Da diversi giorni tenevo sotto controllo le previsioni meteo e il "colore" della mia regione e le varie congiunture astrali fanno si che il 19 dicembre decido per una partenza per la piccola isola che ho nel cuore: isola del Giglio.
Il 18 sera quando vado a letto metto la sveglia per le 4.30 giusto per prendere il primo traghetto alle 7.30, sta di fatto che alle 3.10 ero già sveglio e con il cavolo che mi riaddormento, insomma per farla breve parto alle 4.30 già stanco, strada liberissima (mi sembrava di essere bruce willis nel film -io sono leggenda-) arrivo a Santo stefano alle sette giusto il tempo per fare il biglietto e imbarcare.
Alle 8.30 finalmente arrivo a Giglio porto, il tempo di accomodarmi in casa per riposarmi un po', finalmente alle 10 parto, si ma per dove? Tirava un bel vento di scirocco quindi Le Scole erano da escludere per la forte corrente che si genera fra i 3 isolotti, pertanto decido a piedi di dirigermi verso sud buttandomi dalla spiaggia delle Cannelle, un quarto d'ora a piedi con 11 kg di zavorra (fra schienalino e cintura) l'utilissimo zaino della cressi a spalle pieno di attrezzatura e il fido S90 nella mano sx. Arrivo alla spiaggia grondante di sudore, anche perchè il Giglio non è propriamente pianeggiante,mi vesto velocemente e finalmente mi butto, il mare come detto non è calmissimo, ma mi va bene perchè il pesce gira in pochi metri, solo che per stare giu bene, nonostante gli undici kg, sono leggero, passo quindi a inserire un bel sasso piatto in cintura, si comincia così a ragionare.
Dopo poco avvisto un cappone, scarico un elastico e il pesce è sotto la boa, proseguo e mi affaccio all'agguato su una piccola punta, ci sono 4 muggini, fuggono, ma attirati forse dalla mia testa visibile, fanno retromacia, tiro, il muggine è insagolato.
Ci sono dei bei saraghi, ma sono veramente impossibili per le mie capacità.
Comincio a doppiare Capo Marino, trovo un polpo,preso, sembra tutto volgere al meglio, anche perchè l'acqua è bella e soprattutto non ho freddo.
Trovo un bel branco di corvine sui 12 metri piccole se non chè a un certo punto sbuca un bel groppone dall'alto che si infila sotto unn masso enorme già conosciuto per altre catture, levo il sasso che ancora ho in cintura, prendo la torcia e giù.
Mi affaccio vedo intanto le corvine piccole e sul dietro la metà caudale della bella corvina, tiro......,
Purtoppo si tira l'asta dietro e nel recupero non viene, scarico un ulteriore chilo dalla cintura e comincio una serie di numerosi tuffi per il recupero di asta e pesce, l'asta molla, sento il pesce attaccato, vedo le tacche dell'asta, ma non la punta, non c'è versi.
Per farla breve avrò fatto circa 25 tuffi, recupero l'asta, ma del pesce, con dispiacere, non c'è traccia

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é quasi 4 ore che sono in acqua, sono stanco e decido di rientrare, anche perchè una volta cambiato avrò da rifare a piedi con 20 kg di roba fra tutto, il cammino del ritorno.
La sera le gambe e i glutei accusano, ma è una bella stanchezza e poi c'è sempre la domenica..
Il giorno successivo alle 6.30 (buio) sono già in cammino sempre con tutta l'attrezzatura in spalla e stavolta decido di andare ancora più a sud, circa 35 minuti a piedi, arrivo che sta albeggiando, la giornata promette bene, ma il mare è più calmo. Mi butto e via verso Punta Torricella, noto già che il giorno precedente girava più pesce, comunque non demordo, lastrone in cintura e comincio una serie di agguati e aspetti infruttuosi fino a quando non mi arriva deciso all'aspetto un barracuda, non grosso, ma da tiro, scocco l'asta, insagolato senza speranza, il saber 90 si dimostra sempre più un ottimo fucile sia per la tana (debitamente scaricato) che nel libero.
Raggiungerò la punta, ma senza incrociare altro degno di nota anche nel ritorno.
Esco,c'è il sole, stavolta mi sono portato dietro acqua da bere e cioccolata, mi riposo 10 minuti e via a piedi verso il porto.
Prenderò il traghetto delle 15 stanco morto, ma totalmente rilassato dal silenzio vissuto per due giorni e dall'assenza della benchè minima presenza in mare di essere umano a parte il sottoscritto.
Quando racconto quanto fatto agli amici mi danno del matto, ma la passione per il mare è tale che, penso mi capirete, non mi pesa assolutamente, tanto più nel periodo attuale che tutti stiamo attraversando.
Provo a postare foto della pescata.