C'era una volta una Orata, nuotava con altre compagne di branco a Ladispoli, vicino Roma, in una giornata di cielo cupo, ma con mare calmo, e si era rimpinzata ben bene di granchi e molluschi scovati sulla morzata. Vagava con le altre compagne di branco quando si unì a loro un denticiotto; spavaldo e coraggioso, si prendeva gioco delle prudenti orate e scattava a destra e a manca controllando il suo territorio, o quello che lui credeva lo fosse. Un rumore al limite della visibilità, gutturale e che si ripeteva ritmicamente incuriosì tutta la compagnia che inizialmente si precipitò a controllare, ma le orate, prudenti, non appena si resero conto che avrebbero dovuto avvicinarsi troppo all'origine del rumore si fermarono a distanza di sicurezza e restarono a guardare, miopi, verso la fonte del rumore che intanto era cambiato: sembrava che qualcuno sgranocchiasse qualcosa.... ma la prudenza le induceva a fermarsi. Il denticiotto no, si avvicinò, fece un primo giro, tornò verso le orate e ripartì verso il suono che non aveva ben verificato, difatti, portandosi dietro la sua compagna preferita di giochi, un'orata appunto, che si scontrò fatalmente con un'asta da 7mm. Un pò come Pinocchio che seguì Lucignolo nel Paese dei Balocchi....
Prendo pochissime Orate: il fondo a Ladispoli non mi consente di praticare l'agguato, tecnica regina con questo sparide delizioso, malgrado ne veda tantissime: il Lazio è famoso per le orate. stavolta, con l'aiuto del denticiotto che se l'è tirata dietro ed ha avuta salva la vita, la metto in forno ,stasera, con patate rosse e funghi porcini. Vi farò sapere.
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