Ribadisco ancora una volta di non voler mancare di rispetto a nessuno,
A chi ha perso cari, a chi si è sacrificato lavorativamente , a chi giustamente si sente in pericolo e minacciato fisicamente e psicologicamente da questo virus .

In questo forum si parla di caccia , di politica. Di natura e natura umana.
Di video, esperienze , idee ed esperienze . Si parla da amici senza peli sulla lingua e nel rispetto reciproco.
Con questi presupposti racconto quello che faccio e come la penso.

Se qualcuno si fosse sentito ferito mi scuso.

Questo virus fa quello che fanno tutti i virus e nessun parassita vorrebbe far soccombere il soggetto ospitante.
Questo avviene se hai già un piede nella fossa e prevalentemente per problemi gravi o altre cause.
Parliamo spesso di evoluzione e i virus fanno parte del meccanismo evolutivo.
Non è una guerra , non sono le ragioni della razionalità uomo vs uomo sul dominio di un sistema.
Ma è quello che sta arrivando ... tragicamente.

Tranquillo Mallo nessuno si offende ( nella nostra società c'è il diritto di opinione).
Correggo solo qualche imprecisione di quanto scrivi:
Il parassita non ha interesse ad ammazzare l'animale parassitato ma il virus non segue queste regole. Poco importa se l'animale muore purché prima abbia contagiato molti altri animali!
Questa è la storia e il comportamento dei virus che hanno aggredito la nostra specie.
Tutto il tuo ragionamento è quello di una persona giovane che dice : <tanto muoiono i vecchi e i malati>, proprio in questo ragionamento si evince lo scontro generazionale di cui ho scritto nel post precedente.

A marzo compirò 78 anni, sto bene di salute ma sono un soggetto a rischio!
Anche superando l'infezione virale, le conseguenze del dopo covid-19 sono sempre gravi: restano debolezze organiche soprattutto a livello polmonare ( non parlo di altri organi come i reni ...).

Con l'attività che svolgo dove i polmoni sono l'organo centrale dell'apnea mi dispiacerebbe dover smettere di pescare.

Nel tuo ragionamento sottovaluti questo aspetto del contagio e della malattia: quando e se ne esci non sei più come prima!

Di fame in tempo di guerra non è morto mai nessuno ( io ci sono passato anche se da neonato) almeno in Italia e per l'esperienza che ho dei miei parenti, quindi lasciamo da parte qualunque ragionamento sul tenere in piedi l'economia e privilegiamo prima di tutto la salute dei nostri concittadini soprattutto quelli più fragili

Sarei d’accordo con Lei Maestro se questa crisi non avesse alla base la discriminazione e la privazione di diritti costituzionali.
Ammalarsi capita .( io sono uno che a 11 anni ha preso la tbc) nonostante passassi le giornate a correre nei campi .
Non sono d’accordo sullo scontro generazionale.
Come lei sottolinea per mare difficilmente si contrae il virus ma discuto le misure intraprese.
Repressive e restrittive coercitive.
La notte su Bologna gira l’elicottero a controllare .
La percezione nelle città è indubbiamente diversa che fuori.
I sacrifici sono richiesti a tutti .
Se servissero a rendere il mondo un posto migliore sarei anche disposto a capire...
Nel primo look down c’era chi si immaginava di rientrare in mare e trovarlo pieno di pesci.
Le scelte dovrebbero esser altre così come le Utopie e le aspettative .
Tutto parla di dissociazioni , incoerenze , solitudine.