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Mediterraneo e le sue specie
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ARGOMENTO: Mediterraneo e le sue specie
#46783
Mediterraneo e le sue specie 11 Anni, 12 Mesi fa  
Premessa
Per quanto possano sembrare simili le specie ittiche nate e cresciute in un certo habitat rispetto ad identiche specie emigrate in altre zone, in effetti, nel tempo si evolvono in maniera diversa: gli stessi pesci si differenziano.
Mi fa sempre sorridere la scheda della specie descritta nei libri di biologia dove si scrive della sua “distribuzione” “Dall’Atlantico settentrionale al Mediterraneo”. Le caratteristiche tassonomiche sono le stesse, ma le specie sono diverse, differenti le abitudini e a volte anche la biologia.
Il canale di Panama ha messo in comunicazione l’Atlantico col Pacifico e i dentici dell’Atlantico sono stati sterminati dai serpenti di mare del Pacifico semplicemente perché non li conoscevano e non sapevano che il loro morso era mortale.

La storia del Mediterraneo è veramente unica!

E’ un mare mediamente poco profondo, nel passato non era un unico bacino ma diversi laghi d’acqua salata come il mar Nero che regolarmente, in funzione del clima, evaporavano trasformandosi in deserti di sale.
Cinque milioni di anni fa il Mediterraneo era una profonda valle che separava i continenti Europa, Asia, Africa, lo strato di sale era spesso più di un chilometro e mezzo!
Questo ha determinato la maggior salinità delle sue acque quando la spinta del continente africano ha aperto lo stretto di Gibilterra facendo entrare le acque dell’Atlantico e tutte le specie di un oceano freddo.
Il collegamento del canale di Suez è molto più recente (1869) a svuotare il nostro mare verso il Mar Rosso, le specie ittiche però hanno seguito un percorso inverso: circa 300 specie dei mari caldi e nessuna specie nel senso inverso, ancora oggi al ritmo di una decina di specie ittiche all’anno, il flusso animale continua sempre a scapito dei pesci autoctoni.

Come si spiega?

I nuovi arrivati sono più adatti dei nativi giunti all’inizio da un oceano freddo.
Un terzo del pesce pescato di fronte ad Israele è composto da pesci del Mar Rosso.
Oggi, noi subacquei peschiamo più barracuda che spigole e nei parchi marini tuteliamo gli invasori…
Giodap
Giorgio Dapiran
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Ultima modifica: 28/04/2012 08:37 Da Giodap.


Funzione psicologica della caccia subacquea

Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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#46787
Re: Mediterraneo e le sue specie 11 Anni, 12 Mesi fa  
In passato mi sono occupato di malacologia (studio dei molluschi) ed avevo una collezione decente. Scambiavo conchiglie mediterranee con vari amici distribuiti lungo le coste del nostro bellissimo mare e la presenza di specie proveninenti dall'atlantico, ma ancor più del mar rosso si faceva sempre più frequente. Oggi penso lo sia ancora di più. E a scapito delle "nostre" specie. Un esempio, forse ancora più eclatante, è quello del Tapes philippinarum (dal cui nome specifico si intuisce l'areale di distribuzione) che ha sostituito praticamente del tutto il nostro Tapes decussatus, ossia la vongola verace!!!

Il fatto che la stessa specie abbia delle lievi variazioni morfologiche e abitudini differenti non mi scandalizza: ci sono dei criteri precisi in base ai quali si possono separare due forme diverse in due specie distinte... poi si può discutere o meno se questi criteri siano corretti... e tante volte si resta stupiti! La biologia non è ancora una scienza esatta...

La natura però sorprende: in tutte queste migrazioni di specie può capitare, come è capitato a me e ad un amico, di ritrovare un "estinto"...ancora vivo! Attorno al 1989 infatti abbiamo ritrovato un esemplare di Opaliopsis luisae, una specie di Epitonidae considerata fossile, ancora dotata di parti molli e opercolo... chissà in quale angolo sperduto dello stretto di Messina oggi si siano rifugiati gli ultimi esemplari di questa bella specie spinti da chissà quale competitore!

