelli, 1 o 2, al solito con un ago arroventato magari avendo l'accortezza di applicare sulla parte interna un sottile foglio di neoprene liscio spaccato come rinforzo (come avviene per la creazione del forellino del pisciarino se hai presente).
Inoltre prendendo spunto da un post di Giorgio di qualche giorno fa, potresti tamponare la situazione freddo indossando una cuffia da piscina isolando termicamente ancor piu il capo, ma personalmente cercherei l'origine dell'aria evitando i fori

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Per mar non ci son taverne
Braccia rubate alla pesca subacquea!
Affetto da male dell'oca cronico
Del senno di poi ... son vuoti i cavetti!
Meno pippe mentali e più pesca reale!
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Il cappuccio della mia muta veste molto, per cui sormonta il bordo esterno di gomma della maschera.
Se faccio tanto di soffiare aria dal naso, questa mi si infila dentro il cappuccio e non esce più.
La mia muta è foderata esternamente, quindi non so se si può fare a meno dell'apllicazione ulteriore di neoprene.
Il problema del freddo è legato principalmente alla sacca di aria che si forma, lo sentirei decisamente meno se riuscissi ad eliminare quest'aria che fra l'altro mi porta una positività non richiesta.
Ciao e grazie
Filippo
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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ho avuto lo stesso problema ma non capisco come può entrare aria. Se fai passare la maschera sotto il cappuccio o meglio ancora se distacchi la maschera dal cappuccio il problema non c'è. Altra soluzione è fare dei buchi sul cappuccio c'è un sistema che Giorgio dovrebbe conoscere applicando due strati di neoprene sfalsati che impedisce all'acqua di entrare e nello stesso tempo iliminare aria. Chiedi a Giorgio.
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Giancy
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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giancy ha scritto:
ho avuto lo stesso problema ma non capisco come può entrare aria. Se fai passare la maschera sotto il cappuccio o meglio ancora se distacchi la maschera dal cappuccio il problema non c'è. Altra soluzione è fare dei buchi sul cappuccio c'è un sistema che Giorgio dovrebbe conoscere applicando due strati di neoprene sfalsati che impedisce all'acqua di entrare e nello stesso tempo iliminare aria. Chiedi a Giorgio.
Giancarlo,
il mio cappuccio è molto coprente e sormonta sul lembo di gomma esterno della maschera (in pratica a parte le labbra non ho parti scoperte del viso).
Questo fa sì che sia molto confortevole per il freddo alla fronte, ma se soffio aria dal naso nella maschera, questa aria finisce dentro la muta (magari agli altri non capita, ma a me ogni tanto capita di sbuffare dal naso, anche solo per levare un pò di acqua nella maschera).
Attendo consiglio da Giorgio.
Filippo
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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la mia vecchia muta, una muta comprata di taglia non mi vestiva alla perfezione in quanto il collo era un po largo e il mento non vestiva prorpio infatti me lo ritrovavo sempre scoperto.mi entrava aria e un giorno preso dalla disperazione (anche perche l´aria che usciva creava una colonna di bollicine sopra la mia testa mica da ridere) ho risolto il problema andando dal mio mutaio. mi sono fatto stringere il collo e ora va bene!
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...voi impugnate un semplice attrezzo frutto della vostra intelligenza; il mare è un universo parallelo alle foreste irto di pericoli fatto d'acqua che ci opprime e ci impedisce di respirare, che inganna i sensi...(G.DAPIRAN)
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Daniele84 ha scritto:
la mia vecchia muta, una muta comprata di taglia non mi vestiva alla perfezione in quanto il collo era un po largo e il mento non vestiva prorpio infatti me lo ritrovavo sempre scoperto.mi entrava aria e un giorno preso dalla disperazione (anche perche l´aria che usciva creava una colonna di bollicine sopra la mia testa mica da ridere) ho risolto il problema andando dal mio mutaio. mi sono fatto stringere il collo e ora va bene!
..la mia muta è su misura...a meno che abbia sbagliato io a prendere le misure...in effetti sul collo mi veste un pò di più, ma mi agevola tanto gli spostamenti laterali della testa e inoltre mi tiene davvero caldo...in realtà questo problemo l'ho sempre avuto con tutte le mute...bohhh >( >( >(
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Daniele 84 ci ha azzeccato e vince il bambolotto del Maestro!
Se appena entrati nell'acqua affondate a testa in su con la faccia rivolta verso l'alto (operazione che si vede fare in qualche mio video), l'aria contenuta nell'intercapedine tra muta e pelle se ne va via...
Altrimenti, questa aria continua ad andare su e giù nella capovolta e poi quando ci disponiamo a busto inclinato verso l'alto , nell'aspetto o nei movimenti di agguato, fa rumore (gorgoglia nello strato d'acqua che si è formata a contatto con la pelle) e non facilita l'approccio del pesce.
