DESCRIZIONE del modello di utilità avente per titolo
<Aletta Dapiran>.
RIASSUNTO:
Il campo della ricerca riguarda la mono - aletta dell’asta per un fucile subacqueo, questo tipo d’asta è chiamato correntemente < asta tahitiana> ed è dotata di una sola aletta sagomata, imperniata a una sua estremità su un foro ricavato nell'asta a qualche centimetro dalla punta .
La funzione dell’aletta è di trattenere il pesce una volta trapassato dall'asta lanciata dal fucile: per il dibattersi della preda l’aletta ruota intorno al suo perno di calettamento, si distacca dall'asta della quale ricopre fedelmente il profilo convesso e crea un blocco, un ostacolo, allo sfilarsi del pesce dall'asta.
L’aletta è una lingua di metallo sagomata che avvolge per metà lo sviluppo cilindrico dell’asta, un perno che attraversa un foro nell'asta e nell'aletta, ribattuto alle sue estremità, rende solidale i due organi meccanici, pur consentendo la rotazione dell’aletta sul perno di vincolo.
L’aletta, solitamente ottenuta per stampaggio di una piastrina di acciaio inossidabile, ha forma di mezzo tubo cilindrico che copia perfettamente il profilo dell’asta, sia per ragioni idrodinamiche quando viaggia nell'acqua verso il bersaglio, sia per penetrare facilmente le carni della preda. In sostanza quando l’asta è lanciata in avanti, l’aletta resta <chiusa> e aderente all'asta mentre quando è tirata indietro o comunque mossa sul dibattimento della preda si <apre> distaccandosi dall'asta.
Questa mono-aletta appena sopra il perno che consente la rotazione ha l’estremità sagomata a mezzo - cerchio del diametro uguale a quello dell’asta per appoggiarsi a questa quando termina la sua rotazione limitandone quindi l’angolo di apertura che resta sotto i 90 °
ATTUALE STATO DELLA TECNICA
La mono – aletta descritta svolge bene la sua funzione ma ha alcuni inconvenienti che il modello d’utilità intende risolvere:
1 ) Quando l’asta si trova in verticale con la punta rivolta verso l’alto, conseguenza del dibattimento del pesce trapassato, si chiude per gravità consentendo il suo svincolamento con conseguente fuga .
2 ) Nei pesci di grossa taglia che si dibattono con grande energia, l’estremità dell’aletta opposta a quella imperniata si appoggia al corpo del pesce (ricordo che l’aletta è inclinata rispetto all'asse longitudinale dell’asta), mentre dalla parte del codolo dell’asta dov'è fissato il terminale della sagola, trattiene la fuga del pesce. Queste due azioni determinano una coppia di forze che fa ruotare la punta dell’asta dentro la ferita nelle carni del pesce con la possibilità che questa si liberi.
3 ) Nei tiri che colpiscono il pesce nelle parti molli della carne questo tipo di mono – aletta tende a lacerarne i tessuti e non trattenere la preda, infatti, l’aletta non si appoggia <di piatto> per tutta la sua lunghezza sul corpo del pesce ma per l’inclinazione consentita dalla sua massima apertura tende a bucare ed entrare nelle carni del pesce lacerandole.
ESPOSIZIONE DEL MODELLO Di UTILITÀ
L’aletta Dapiran ha una parte come la mono-aletta tradizionale con un perno ribattuto alle estremità che attraversa aletta e asta per rendere solidale i due componenti e consentire la rotazione dell’aletta rispetto all'asta, invece, il corpo della nuova aletta continua oltre il perno con una struttura particolare a forcella per esercitare una tenuta sul corpo del pesce arpionato da un lato e dall'altro rispetto al perno.
In sostanza, la <lunghezza di tenuta> dell’aletta sul corpo del pesce aumenta molto, evitando la lacerazione della carne.
L’appoggio e la tenuta dell’aletta Dapiran sul corpo del pesce avviene sui due lati del foro d’ingresso dell’asta, quindi, diversamente come avviene per la mono-aletta tradizionale che, si appoggia solo da una parte. La rotazione sul perno di calettamento consente un appoggio senza alcuna inclinazione rispetto al corpo del pesce consentendo un adattamento dell’aletta alla forma del pesce nel punto dov'è stato trafitto dall'asta.
In sostanza l’aletta asimmetrica Dapiran esercita una tenuta sulla preda con la stessa efficacia di una doppia aletta simmetrica calettata sullo stesso perno (soluzione già presente sul mercato), ma con resistenza fluidodinamiche inferiori durante la traiettoria attraverso l’acqua (la sezione frontale dell’aletta è più contenuta).