Area Riservata

DVD e LIBRO arrow L'agguato col Mini Jedi
Aspetto dinamico al dentice (terza parte)Agguato profondo 3

L'agguato col Mini Jedi
Visualizza Ingrandimento


L'agguato col Mini Jedi



Chiedi un'informazione riguardo questo prodotto

DESCRIZIONE

 

 

 

Le strategie di pesca non si adottano soltanto in funzione delle condizioni meteo-marine, delle specie che si vogliono cacciare, del tipo di fondale che s’intende battere, ma anche di un altro fattore importante, se non decisivo: il tipo di arma che si è scelta per la battuta di pesca .

Quante volte avrete sentito raccontare: “Ero immobile all’aspetto con un 75 senza mulinello, quando è passata a tiro una leccia di 25 kg , ma non l’ho tirata per paura di perdere il fucile…”

Oppure: 

“Stavo strisciando sul bordo di una parete di roccia con un 106 , quando mi sono accorto di avere un’orata sotto la pancia, ma non ho fatto in tempo ad abbassare la punta del fucile per tirare, che l’orata se n’è andata.”

In generale: 

E’ inutile, nell’acqua  trasparente mettersi a “fare l’aspetto” sul bordo di un gradino con un fucile corto, come è improduttivo nell’ acqua torbida  fare l’agguato nel basso fondo con un fucile lungo.

Un errore molto comune tra i principianti è quello di adottare una sola tecnica di pesca in tutte le situazioni e con qualunque fucile si trovino in mano, mentre bisogna adattare, tecniche o strategie di pesca, alle condizioni operative.

Un altro errore è di impiegare sempre e solo un fucile per ogni tipo di pesca, mentre ciascuna arma ha uno specifico campo d’impiego.

Una strategia di pesca non è mai fine a se stessa, ma il risultato di una scelta intelligente in funzione di tutti quei fattori venatori che il pescatore ritiene influenti, tra questi le caratteristiche tecniche dell’arma:

Un fucile corto, sicuramente più maneggevole di un fucile lungo, sarà più indicato per i tiri d’imbracciata su fondali irregolari e sinuosi di grossi massi e strette spaccature, mentre un arbaléte lungo sarà più indicato per la pesca all’aspetto su fondali pianeggianti.

A volte, però,  può capitare di  dover cambiare strategia di pesca e non avere l’opportunità di cambiare anche il fucile, cambiando le condizioni operative, si compensa l’handicap  di un’arma non idonea, con delle varianti strategiche.

Ad esempio, con un fucile corto nel basso fondo può capitare che  i pesci siano particolarmente diffidenti e si tengano fuori tiro, o, nella perlustrazione di un tratto di costa, dopo un basso fondale può  presentarsi una parete ripida e profonda, ebbene, in questi casi la variante strategica è di cercare d’avvicinarsi di più al pesce, magari con percorsi subacquei più lunghi, ma in completa copertura al rilevamento sensoriale delle possibili prede.

Questa è la chiave di lettura del nuovo video didattico girato nel basso fondo : “L’agguato col Minijedi”.

Nei primi venti minuti presento le strategie di pesca più idonee da adottare nel basso fondo con il mare mosso, in queste condizioni un fucile corto e potente è l’ideale per affrontare apparizioni improvvise, nella schiuma, dal fondo dei canaloni dove molte specie vanno a razzolare ogni tipo d’alimento.

Un 75 doppio elastico però si può adattare anche alla pesca nel basso fondo nelle condizioni di mare calmo, con lunghi tragitti  di perlustrazione subacquea ed alcuni accorgimenti strategici specifici che mostro nella seconda parte della durata di 40 minuti.

Disponibilità

Di solito viene spedito in:

3-5d.gif