Ciao Giospyren,
Ciò che non miè mai mancata è la prudenza, mai!
I freni inibitori per ciò che non sento pienamente nelle corde sono sempre accesi...forse persin troppo.
Come ha detto giustamente Giorgio, mi sarebbe servito avere un compagno di pesca per prendere confidenza col blu, ad esempio. Ma le circostanze e forse la mancanza di determinazione a trovare compagni di pesca non mi hanno aiutato.
La profondità operativa, invece, non è mai stata un problema. Con
le poche giornate che riesco a fare in acqua nemmeno mi sogno di andare a certe quote. E nemmeno ci provo! L'allenamento é perennemente e cronicamente SCARSO.
Cerco invece con passione e impegno di ottimizzare la resa alle quote che mi sono familiari, quelle in cui mi sento assolutamente tranquillo, che non vanno oltre i dieci metri. E margini di miglioramento ce ne sono tantissimi.
Adoro osservare le creature del mare, che riservano sorprese ogni giorno, anche per gli studi che tanto mi hanno appassionato (scienze naturali). Questo è anche uno dei motivi per cui davvero non amo le acque torbide, che pure regalano tante soddisfazioni venatorie (basta vedere i carnieri di Mela e tanti altri)
Ciò che mi riprometto di fare è trovare il tempo di frequentare qualche circolo di pesca qui a Torino per avere maggiori occasioni per scappare al mare in compagnia...e allenarmi in quella dura palestra che è la Liguria.
Grazie dei consigli, sempre estremamente graditi