Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 3 Mesi fa
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Nell'anno 2010, ho seguito in maniera costante(2 volte alla settimana) un corso di nuoto. Al termine dell'allenamento, chiedevo all'istruttore di poter fare qualche vasca in apena (25 mt.) .
Devo dire, che quando nel fine settimana andavo a pesca, le mie apnee erano aumentate, ed anche l'acquaticità. Insomma, in mare avvertivo uno stato di benessere totale e di "naturalezza".
L'anno scorso 2011, purtroppo, per impegni professionali, non sono riuscito ad andare in piscina con la dovuta costanza, e i risultati in mare, quando ho potuto andarci, non erano paragonabili a quelli dell'anno precedente.
Anche io, inoltre, ad inizio pescata, avverto qualche sofferenza nelle apenee, mentre verso la fine della pescata, sono più rilassato e le apenee sono più lunghe.
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Giovanni Di Costanzo
Ecco i miei gioielli:
Saber 110 n. 80
Saber 90 n. 13
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 3 Mesi fa
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Anche io, inoltre, ad inizio pescata, avverto qualche sofferenza nelle apenee, mentre verso la fine della pescata, sono più rilassato e le apenee sono più lunghe.
non solo per l'allenamento , ma è anche questione di "rompere il fiato"...
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 3 Mesi fa
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Invece a me capita il contrario, le prime apnee sono lunghe è dopo che subentra un taglio di fiato.
Non capisco il perchè ??? 
In primavera voglio fare un corso di apnea per migliorare e capire questa cosa che mi capita sempre...
Carlo
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" La teoria è quando si sa tutto e non funziona niente...La pratica è quando non si sa niente ma tutto funziona...in genere si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa perchè\\\\\\\"
A. Einstein
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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Ho letto con interesse la discussione riguardante l'allenamento per migliorare le proprie prestazioni in apnea e a questo proposito vorrei fare alcuni chiarimenti,premetto che sono stato un nuotatore agonistico a buoni livelli per tanti anni, sono un medico anestesista che ha collaborato presso l'Istituto di Medicina dello sport di Roma con il professor Dal Monte,nei suoi primi studi in vasca dinamica per la determinazione della soglia anaerobica.L'allenamento nello sport in generale, ha lo scopo di migliorare le prestazioni relative alla disciplina che viene praticata e generalmente si divide in varie fasi:1)fase di preparazione generale in cui attraverso diverse discipline a secco come la corsa la bicicletta la palestra e in acqua,nuoto, si tende a migliorare lo stato di forma generale cercando di aumentare la propria soglia anaerobica, cioè quella intensità di lavoro che divide lo sforzo aerobico da quello anaerobico che come la definizione stessa (senza ossigeno) è destinata a durare poco,quindi allenare il cardiocircolatorio,la muscolatura volontaria ,l'apparato respiratorio .2)fase di preparazione specifica che nel nostro caso è l' apnea sia statica che dinamica dove la componente mentale, la concentrazione lo stato di rilassamento sono molto importanti soprattutto nell'apnea statica, è chiaro che mano a mano che si avvicina la stagione estiva si prediligeranno sempre più le sedute di allenamento specifico che consiglio di fare sempre sotto il controllo di istruttori esperti.A questo ovviamente si devono associare uscite a mare perchè fare apnea in piscina non è esattamente come in mare per una serie di motivi legati alla temperatura dell'acqua, alla presenza di una muta che soprattutto in inverno costringe la gabbia toracica,alla necessità di compensare orecchio e maschera e non ultimo l'aspetto psicologico ,un conto è fare 25m in orizzontale e un conto è farli in profondità.Tutto questo corredato da uno stile di vita sano con una corretta alimentazione.Se si ha la costanza e la voglia nel tempo soprattutto all'inizio i miglioramenti saranno notevoli ricordandosi sempre di non strafare mai!
Sappiamo bene che il mare non perdona!Un saluto a tutti.
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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mi permetto perchè corro mmmm diciamo abbastanza...tipo 4 giorni faccio 15km, e un altro giorno 21km, con 2 giorni di riposo...posso dire con certezza, che la corsa fa bene, è assodato, migliora la circolazione sanguigna
potenzia il sistema immunitario
aumenta la resistenza fisica
sviluppa la massa muscolare
aumenta la densità ossea
aiuta a perdere i chili in accesso
migliora la forma fisica
migliora il tono dell’umore
accresce l’autostima
........................corro sempre a palla....in zona anaerobica, a 180bpm...e vi diro una cosa che vi deludera...che con l'apnea NON CENTRA NIENTE..qua da me purtroppo abbiamo 2 mesi invernali morti,causa temperatura acqua, e mi tengo cosi in forma, ma appena ritorno in acqua, tipo adesso, se non faccio un allenamento specifico, non riesco a ricevere la "mutazione", e il cambiamento fisico in acqua...come dicono gli anzianotti..
