Ciao Giulio effettivamente ho descritto il tuffo dalla riemersione alla immersione...
Scusate!!!

Grazie Giulio. Non mi hai convinto al corso ma apprezzo sinceramente i tuoi consigli che terrò bene a mente. Come ho scritto ho sviluppato una allergia ai corsi. Spero tuttavia, prima o poi di trovare un compagno di pesca che abbia la voglia e il dono dell'insegnare. Fino ad allora... stusciapanza che nel mio caso è metodo consono al fisico e, dunque,doppiamente valido. Ciao Angelo

questo è il riassunto del corso che ha cambiato il mio modo di viver l'apnea......
bisogna però saper scegliere i propri maestri..... in più si cura il modo di emergere o tirare, rallentando con le gambe quando appunto l'O2 scarseggia e tenendosi alla boa sensa piu muoversi una volta emersi.......a me il corso e servito per migliorare i miei tempi e spazzare errate prassi pericolose......
p.s: dopo il corso ho preso pure ad allenarmi invece di fare il pescatore saltuariamente.........

Scusate ma la respirazione con tempi doppi di espirazione,
non serve per ventilarsi senza correre il rischio di decarbonizzare?
Allora perché decarbonizzare prima?
E soprattutto, io in pratica ho sempre cercato di rilassarmi respirando normalmente e poi tre o quattro respiri (diciamo triangolari) profondi prima di scendere.
Mi piacerebbe farlo per più tempo, tipo qualche minuto, ma ho sempre avuto paura di rischiare.
Lo chiedo con umiltà, non sono domande retoriche.

Gianluca quando risali dopo un'apnea il tuo sangue è ricco di anidride carbonica e devi per forza depurare il sangue da questo veleno!
Le scuole di apnea hanno creato il tabù di questa fase che invece è necessaria, in effetti, è pericoloso l'eccessivo allungamento di questa fase per evitare di spostare troppo i segnali dell'organismo sull'eccesso di questo gas nel sangue (le contrazioni diaframmatiche) che ti avvisano quando è tempo di risalire in superficie e respirare aria fresca.
Molti subacquei molto allenati (come me), però non sentono più le contrazioni diaframmatiche.
Hanno creato anche il tabù dell'iperventilazione quando in realtà iperventilano tutti, anche gli istruttori d'apnea con i quali mi sono immerso.
Si definisce iperventilazione la respirazione che porta a introdurre nei polmoni più di <cinque litri al minuto> (parametro definito dall’O.M.S.), quindi chi ha 7 litri di CV come me dovrebbe fare un atto di respirazione profonda al minuto per non iperventilare!
ventilare a lungo serve a poco perché non si possono disciogliere nel sangue più di un certo tot di molecole d'ossigeno (l'emoglobina è quella che è, con un certo numero di molecole dovute ai cinque litri di sangue che mediamente possiede il nostro organismo, per incrementare l'ossigeno diluito bisognerebbe avere più sangue!).
Sotto un certo profilo sono d'accordo con Sandrone ai corsi ti insegnano anche delle <cazz...> dipende dall'istruttore ( se hai fortuna di incontrare quello competente le cose cambiano!) tuttavia lo devo consigliare perché è l'unica maniera di imparare qualcosa di buono , oltre le c...

Grazie mille Maestro! Avevo letto i parametri dell'OMS..fondamentalmente iperventiliamo tutti allora. Comunque sia, credo si possa dire che in fase preparatoria, passare tre minuti a respirare profondamente, seppur rispettando i tempi doppi di espirazione, sia di fatto iperventilazione. Ma questa pratica abbastanza comune, ad esempio, comporta un pericolo reale?
Uno come me che non ha la possibilità di frequentare un corso si trova in difficoltà a stabilire il limite preciso tra il pericolo e la sicurezza. Sopratutto riguardo a questa fase dell'apnea, che mi sembra la più ambigua, persino su molti libri.

Credo che la giusta tecnica di respirazione e preparazione ad una buona apnea sia del tutto soggettiva...
cercare la nostra giusta respirazione comporta prove e innumerevoli tuffi, consiglio a tutti, nella ricerca di questa nostra preparazione al tuffo di andare in mare con persone esperte che veglino sulla nostra sicurezza...
solo così possiamo capire quale e il modo più efficace di respirare su ognuno di noi...

Sono d'accordo con Fabrizio ed è anche il concetto che esprimo nel mio libro in merito a questo argomento.
Gianluca non andare in paranoia! Le cose sono più semplici di quanto tu possa credere,le regole vere sono: tempo di ventilazione doppio di quello dell'apnea, poi ventila profondamente , possibilmente col diaframma, cercando il rilassamento del tuo organismo (mente - corpo).

Evvai!!! Non appena qualche '' profondista '' mi adotterà, osero'qualcosina in più. Per adesso me la godo alle mie consuete ed umanissime quote. Grazie a voi con meno ansia e paura di iperventilare... Cosa di supremo valore, specie per me.

dovremmo respirare a volume corrente... come se stessimo seduti su un divano a leggere un libro.

soltanto gli ultimi 3 atti respiratori possono essere lenti e profondi.


avere più ossigeno non significa che il corpo può assimilare o scambiare più ossigeno.

devono esserci delle condizioni ben precise...per le quali mi permetto di suggerire questa lettura con particolare attenzione all'effetto verigo-bohr:

www.freediversitalia.net/category/articoli/