metello70 ha scritto:
Mi servirebbe un'aiuto.

Da circa 1 mese e mezzo ho un problema che non mi era mai capitato, dopo i primi 10/15 tuffi, dove riscontro i miei normali tempi di apnea, mi trovo con il fiato "tagliato".
Passo nel giro di due tuffi, da fare 1,35" 1,50" senza tirare a fare 1.10" faticando da matti, e non c'è modo di allungare i tempi.
Non riesco a capire perchè, non ho cambiato ritmo o modi di pesca, tanto meno le batimetrie. Svolgo più o meno gli stessi allenamenti in bicicletta e numero di uscite in mare.
Non ho messo su peso, non fumo e bevo poco. 42 anni 1.80 77 kg...
A nessuno di voi è mai capitato? Qualcuno a qualche suggerimento?
La cosa inizia a darmi fastidio, anche questa mattina, dopo neanche un'ora mi sono trovato nelle stesse condizioni, mi sono incaxxato talmente tanto da smettere di pescare nonostante avessi preso la mattina di festa e il mare fosse una favola.
Grazie a tutti in anticipo.

Ciao
A me succede quando sto male fisicamente; in pratica se ho un piccolo focolaio di influenza o altro di simile mi accorgo che il mio corpo va in "protezione" proprio limitando i tempi di apnea.

Ciao Met,
come vedi siamo tutti in condizioni discutibili chi per un motivo chi per un'altro.
Prova a lasciar correre via questo periodo senza dargli troppa importanza.Se fisicamente è tutto a posto, potrebbe non esserlo
per la nostra mente o meglio per la nostra parte inconscia.

[senza la pretesa di voler far lo psicologo da baci-perugina]

Ammesso e non concesso che nei momenti dell'aspetto in profondità, dove volendo possiamo "guardarci dentro" decisamente di più di quanto possiamo nella ns indaffarata vita bipede di superficie, non si annidi realmente (e per tua fortuna) nulla neppure nel subconscio latente, allora potrebbe essere una buona idea allentare un po' i ritmi, magari focalizzarsi meno sull'allenamento finalizzato alla pesca, ma al puro piacere dello stare in acqua. Se non si è già fatta l'esperienza, la prima cosa che mi viene in mente è magari alternare all'allenamento prettamente fisico un'ora di yoga a settimana, che anche se non fosse totalmente risolutiva, male non farebbe di certo.

Inoltre se vai a pesca sempre da solo, prova magari ad andare con un amico, forse pescando in coppia, i tuffi ti passano più leggeri e senza accorgertene la cosa si autorisolve, mentre da solo cercando di fare di tutto per non pensarci, alla fine di contro, ritorna "la scimmia".



ps: vista la tua esperienza escludo a priori fattori negativi provenienti da muta troppo stretta, zavorra eccessiva, piuttosto che allergie premature...cmq in c#lo all' orata!

metello70 ha scritto:
Mi servirebbe un'aiuto.

Da circa 1 mese e mezzo ho un problema che non mi era mai capitato, dopo i primi 10/15 tuffi, dove riscontro i miei normali tempi di apnea, mi trovo con il fiato "tagliato".
Passo nel giro di due tuffi, da fare 1,35" 1,50" senza tirare a fare 1.10" faticando da matti, e non c'è modo di allungare i tempi.


A me una cosa del genere capitava un po' di anni fa quando con l'aumento delle quote di pesca, per cercare di ventilarmi maggiormente aumentavo la frequenza e l'ampiezza delle inspirazioni utilizzando soprattutto la parte alta dei polmoni
Nel giro di poco tempo lo sforzo di dilatare la cassa toracica e la muta che la ricopriva (eravamo sempre ad inizio stagione e dunque la muta era spessa)mi faceva letteralmente "scoppiare" con una diminuzione dei tempi di apnea sui 30-40 sec ed avevo inoltre come una sensazione di bruciore a livello dei polmoni
Poi da qualcuno ho imparato a praticare la respirazione diaframmatica ed il problema si è risolto

Secondo me il problema è nella testa (nel senso buono ).
Lo psicologo consiglia training autogeno tre volte al giorno!

Se posso dire la mia è il freddo e magari non te ne rendi conto, quello influisce da morire!
In questi giorni la temperatura in superficie è salita a 17° (14 sotto i 15 metri) faccio circa 1:45/1:50 costanti, ma questi tempi durano per due ore al max e poi si dimezza tutto, con tutte le tecniche di respirazione, training autogeno etc. (ci manca solo l'auto ipnosi...). Ormai so che è il freddo, che all' inizio non da fastidio, poi ti taglia il fiato, anche se ne senti poco... Può essere? Senti freddo?

Grazie a tutti per i consigli (clauber, ma non hai di meglio da fare che rispondere ai miei problemi alle 3 del mattino?).
Forse pandasub mi ha fatto accendere una lampadina, non vorrei essere entrato in un loop dove per paura di essere senza fiato forzo la respirazione e mi trovo senza fiato perché la forzo...
Comunque inizio a controllare questo fattore e se non trovo giovamento passo a qualche altro suggerimento, naturalmente sono aperto a ulteriori ipotesi.
Vi terrò aggiornati e in culo all'orata!

Magari più spunti ti aiutano ad analizzare il problema quindi provo a dire la mia.
Penso anch'io sia una questione di testa.

Se non sbaglio circa due mesi fà ti è successo l'inconveniente con l'orata.
Forse inconsciamente non hai ancora superato quella situazione e quando scendi scatta qualche sistema difensivo che limita l'apnea.

Spero si risolva presto!!
Buon mare!

Controlla i tempi di recupero.
Ultimamente mi immergevo senza il Suunto perché non praticavo fondali impegnativi e non potevo controllare questo fattore importante dell'apnea ed anche io, dopo un certo periodo (I5 apnee) trovavo un calo della permamenza sul fondo, con un altro problema psicosomatico : la tachicardia sul fondo
I giorni successivi ho portato il COMPUTER D'APNEA controllando i tempi di recupero e tutto è tornato normale.
D'estate più che i tempi d'apnea controllo proprio solo il recupero

metello70 ha scritto:
Grazie a tutti per i consigli (clauber, ma non hai di meglio da fare che rispondere ai miei problemi alle 3 del mattino?).

Il probl è che torno tardi da lavoro( alle 3 quando mi va bene).
Perché ricevi le notifiche sul cel e ti ho svegliato??