E’ da Ferragosto che non riesco a bagnare le pinne, il mare d’estate ormai per la quantità di bagnanti e cafonauti in giro non è più il momento dell’anno tanto atteso di una volta, oggi aspetto solo che passi il prima possibile per poter tornare anch’io un pochino in possesso di quel mare che tanto bramo….e cosa c’è di meglio di una bella giornatina piovosa d’inizio autunno, con il mare un po’ mosso che tiene lontano pure cannisti e anche gli irriducibili nonnetti con i loro relativi barchini!
Qualche considerazione sulle catture:
Non ricordo da quanto tempo non catturo un sarago all’aspetto, non so se siano loro che abbiamo cambiato abitudini o Io che agguato più che in passato, fatto sta che catturare saraghi di peso mi riesce raramente e solo all’agguato. In questo caso sono stato anche fortunato, poiché tirato quasi da galla dopo un affondamento verticale con una roccia dietro che ha impedito la fuoriuscita dell’aletta rimanendo in pancia, ma per fortuna si è acquattato tra i sassi dandomi la possibilità di bloccarlo sul fondo con le mani.
E’ la seconda volta che prendo un serra, tra l’altro questo aveva le uova, indice che questo è il loro periodo riproduttivo (poveri cefaloni!), devo dire che se sono in branco la loro cattura non richiede grande difficoltà, fuorché per la prontezza di mirarne uno e non farsi prendere dall’effetto confusione che con il vorticoso girarti intorno per 2 paio di secondi tendono a ingenerare. Inoltre sebbene il precedente sia stato cucinato con tutti i soliti e collaudati crismi, le sue carni non mi sono piaciute un granché…come direbbe qualcuno, proprio “un pesciaccio”! Ritento l’assaggio con questo esemplare un pochino più piccolo, ma mi sa che lo faccio marinare un po’ prima…
Avrei voluto passare da Genova a salutare Giorgio e Giovanna, ma il mare mi ha rapito un paio di ore di troppo e non ce l’ho fatta, tuttavia ho onorato la visita del Maestro con una bella giornata di pesca in compagnia del mio Saber100!