Agguato all'alba: la peschetta bistrattata.. 8 Anni, 11 Mesi fa
La cosiddetta "peschetta" nel bassofondo, come asseriscono con malcelata spocchia in troppi, regala sempre emozioni e catture.
Ovviamente in piena estate , con mare pressochè piatto e acqua rovente, non è che ci si possa aspettare di incontrare pesci abnormi..
Però , come ho sempre detto, si va in mare per divertirci e non per sfidare qualcuno o superare costantemente i limiti inseguendo il miraggio dell'equazione Profondità= catture assicurate.
Anche quest'anno abbiamo contato i morti col pallottoliere e se andassimo a guardare bene le quote che hanno favorito tante tragedie, scopriremmo con sgomento( ma non con stupore, per quanto mi riguarda) che spesso stiamo parlando di profondità comprese tra i 18 e i 23-24 mt, da TROPPI considerate con la stessa spocchiosa arroganza sopra citata, come quote in cui operare in tutta sicurezza.
Certezze che non esistono nemmeno in 3 metri d'acqua, tanto per dirla tutta.
Ma se per alcuni pescatori molto allenati e costantemente operativi a quote anche superiori si può ragionevolmente avere qualche sicurezza in più ( e sul numero di questi personaggi io non sarei troppo largo..checchè ne dicano tanti), per troppi ragazzi si assiste a performance costantemente al limite, sopratutto quando capita di vedere nell'orizzonte turchino, certe allettanti sagome di pesci imprendibili e sfrontati.
Siccome insegno e molti miei alunni stanno iniziando ad appassionarsi( anche se l'età è troppo giovane)alla pesca in apnea, mi viene spontaneo ribadire forse anche troppo questo concetto che ritengo di vitale importanza: NON si impara a pescare cercando l'abisso o le quote fonde , ma si impara a pescare studiando i pesci e l'ambiente, il mare e le correnti, cercando di capire i luoghi e i tempi in cui cercare di catturare prede di tutto rispetto che si avvicinano alla costa.
Solo dopo molto tempo bisognerebbe avere il salto di qualità e cercare di andare più fondi.
Invece si sente e si vede esattamente il contrario.
inutile riaprire penose discussioni che anche qui sono state fatte e su cui ci si è a volte scontrati. Ognuno la pensi come crede, ma a volte i numeri sono li, impietosi, a darci ragione o torto.
ecco perchè spero sempre che da un video si possano trarre conclusioni positive e spunti di riflessione sulla sicurezza del nostro sport preferito.
NON dobbiamo dimostrare niente a nessuno, dobbiamo solo divertirci nella sfida infinita tra la nostra intelligenza e l'istinto e l'adattabilità delle prede che insidiamo.
E credo non ci siano dubbi che andare a catturare prede nei primissimi metri sia una pratica estremamente impegnativa, ma che almeno dal punto di vista della sicurezza sia a prova di bomba( o QUASI!).
Buona visione a tutti!
Talvolta, anche se di rado, si ha la fortuna di accorgersi che nella nostra vita è subentrato un cambiamento, si abbandona la via vecchia, s\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'imbocca la nuova e si prosegue dritti per la nuova rotta. Mi accadde una cosa simile a Le Mourillon, quel giorno d\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'estate in cui i miei occhi si aprirono sul mare.
Jacques Yves Cousteau, 1936
L'Amministratore ha disattivato l'accesso in scrittura al pubblico.