Ragazzi, un piccolo memento che prima prima di tutto rivolgo a me stesso..
ho saputo di un ragazzetto croato di 23 anni che conoscevo che è mancato in azione di caccia pochi giorni fa.
23 anni....
per cui, senza voler rovinare a nessuno il piacere della pescata, dico solo di essere sempre vigili e prudenti.
Siamo in una community che ha sempre posto la sicurezza al primo posto e so che la maggior parte di noi ha sempre ben presenti i propri limiti.
Rivolgo quindi in primis questa piccola riflessione ai ragazzi più giovani, la cui vivacità e vitalità porta talune volte a passare il pericolosissimo limite
Sempre ben entro i margini di sicurezza, anche col denticione in vista!
Credo che anche Mela lo conoscesse...
fa tristezza.

Tutto qui

Marco

La pesca subacquea presenta i maggiori rischi in età giovanile quando non si conoscono le reazioni del proprio organismo, non si sa leggere nei sintomi e nelle sensazioni corporee.
Con l'età si raggiunge un maggior autocontrollo e la consapevolezza di cosa stiamo facendo e di quanto sia rischiosa la pesca in apnea, riducendo i rischi che comunque corriamo in mare.
Recentemente ho rivisto in televisione la storia di Audrie la moglie di Pipin: morire per inseguire un record o un pesce non ha alcun senso!
Per cui bando agli spacconi che su You Tube postano catture in profondità, sono il peggior esempio che si può dare della pesca subacquea, non abbiate remore a demolire la filosofia di questi bulli e scrivete il vostro dissenso

bravo giorgio le tue parole mi confortano

ben impressa nella mente è la storia di Audrie...

Che tristezza..23 anni..Aveva una vita ancora...Provo un senso di rabbia e tristezza ogni volta che sento queste cose. Vivo a Palmi, provincia di Reggio Calabria, una zona di mare dove i fondali sono caratterizzati da franate o pareti a picco che arrivano fino a 40 e più metri. C'è di tutto ma è una zona parecchio pericolosa. Purtroppo è un mare che ha mietuto parecchie vite. Mi inalbero parecchio però quando sento: "lo hanno trovato a -33 mt e aveva 19 anni, oppure lo hanno trovato con al braccio la sagola dell'asta intorcigliata al polso e con una cernia in tana a -25 mt"..State attenti, un pesce non vale una vita. Vi racconto in breve per fortuna, cosa mi è accaduto a me anni fa.
Avevo da poco compiuto 24 anni (adesso ne ho 32) e per il mio compleanno ricevetti le mie prime pale in carbonio. Essendo che mio fratello maggiore ha il piede leggermente più grande del mio decidemmo insieme di montar su un paio di scarpette che potessero più o meno andare bene ad entrambe. Alla prima uscita notai subito che la calzata per me era leggermente larga ma nonostante questo ho proseguito pescando con discese fra i - 20 e i -24 mt. Ad un certo punto, mentre facevo un aspetto, mi trovai due denticioni che facevano carosello a 5 - 6 mt da me, decido di non tirare l'apnea e proprio mentre do le prime falcate per staccarmi dal fondo, sbattendo accidentalmente con il tallone in uno spuntone, una delle pinne vola via e si infila a -25 mt sotto una roccia...PANICOOOOOOOO...avevo - 23 mt d'acqua sotto di me, ero quasi a fine apnea e mi trovavo con una sola pinna perlopiù nel piede sinistro.Ho per fortuna avuto la prontezza di levar via la cintura e accavallare le gambe, così pinneggiando a mo di monopinna e aiutandomi con le braccia, sono arrivato a galla con gli occhi di fuori, la testa che mi girava e una forte tosse.Insomma Dio o chi per lui, mi ha graziato e se solo avessi tirato l'apnea di qualche secondo in più, non sarei qui a raccontare il tutto.Quindi ragazzi attenti vi prego.

Moxet non avere mai remore nemmeno tu nel formulare ed estraneare queste riflessioni!

Pienamente daccordo con ciò che scrivi!!

si lo conoscevo...una vera tragedia

In quel di palmi una volta mi capitò d'andar leggermente poco più fondo mentre ero a fare un breve aspetto superando di poco il mio limite, la tempistica di risalita era poca, la compressione mi stava uccidendo, a qualche falcata dalla superficie un senso di rincoglionimento acuto, un giramento di testa che non ti dico. La sicurezza prima d'ogni cosa ragazzi! Mai andar oltre i propri limiti

Alberto, d'accordo: mai superare i propri limiti!
Tuttavia, difficile che la "compressione ti stesse uccidendo" perché l'aumento della pressione con la profondità è molto graduale e se avevi superato di poco i tuoi limiti abituali non avresti dovuto sentire i sintomi che dici, probabilmente era un fatto psicologico non ultimo da considerare.
Infatti quando le sensazioni subacquee variano anche di poco vengono somatizzate come enormi e c'è il rischio reale di andare nel panico.
In conclusione, non pensiate che superando certi limiti si incorra in inevitabili disgrazie, la situazione si può controllare molto più agevolmente se restate calmi e soprattutto "lucidi"