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Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno
(2 Online) andreasub78, (1) Ospite
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ARGOMENTO: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno
#77665
Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
Buongiorno ragazzi, voglio raccontarvi questa storia per farvi capire l'importanza di avere un compagno di pesca. Premetto che amo andare a mare in qualsiasi condizioni meteo (a meno che non siano proprio proibitive) e sia solo (succede di rado) che con il mio socio.
Due settimane fa era martedì e già programmavo l'albata di pesca per il sabato, ero a lavoro ad un certo punto un dolore fittissimo al fianco sx fino a bloccarmi il respiro, mi sdraio cerco di rilassarmi e nel giro una mezz'ora sembra passarmi. Passano i giorni tranquillamente senza fastidi ne dolori.
Arriva il sabato appuntamento alle 5 al porto alle sei siamo già sullo spot di pesca. Io mi faccio lasciare in un punto un po' più fondo una franata che va dai 12 e arriva sui 20 mt, il mio compagno si sposta col gommone un po' più a riva a circa 300\500 mt da me perchè giorni prima aveva sentito un taglio gelido dopo i 5 mt. Inizio i primi tuffi sulla parte alta della franata sui 12 mt, il taglio ghiacciato c'è ancora dopo gli 8 mt l'acqua è sui 16°, vabbè continuiamo un po' e vediamo come va, avvisto qualche oratella, sparo un bel sarago sulla mezza chilata, passata la prima mezz'ora decido di provare a fare qualche tuffo fondo per vedere se gira qualche predatore nonostante ci sia il taglio gelido. Preparo il tuffo e scendo in un punto dove un grosso masso mi da riparo a circa 18 mt, in lontananza vedo un paio di denticiotti che si aggirano frenetici un po' più fondi, nulla non ne vogliono sapere di arrivare a tiro. Risalgo recupero circa 4-5 minuti e mi preparo la seconda discesa. Stavolta mi fermo sui 17 mt spostato a sx di dov'ero, purtroppo i dentici spariti aspetto una manciata di secondi appostato e inizio a sentire un fastidio al fianco sx, mi stacco dal fondo e inizio a risalire pinneggiando lentamente arrivo in superficie ed il dolore inizia a farsi importante, senza pensarci due volte scarico il saber 90 e mi dirigo verso il gommone che non era proprio vicino. A metà strada il dolore inizia ad essere lancinante a tratti faccio anche fatica a prendere aria. Con non so quale forza riesco a salire sul gommone mi tolgo la cinta dei pesi e mi sdraio, evidentemente Gianluca aveva visto che ero salito sul gommone e che una volta salito mi ero sdraiato. Allarmato sale sul gommone e mi vede dolorante sdraiato, salpa l'ancora e di corsa in Ospedale. Coliche renali con grave insufficienza renale, sono stato ricoverato il primo giorno all'Ospedale di Civitavecchia, e la sera trasferito d'urgenza all'Ospedale Sant'Andrea di Roma. 5 giorni di ricovero.
Un calcolo neanche troppo grande di circa 5mm si era incastrato nell'uretere a causa della vasocostrizione dovuta dalla bassa temperatura, ha fatto tappo ed il rene si è dilatato.
Se non avessi avuto un compagno di pesca non so come avrei fatto a salpare l'ancora, farmi mezz'ora di navigazione ,attracco e ospedale.
Beh questa volta mi è andata proprio bene
danilo82
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#77667
Re: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
Danilo spero che ora tu ti senta meglio. Anche a me è capitato qualcosa del genere , per fortuna era solo <renella> niente grossi calcoli!
L'errore è stato sottovalutare l'avvisaglia saresti dovuto andare subito dal medico che ti avrebbe prescritto una ecografia.
Mai andare a pesca se non si è in perfette condizioni fisiche anche se pescate solo nel w.e. e lo aspettate con impazienza.
Stesso discorso per le infezioni delle vie aeree che poi comportano problemi di compensazione e a volte barotraumi come mi sono già capitati ...
Giodap
Giorgio Dapiran
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Funzione psicologica della caccia subacquea