Mi incuriosisce, Giorgio,l'ultima tua frase: "nei parchi marini tuteliamo gli invasori". Vedi alternative percorribili?
ArbaMario
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Ultima modifica: 26/04/2012 21:09 Da ArbaMario.
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Pala asimmetrica prof.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c\\\\\\\'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (A. Einstein)
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#46790
Re: Mediterraneo e le sue specie 11 Anni, 12 Mesi fa  
Non possiamo fermare il flusso degli eventi naturali ed ogni iniziativa in tal senso è ridicola (parchi e AMP)!
E’ comunque una iniziativa che si colloca in un contesto generale ben più pregnante: l’evoluzione per modificazione e adattamento.
“Ob torto collo” ci terremo i barracuda e i pesci serra le cui carni fanno un po’ schifo se rapportate a quelle della spigola e del dentice, pesci che entrambi subiscono la competizione alimentare delle nuove specie entrate nel Mediterraneo.
Te lo vedi il guardia parco che caccia gli invasori? Può cacciare noi pescatori subacquei che incidiamo in minima parte sugli stocks di questi pesci, ma non le specie che stanno determinando grandi cambiamenti ecologici anche in un lasso di tempo così breve.
In virtù di quanto scritto segnalo:
Le spigole, rispetto alla presenza di una volta, sono sparite e non facciamocene un senso di colpa, sono state sostituite dai due predatori che ho citato, le poche che si incontrano ancora in certe zone si sono rifugiate nei porti e alle foci dei fiumi grazie alla loro eurialinità (che non mi risulta abbiano gli invasori).
I dentici stanno cambiando areale di caccia, ovvero, si stanno spingendo sempre più in profondità, mediamente ora vivono a 40/50 metri, le puntate verso le quote che conosciamo (25/30 metri) sono sempre più rare ed effettuate da esemplari di piccola e media taglia. I grandi esemplari vivono perennemente in profondità (ma non erano le loro abitudini).
Anche iniziative di ripopolamento con specie autoctone sarebbero energie spese inutilmente, l’innalzamento della temperatura media del Mediterraneo segna il declino di queste specie a favore di quelle termofile.
Come ho scritto sempre in questa sezione, l’ecologia controllata dall’uomo non è un problema etico, ma di opportunismo: ci nutriamo dei pesci cerchiamo di capire come salvaguardare questa risorsa e gestirla al meglio per le generazioni future. L’ipocrisia da maestrina d’asilo: “Salviamo i poveri pesciolini”, lasciamola ai biologi che si sono sistemati a spese della collettività come direttori di parchi marini o AMP, queste istituzioni comunque, nel loro piccolo, alterano la naturale distribuzione delle specie sul territorio concentrandole in queste aree (ma non le salvano dagli invasori!).
Il problema non si presenterà nel futuro che prevede l’estinzione di certe specie in tutto il bacino, che ci siano o no le aree protette, ma per altri fattori.
Quindi, a mio parere, questo è il destino inequivocabile e non c’è niente da fare, però, urta la sensibilità delle menti libere, la mistificazione e l’arroganza di certe tesi e scelte ambientaliste!
Giodap
Giorgio Dapiran
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Ultima modifica: 27/04/2012 08:46 Da Giodap.


Funzione psicologica della caccia subacquea

Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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#46818
Re: Mediterraneo e le sue specie 11 Anni, 11 Mesi fa  
Molto interessante e preoccupante Giorgio.Pero' le tue riflessioni sono sempre immensamente istruttive.Grazie
memet
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#46823
Re: Mediterraneo e le sue specie 11 Anni, 11 Mesi fa  
Molto interessante...Documentarsi e conoscere l'evoluzione del "Mare Nostrum" è doveroso per chi,come noi,lo vive e lo rispetta intensamente...ancora più doveroso è interrogarsi sul perchè e sul come superare le problematiche prese in esame!
Grazie Maestro!
marlin
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#46841
Re: Mediterraneo e le sue specie 11 Anni, 11 Mesi fa  
io ho notato che le spigole qui non si vedono da un pò di anni,due anni fa ad ottobre-novembre vedemmo ricciolette e qualche leccia,l'anno scorso solo serra e barracuda(c'è stato un giorno in cui io ne ho preso uno e dolphin86 due,vedendone ancora altri ) fino ad inizio novembre e poi unici predatori le aguglie!!! infatti le aguglie erano il triplo rispetto agli scorsi anni.per farvi un'idea posto la foto dell'aguglia che ho sparato solo per le dimensioni
Jonnykannuccia
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Ultima modifica: 28/04/2012 18:28 Da Jonnykannuccia.
Medijedi 198
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