fapnea ha scritto:
In risalita la pressione diminuisce l'aria si espande, con la glottide aperta i gas anzi che espandersi nei polmoni trovano il modo di depressarsi lungo la trachea e la laringe senza provocare danni agli alveoli causati da una veloce risalita...

In realta l'aria in laringe e trachea è presente anche a glottide (o meglio epiglottide) chiusa. L'epiglottide separa faringe da laringe. A epiglottide aperta l'aria in espansione può liberamente passare in faringe e naso e, se il palato molle e la lingua non sono in chiusura, anche in bocca. A epiglottide chiusa invece l'aria in espansione non trova sfogo e determina un aumento della pressione del sistema bronco-polmonare e se l'espansione dei gas è troppo rapida può capitare la rottura di qualche alveolo. E' vero che teoricamente il volume d'aria è lo stesso, ma ad intuito (riordinando i tasselli di qualche conoscenza teorica) penso che il motivo possa essere dovuto anche al fatto che una risalita troppo rapida impedisce il "blood-shift inverso" (se così possiamo chiamarlo), cioè la riespansione troppo rapida dell'aria non dà tempo a sufficienza al sangue di defluire e quindi qualche capillare polmonare può andare incontro a rottura. Ripeto, vado ad intuito in base a quelle poche conoscenze che ho...

Mi mi l'allievo dottore all'attacco scherzo

Uba i nostri corsi prevedono 3 mesi di tecnica e allenamento, dopo un trimestre di esercizi i ragazzi in genere sono pronti per poter provare certe quote... E se non lo sono sta a noi non farli esporre a rischi inutili...

Ciao,
ho correlato l'insorgere di incidenti analoghi al tuo a sforzi fatti profondità e non all' eccessiva velocità di risalita, facendo notare che la veridicità di questa tesi implica un' emottisi sicura a tutti i praticanti del no limits ( e non parlo dei profondisti ) .....per fortuna non è così: questo giusto per esser chiari.

Quanto a quello che succeda di fatto, non ne ho grandi certezze in linea con quello che mi pare sia il pensiero della comunità scientifica ad oggi.

Se poi aprire la glottide, allungare i tempi di recupero o qualunque altra cosa ti risolve il problema ne sono contento.
Intanto lascia stare i dentici corsi, quello sicuramente aiuta (sto ovviamente scherzando)!
Buona acqua. Uba

...magari mi sbaglio, ma in un corso ( conosco solo la didattica AA ) difficilmente ci si allena.
Un corso di apnea è utile ad avere un'idea di cosa si stia facendo e ad imparare la tecnica che in tre mesi lo vedo già come un traguardo immeso.

Allenarsi, davvero, è un'altra cosa; ma magari mi sbaglio anche qui.
Buona acqua. Uba

Ciao Uba,
ti ripeto secondo me e secondo diverse persone che praticano apnea a buon livello le cose sono connesse ( sforzo e velocità di risalita ). Per il no limits credo sia diverso proprio perchè non c'è lo sforzo della pinneggiata, però questo è solo un mio pensiero.
Per qualche medico la spiegazione scentifica di questo incidente c'è. sicuramente c'è ancora molta strada da fare.

PS. per i dentici corsi me tocca lasciarli in pace per un pò... sig.. sig.. ovviamente quelli italiani no!