Sembra strano che una volta mandata via (con l'operazione che ho descritto) se ne formi dell'altra.
Ora: "o tu ha mangiato fagioli" o è entrata dal cappuccio perché il resto del corpo è immerso. Un cappuccio non perfetto fa entrare l'aria quando ci troviamo a galla. Le sacche più probabili si creano intorno al collo, ma capita anche che si formino all'apice della testa (cappuccio alto).
Ragionier Fantocci, l'aria è un coibente termico naturale! Non è quella che ti fa freddo, magari avere uno strato d'aria tiepida , scaldata dal corpo, tutta intorno alla pelle, abbatterebbe il gradiente termico con l'esterno causa prima dello scambio di calore. Ti fa freddo l'insufficiente strato coibente nel punto più caldo del corpo, ti fa freddo che quando esce l'aria entra l'acqua, questa si che non è un coibente termico. Il secondo cappuccio come ho già scritto nell'articolo muta a SD è il tocca sana! Oppure toccarsi con le dita fino ad individuare dove il neoprene resta staccato dalla pelle quindi intervenire con forbici e colla.
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Giodap
Giorgio Dapiran
Administrator
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Ultima modifica: 10/01/2011 16:52 Da Giodap.
Funzione psicologica della caccia subacquea
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Giodap ha scritto:
Daniele 84 ci ha azzeccato e vince il bambolotto del Maestro!
Se appena entrati nell'acqua affondate a testa in su con la faccia rivolta verso l'alto (operazione che si vede fare in qualche mio video), l'aria contenuta nell'intercapedine tra muta e pelle se ne va via...
Questa aria continua ad andare su e giù nella capovolta e poi quando ci disponiamo a busto inclinato verso l'alto , nell'aspetto o nei movimenti di agguato, fa rumore (gorgoglia nello strato d'acqua che si è formata a contatto con la pelle) e non facilita l'approccio del pesce.
Sembra strano che una volta mandata via (con l'operazione che ho descritto) se ne formi dell'altra.
Ora: "o tu ha mangiato fagioli" o è entrata dal cappuccio perché il resto del corpo è immerso. Un cappuccio non perfetto fa entrare l'aria quando ci troviamo a galla. Le sacche più probabili si creano intorno al collo, ma capita anche che si formino all'apice della testa (cappuccio alto).
Ragionier Fantocci, l'aria è un coibente termico naturale! Non è quella che ti fa freddo, magari avere uno strato d'aria tiepida , scaldata dal corpo, tutta intorno alla pelle, abbatterebbe il gradiente termico con l'esterno causa prima dello scambio di calore. Ti fa freddo l'insufficiente strato coibente nel punto più caldo del corpo, ti fa freddo che quando esce l'aria entra l'acqua, questa si che non è un coibente termico. Il secondo cappuccio come ho già scritto nell'articolo muta a SD è il tocca sana! Oppure toccarsi con le dita fino ad individuare dove il neoprene resta staccato dalla pelle quindi intervenire con forbici e colla.
...principalmente si formano all'apice della testa, però è anche vero che devo provare con la manovra in verticale, perchè di solito faccio una capovolta e basta, però correttamente, inclinando la testa verso l'alto dovrei risolvere...in ogni caso, essendo ragionier Fantocci (mea culpa per la fesseria scritta) sono un grande mangiatore di fagioli....ma sono convinto che ciò vada a vantaggio del pescatore, anzi inserirei tutto ciò nei classici richiami per far avvicinare i pesci....
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Mini Jedi N° 49
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Re: ARIA NELLA MUTA 14 Anni, 1 Mese fa
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Eh, eh, eh, il richiamo per la spigola si fa con la bocca non col ...
Al di là del discorso delle sacche d'aria e del freddo ormai chiarito, evitare i rumori è sempre stata una mia fissazione. Quando ho girato i primi video con Sheilo abbiamo avuto seri problemi nel filmare le catture di dentici perché lui nella compensazione faceva dei rumori strani tipo " fiiiu-glok" che terrorizzava i branchi già in discesa.
Mi ricordo che per prendere un dentice dovevo scappare mentre lui recuperava il piombo mobile, ridurre i tempi di preparazione dell'apnea e scendere rapidamente a sua insaputa.
"Pensavo che mi fossi dietro..." dicevo impocritamente, alla fine se ne è accorto e ogni tanto mi lasciava andare da solo!
Il procedimento di cospargersi di vasellina, può far ridere, ma è fondamentale nell'agguato quando i movimenti del corpo portano a strusciare parti della muta una contro l'altra.
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Giodap
Giorgio Dapiran
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Funzione psicologica della caccia subacquea
Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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