Parlo per esperienza personale.
Non ho mai mirato realmente ho sempre allineato istintivamente la punta dell'asta col punto che voglio colpire del pesce, la maggior parte delle volte ho sempre preso deove volevo, altre meno e quando la concentrazione non c'è li ho mancati di poco, però dico che io ho trovato subito feeling col fucile di giorgio appena impugnato ho fatto tiri che non mi sarei aspettato con altri. Questo mi ha portato a spingere i tiri più lontani e mi hanno dato ragione sopratutto nell'ultima cattura delle spigole.
Per chi non riesce o ha qualche difficoltà di padellamento deve forzatamente mettersi in testa di usare i bersagli fissi, solo così avrà le catture colpite nel posto deciso, come dice Giorgio il pesce ci da pochissime occasioni e il nostro cervello deve calcolare velocemente il momento giusto, non possiamo stare a pensare troppo!

una volta consapevoli che il tiro del fucile e' rettilineo,non soggetto a correzioni di natura parabolica da parte del proietto,bisogna accettare con rassegnazione,che il lavoro da fare e' su noi stessi,e non sul fucile.

il più delle volte il tiro è istintivo,dalle mie parti capita di pescare con poca visibilità ed a volte il pesce ti parte anche da sotto le pinne,per cui l'arbalete lo considero come un prolungamento del mio braccio .....Quando invece ho la fortuna di scendere all'elba dove i fondali sono cristallini cerco di cogliere,come tutti il momento più propizio per scoccare il tiro....A volte va bene ed a volte no....ma è un nostro problema...saluti massy

Se miro, in qualsiasi modo esistente, non faccio Mai un centro. Se tiro d'istinto, immaginando quasi la traiettoria non sbaglio quasi mai.
In pratica è un vantaggio credo e una figata, in teoria mi dispiace perché sembrerebbe una dicotomia impossibile.

Il tiro d'istinto (adottato anche da chi tira con le armi da sparo ad esempio al piattello)è gestito da un circuito cerebrale differente da quello del puntamento del tiro al bersaglio fisso. Quest'ultimo è controllato dal cervello razionale mentre il tiro d'imbracciata bypassa la corteccia cerebrale per essere gestito da un circuito neurale più antico che circonda l’estremità cefalica del midollo spinale, il Sistema limbico, che è molto più rapido nei riflessi motori.

Ora finalmente capito, infatti il circuito razionale del mio cervello è molto indietro...
Che fascino però le neuroscienze...mi meravigliano sempre.
Mi dispiace per i pesci all'agguato ma me ne farò una... Umh... Ah si, ragione .

Buon giorno a tutti. Sono alle prime uscite col Saber 90 e mi capita un fatto insolito (almeno per me): i tiri lunghi vanno a segno con precisione sorprendente mentre i pesci a 2 m dalla punta, che già vedo nel cavetto, li sbaglio tutti. Consigli?

Indagare su questa esperienza significa entrare nella soggettività di mira del pescatore e se puoi, Stefano, fai un'auto-analisi con tiri su bersaglio fisso posto a breve distanza. Se tuttavia non giungi ad alcuna conclusione cambia gli elastici usando questa volta i co-estrusi dal cuore color lattice che hanno una minor durezza, dalla tua descrizione sembra che il tuo Saber abbia un eccessivo impennamento di rinculo.

Ho provato sul bersaglio fisso sia a breve distanza, sia tiri un po' piu' lunghi. Ho notato uno spostamento a destra del punto di impatto rispetto al punto mirato. Il primo tiro da circa 2.5 m dalla punta è risultato basso e spostato a destra di circa 15 cm. Nei tiri successivi ho cercato di allineare i segni sui due tratti di elastico e la situazione è migliorata per quanto riguarda l'altezza del punto di impatto. È rimasto però lo spostamento a destra anche se ridotto a circa 10 cm sia su tiri a breve distanza sia su tiri lunghi. A questo punto non so come spiegarmi le catture realizzate al limite del tiro utile. Forse solo fattore c? A cosa può essere dovuto questo spostamento?

Come hai collegato l’asta al nylon?