Ancora oggi penso personalmente che non sia ancora tanto chiaro il rapporto che intercorre tra l'apnea e la “giusta” alimentazione, ma penso sicuramente che in questo sport prevalga la soggettività degli eventi anche riguardo a ciò che ci è più congeniale mangiare prima di effettuare una giornata di pesca in apnea...
Di seguito riporto qualche principio legato ai corsi da me fatti e qualche considerazione personale legata alla mia diretta esperienza.
Una cosa fondamentale da evitare secondo me è il digiuno.
Personalmente ho trovato molto utile questa pratica esclusivamente nello svolgere allenamenti o massimali di apnea statica, la digestione è un fenomeno in cui si consuma parecchio ossigeno... essendo l'apnea statica priva di un effettivo consumo di energie ( a differenza di una giornata di pesca in mare), è una disciplina in cui prevale il risparmio massimo di ossigeno e per questo limitare anche il consumo dovuto alla digestione può essere di aiuto.
A differenza invece di ciò che a noi interessa, e cioè la fatidica domanda di tanti “MA COSA E' MEGLIO MANGIARE PRIMA DI ENTRARE IN MARE???”.
Uscita in mare per una giornata intera : la sera prima è meglio consumare una cena a base di cibi ricchi di proteine quali la carne, le uova o il pesce. E' sconsigliato il consumo dei legumi, proteine vegetali, che pur essendo ad alto valore nutrizionale rappresentano una ricca miniera di gas. L'iperproduzione di questo all'interno del nostro intestino provoca distensione addominale, quindi il sollevamento del diaframma e la difficoltà conseguente dell'utilizzo della parte bassa dei nostri polmoni (la più capiente), ed a volte dolori per le variazioni di pressione durante i nostri tuffi. Al mattino è preferibile consumare la colazione almeno un ora e mezzo prima dell'immersione, utile risulta il consumo di liquidi che renderanno più veloce il transito del cibo verso lo stomaco. Ognuno di noi deve scegliere il liquido più appropiato, tenendo conto che chiaramente sono sconsigliate bevande come il tè o il caffè che come risaputo aumentano l'eccitabilitità e il conseguente dispendio di ossigeno. Occhio ai succhi di frutta, quelli agli agrumi ad esempio ci espongono spesso e volentieri a fenomeni di acidità e di conseguenti riflussi gastrici, che ad ogni tuffo sarebbero un grande problema. Il latte richiede una laboriosa digestione e di conseguenza un buon consumo di ossigeno ma secondo me è la bevanda migliore per l'energia che ci offre e diventa solo un discorso di far coincidere la fine digestione con l'inizio della sommozzata...personalmente lo bevo con largo anticipo (almeno 2 ore).Alla componente liquida è giusto abbinare una componente solida, anche per evitare quel fastidioso senso di fame che io solo con i liquidi continuo ad avvertire.
Cerchiamo di ingerire solidi ad alto contenuto di carboidrati a catena lunga come cereali, pane, fette biscottate o biscotti, chiaramente senza esagerare.
Io in genere come colazione prediligo latte tiepido e circa 5 fette biscottate con l'aggiunta di miele o marmellata.
Per chi non “regge il latte” esiste lo yogurt da evitare aromi acidi come gli agrumi ad esempio!
Sconsiglio vivamente colazioni a noi estranee, all'inglese alla tedesca ecc...
Una volta in mare ricordiamoci durante le immersioni in apnea di reintegrarci con cibi e bevande, per lunghe giornate di pesca io cerco di bere un sorso d'acqua ogni tanto (circa un sorso ogni 10 tuffi) e di mangiare anche solo un morso di biscotto (circa ogni 20 tuffi) tenerci idratati credo ci aiuti tanto anche riguardo alla compensazione.
Al ritorno a terra cari ragazzi non ci sono regole, nulla è più consigliato o sconsigliato, ma cerchiamo almeno di non mangiare “PETTO DI POLLO”.
Saluti FABRIZIO