Più di un anno fà quando avevo ancora il S100 iniziai a usarlo con doppi A.pro. su primeline da 17,5 al 300%, piombo sotto l'impugnatura e ogive da 15cm, feci tiri su bersaglio a 6m dalla punta del fucile usando come bersaglio compensato marino da 4mm(quindi più duro del polistirolo), l'asta colpiva il bersaglio superandolo di una ventina di centimetri.
Ne parlai anche nel forum, tuttavia non fui il primo a fare simili prove:
www.dapiran.it/web1.5/index.php?option=c...87&lang=it#64512
Adesso con un fucile con una massa maggiorata di quasi 400g(un po anche perche ho aumentato il piombo sotto l'impugnatura), un'asta 55g più pesante e più rigida per via dell'aumentato spessore e degli elastici con una % di all. aumentato di 30% (da 310 a 330%), se metto il bersaglio a 6,25m probabilmente lo colpisco anzi appena mi torna la voglia rifarò le prove mettendo il bersaglio anche a 6,5m. Come ho scritto nel messaggio precendente, probabilmente sono troppi e il tiro dovrebbe arrivare basso ma non si sa mai.
Detto questo è ovvio che la preda si sposta mentre il bersaglio rimane fermo lì e quindi diventa difficile capire con assoluta precisione quanto sia in realtà il tiro utile di un qualsiasi fucile in tutte le situazioni.
Bisogna infatti considerare che le nostre prede non hanno tutti gli stessi riflessi o la stessa velocita/scatto come per esempio i due opposti corvina e cefalo solo per fare un esempio e anche considerando pesci della stessa specie quando sono più allarmati, tendono a evitare l'arrivo dell'asta molto meglio di quando non lo sono!
Quindi possiamo trovarci nella situazione di non colpire un pesce col fucile più performante del mondo a 6m pur non sbagiando il tiro per nostro errore e invece riuscire a colpirlo alla stessa distanza con uno meno potente.