Che dirvi, questa estate ho perso il mio 100/7.

I lutti come tristemente sappiamo sono altri e ogni tanto i post sul forum ci ricordano di come la nostra disciplina metta a dura prova la dicotomia tra soddisfazione e dramma.
Un fucile si ricompra , nell’occasione giusta dalla persona giusta.
Come in precedenza mi è capitato con il 70.7.5 oltre ad una nuova arma del maestro ho trovato un amico.
Non so chi raccoglierà il mio 100 N 64, quale storia racconterà .
Io ora ho il 100.7.5 di Tony e non vedo l’ora di dondolarmi
Tra le onde pensando a quanto è bello esser vivo.

Il Saber 100 n° 64 non passerà dalle mie mani senza che ti avvisi, Mallo, è facile che sia messo in vendita come usato quindi lo chiedo anche a tutti gli utenti: chiedete il numero seriale dei fucili usati in vendita sui siti come Ebay e Subito.it e se lo trovate ...

Dico la mia anche io: che i fuciloni siano sorpassati per i fondali e pesci che attualmente satellitano sulle acque livornesi che bazzico è indubbio, però romanticamente e solo romanticamente avere "il fucilone" in arsenale è una cosa che mi fa piacere ben consapevole che magari lo userò 1/2 volte l'anno, ma personalmente non adoro neanche vendere.
Ho ancora gelosamente gli omer mb30 del compianto Valerio Grassi nella sacca: l'86 e il 106 e manco ci penso a venderli.
Sono perfettamente consapevole di una scelta irrazionale e antieconomica, però mi fa piacere motivo per cui oltre a s90 ho anche il 110.

P.s. Maestro lo conoscevi Valerio Grassi? che ne pensi di cosa ha rappresentato nella filosofia costruttiva degli arbalete?

Un saluto

Ho avuto notizie anche io della morte di Valerio Grassi, a metà ottobre, all'età di 95 anni. Aprirò un topic al riguardo raccontando dei miei rapporti con lui, con qualche nota inedita ...

Non pensavo che un post di vendita si trasformasse in una serie di riflessioni e considerazioni che ognuno di noi fa in relazione al proprio amato arbalete. Per quanto riguarda la mia scelta è stata fatta solo per dare la possibilità al Saber 100 di poter essere usato e non restare lì appeso come un salame.... Non è che stato concepito per questo...ho preferito venderlo ma come sa il nostro ben amato Maestro se le cose dovessero cambiare provvederò ad un nuovo acquisto...

La tua scelta Tony oltre a dare a me la possibilità di riavere Il mio segmento preferito,
Implica a te di separarti da qualcosa di cui pur riconoscendo valori e qualità non
Riesci più a goderne.
Queste situazioni tante volte solleticano i miei pensieri e non scriverò qui altro;
Ma se possibile approfondirei un altro aspetto venuto fuori.

“Genericamente” qualche tempo fa il pesce era meno diffidente e più presente eppure, complice la tecnica meno raffinata (discutibile) si pescava con fucili più lunghi...
Ora , perché più diffidente , meno presente , fucile corto.

Non dico che è un controsenso per carità e conosco bene l’evoluzione dei saber e della tecnica di pesca MA,
Pesce lontano e diffidente lo sparo con il fucilone !
Poi può capitare il tiro di imbracciata.
Anche perché lontano vuol dire 4 metri... o poco più .
Io con il fucile lungo sparo a tutto ciò che merita sparare. Certo non le spigole nel torbido ma a me il torbido non piace le spigole si.
Mare calmo e buona visibilità fucile lungo.
Mosso o torbido corto!
Per me non fa una piega ...

In effetti, su questo topic stiamo facendo delle riflessioni generali che comunque hanno a che fare con la tendenza giustificata a ridurre la rastrelliera di arbalètes, cambiando o vendendo i segmenti meno usati.

In contro tendenza con quanto scritto e da me affermato, in questo ultimo periodo di scarsi avvistamenti e pochissimi tiri ad ogni battuta di pesca, devo rivalutare l'uso dei segmenti superiori al 70/7.5 che era diventato il mio compagno di pesca preferito.
Non so se è legato alla stagione attuale o alla aumentata pressione della pesca ma capita in una battuta di pesca di non fare neppure un tiro, a questo punto avere un segmento corto e maneggevole vale come averlo lungo e ingombrante con la differenza che col lungo puoi provare quei tiri impossibili a 4/5 metri che non sono consentiti da un segmento corto.
Stavo riflettendo sulla corvina catturata ieri in caduta su un fondale di 15 metri al largo di Capo Figari: sto finendo il collaudo del Saber-Inverter 90 che avete visto in foto. Attualmente faccio sporgere lo spezzone elastico vincolato al fusto almeno 10 cm oltre l'appoggio sulla puleggia per aumentare la gittata utile e verificare fino a che punto ci si possa spingere nell'incremento dell'allungamento percentuale degli spezzoni elastici.
Con questa configurazione i pesci catturati vanno a finire in sagola e nel tiro a vuoto l'asta porta via almeno 50 cm di sagola dal mulinello, quindi armamento da non usare tra gli scogli, però si può caricare su una pinnetta adeguata lasciando l'Inverter impostato su grande allungamento percentuale.
Se non avessi avuto il Saber-Inverter 90 con questa configurazione non avrei potuto provare con successo il tiro che mi ha portato alla cattura: tiro in caduta a 4/5 metri col pesce che se la stava filando via ....

Un fucile lungo serve sempre per queste condizioni venatorie adattando l'armamento alle strategie di pesca, difatti, all'andata ( dalla punta del promontorio verso cala Spada) pesca all'agguato dalla superficie (potenza ridotta), al ritorno pesca all'agguato/aspetto nel basso fondo (POTENZA MASSIMA CONSENTITA
Questo periodo nel nord Sardegna , ad esempio, è possibile l'incontro profondo con l'orata che accenna ad avvicinarsi ma resta sempre fuori tiro, ecco che il fucile lungo offre la possibilità di un tiro miracolato.