Occupare il proprio tempo libero nel procurarsi il cibo riavvicina l’uomo alle occupazioni esistenziali primitive che hanno determinato lo sviluppo della sua psiche.
E’ un momento di ri-appropriazione delle funzioni esistenziali primarie, di superamento dell’alienazione che caratterizza le moderne popolazioni urbanizzate
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#77668
Re: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
Si è stato un errore maestro sono d'accordo.
danilo82
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#77671
Re: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
Il compagno di pesca si, ci vuole, ma sai quante a staffetta col compagno ci son passate anche 3 ore prima di rivederci...o si sta proprio assieme oppure è come essere da soli...il tuo è stato un colpo di fortuna che il tuo amico ti ha visto salire sul gommone...ma se eri là a 18 metri sotto nn ti avrebbe preso nessuno.Quindi ripeto, o si sta sempre assieme oppure bastano 4 min....
giancarlo83
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#77679
Re: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
giancarlo83 ha scritto:
Il compagno di pesca si, ci vuole, ma sai quante a staffetta col compagno ci son passate anche 3 ore prima di rivederci...o si sta proprio assieme oppure è come essere da soli...il tuo è stato un colpo di fortuna che il tuo amico ti ha visto salire sul gommone...ma se eri là a 18 metri sotto nn ti avrebbe preso nessuno.Quindi ripeto, o si sta sempre assieme oppure bastano 4 min....
Sono d'accordo con Giancarlo: o incollati uno all'altro oppure solo! Inutile aggiungere altro
lello59
Mega Saber
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#77703
Re: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
Sono d'accordo con Giancarlo. Da soli o con un compagno che sta da tutta altra parte non fa differenza.
Piuttosto che completamente da soli e' meglio avere un fido ed esperto barcaiolo; fondamentale e risolutivo per crampi o malori passeggeri e per presidio della zona nei confronti dei mutanti in navigazione (senza contare l'aspetto pratico, la compagnia e la condivisione dei vari tuffi con racconti, impressioni e quant'altro)
sandrino
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#77712
Re: Ho rischiato tanto. L'importanza del compagno 5 Anni, 10 Mesi fa  
Anch'io son d'accordo con Giancarlo. O si pesca passandosi il fucile (e io, personalmente mi rompo i coglioni) oppure l'unica cosa a cui serve il compagno è quella di buttare via intere serate a mettersi d'accordo su orari , luoghi etc... Io ho un compagno di pesca, cui sono affezionatissimo ed un forte pescatore, ma ci vediamo principalmente al bar, per mangiare insieme e far due chiacchere. Andremo a pescare insieme max 3 vote l'anno e in quelle circostanze uno va di qui, l'altro di là e ci si ritrova alla macchina. Mia moglie mi prende i giro: vi telefonate tutti i giorni, ma a pesca assieme non andate mai...

Penso che il caso qui narrato sia stato un colpo di fortuna e non altro. penso anche che in qualche modo (soffrendo atrocemente , ok, e trascinandosi sui gomiti) il nostro amico sarebbe riuscito a cavarsela lo stesso, anche da solo.

Il nostro vero nemico, lo sappiamo tutti, è la sincope o un colpo improvviso, e questultimo potrebbe capitare però anche guidando la macchina... per la prima bisogna stare molto attenti e conoscersi bene. per il secondo, mano sui coglioni...

Io personalmente ho fatto 2 sincopi in allenamento. Una sul cavo e una in statica. sempre con assistenza, ovvio. Ed il motivo per cui mi son spinto un po' oltre è perché comunque sapevo che c'era qualcuno che vigilava. Chi abbia provato la sincope sa che ci si scivola dentro in maniera quasi piacevole... non c'è un gong di avvertimento. Bisogna esser consci di questo e quando si pesca da soli tenersi ben ben dentro i propri limiti. Questi, chi fa apnea con un minimo di cognizione , generalmente li conosce
lucaotto
Super Jedi
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