L'APNEA SI ALLENA CON L'APNEA!!!! quindi......andate a pescareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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Come dimostrato dall'amico sorciosub la corsa da sola non è sufficiente ad allenare l'apnea ,per migliorare le proprie prestazioni dobbiamo fare un allenamento specifico sull'apnea, o in mare andando a pescare per i più fortunati o in piscina ,bisogna tenere presente che anche andando in mare se si vuole migliorare bisogna variare sia le quote operative ,che i tempi di apnea ,ad esempio fare un'aspetto di 3 minuti a 8 metri è molto diverso che scendere a 20 25 metri,tra i vari fattori :pressione dell'acqua superiore,assetto diverso dovuto a schiacciamento della muta,necessità di compensare più volte orecchio e maschera e non ultimo l'aspetto psicologico con adattamento alle quote più impegnative che ci consente di sentirsi a proprio agio con completo rilassamento,tutto questo necessita di tempo ,costanza e prudenza!
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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Sono perfettamente d'accordo sul fatto che la corsa da sola non alleni l'apnea,ma sicuramente serve molto ad allenare le gambe,cosa assolutamente non trascurabile,soprattutto se si fanno pescate,anche nel basso fondo,che durano molte ore.
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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Caro Sorciosub,se riesci davvero a correre per 21 km in "zona anaerobica" dopo aver fatto nella stessa settimana 4 volte 15 km alle stesse frequenze cardiache, sei un mostro assoluto,credo che nemmeno il grande Haile Gebrselassie al massimo della sua condizione ci sarebbe riuscito e quindi non posso che farti i miei complimenti e sperare di non incrociarti mai mentre mi sto allenando,altrimenti mi "svernici".
Se non hai benefici in termini di "apnea" con un allenamento del genere,forse c'e' qualcosa di sbagliato nella sua impostazione,sicuramente dovresti alternare fasi di carico e di scarico, probabilmente viaggi sempre al limite dell'overtraining.
Un saluto Fabrizio
PS sto uscendo per andare a fare una corsetta,90' a 5' al km.
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Doctor
Super Jedi
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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ciao Fabrizio, ti rispondo, per primo vi dico anche a me personalmente, gia cambia allenarmi in piscina o in mare, per via delle correnti, della salinità, e diciamo che in acqua dolce i tempi sono piu alti..diciamo che è piu facile, riguardo la corsa, la mia 21 km la faccio Quasi tutta in zona anaerobica, diciamo che il cardio mi da una media di 174bpm, che varia da 165 a 180, e la faccio quando sono in ottima forma in 1he30, cioè
4'17" al km, invece le 15 km, ormai sono come Defaticamento..ehehh quindi le corro piu tranquille, cmq se tiro per tirare 10km le faccio in 4min, al km....anche sulle gambe zardoz, avrei un po da ridire....è vero che le alleni molto, ma quando vai in acqua noto che usi muscoli diversi, e quindi risiamo quasi da capo....cmq.....bisogna andare in acqua...l'unico segreto è quello...per lo meno per me eh!
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Re: La Corsa e l’apnea 13 Anni, 1 Mese fa
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L'osservazione di doctor è corretta la corsa sulle lunghe distanze è un lavoro di tipo aerobico e per quanto allenato uno possa essere non può diventare anaerobico,la classica tabella fr max=220-età e molto generica e approssimativa bisogna tenere conto di tanti altri fattori età,sesso,peso,stato di allenamento,vo max. L'allenamento inoltre per essere efficace non deve avere sempre la stessa intensità ma bisogna variare i carichi di lavoro, in questo caso intesi come km percorsi e velocità, con dei microcicli di lavoro inseriti in in ciclo più ampio che deve prevedere anche sedute di scarico che prima delle gare si chiama "tapering"ossia riduzione progressiva dell'intesità dell'allenamento:E'altresi vero che la corsa sulle lunghe distanze è una disciplina molto diversa dall'apnea che è l'attività più anaerobica che c'è!non basta allenare il muscolo alla resistenza ,ma anche la forza è importane notoriamente i maratoneti hanno una scarsa massa muscolare (in questo si avvicina all'apnea) che sarebbe dannosa perchè i muscoli consumano 02, alterando il rapporto peso/ potenza,a differenza dei cento metristi che corrono in apnea (questo si avvicina di più a ciò che serve a noi) con notevoli masse muscolari.Ricordiamo infine che ogni movimento mette in moto tutta una serie di muscoli "agonisti" e "antagonisti" che sono diversi per ogni movimento ,la pinneggiata è un movimento molto diverso da quello della falcata e in alcuni casi quest'ultimo può essere persino dannoso ,i nuotatori prima di una gara mai e poi mai si sognerebbero di correre!
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