Ora che sono in rada al riparo da raffiche sui 20 nodi vi posso raccontare...
La cattura è avvenuta allo scoglio della botte, un sasso in mezzo al mare tra ponza e ventotene... ci abbiamo provato essendo stati graziati dalle condizioni meteo in un ponte festivo generalmente pessimo da questo punto di vista.
Cmq, in coppia con un mio fido compagno di pesc, seguiti anche dal mio fratellino alle prime armi abbiamo cominciato ad aggirare lo scoglio controcorrente.
Il mio amico, dopo un mio primo avvistamento, mi dice di aver mancato un barracuda, e che il branco si sta muovendo a mezz' acqua, dietro un grandissimo masso sommerso.
Decido di utilizzare il masso come riparo, senza scavalcarlo, bensì tenendo lo stesso alla mia sinistra. Ad una profondità che non avrà superato gli 8-10 metri, il carosello di barracuda si interrompe proprio dopo il masso, non appena questi prendono contatto visivo con la mia sagoma.
Il tutto avviene senza fretta, passano , mi vedono , e lentamente invertono la rotta generando un cerchio rotatorio che neanche delle majorette ad una parata...
Cerco di non muovermi troppo, in fondo un colpo è già stato sparato dal mio amico anche se a vuoto...
Dopo una decina di esemplari modesti ne vedo uno più interessante...allineo il mega e sparo...
Inizialmente sono deluso per il fiasco , poi tutti scappano tranne lui... comincia la fuga ma il nuoto è difficoltoso ...È INSAGOLATO !!!
comincio a recuperare a braccia, fino ad arrivare a fermargli la coda con una certa difficoltà, il pesce è grande... molto più di quanto mi sembrasse ... ma come si spiega?
A quale distanza avrò sparato con il mio mega per non essermi accorto di queste proporzioni ?
Mi raggiunge il mio amico ed insieme cerchiamo di finirlo con rispetto ed ammirazione.
Felici rientriamo in barca, con il fratellino che aveva freddato la sua prima salpa
